Da Funari, Buscaroli e Zahreddine, ad Asia Argento. Viaggio nella morte della trasgressione

Prendi il rap, magari Fedez. Prendi Asia Argento. Volevamo fare il mondo perfetto e va a finire che ci ribelliamo ai nostri fantasmi. Non è obbligatorio fare la fine di Tupac Shakur, morto ammazzato in una pioggia di proiettili a Las Vegas. Non è obbligatorio fare il rap. Non è detto che serva a qualche cosa, non è detto che sia alla portata. Ciò che l’italianità tocca, deprime. Dal Re Mida al Re Merda. Non tutto si può italianizzare, perché la nostra filosofia mediterranea è più adatta ai grilli che cantano le odi dei poeti antichi, che a tante giravolte della modernità […]

  

Fedeli, Boschi, Di Maio, Bizzarri, Fiano. La civiltà della casualità distruggerà l’Italia

Le parole di Luca Bizzarri sono una cosa seria. Fermi. Dove andate con la fantasia? Il comico che “legalizzerebbe tutto”, non solo la Cannabis, come ebbe modo di dire due anni fa, neo- direttore del Palazzo Ducale di Genova, tra le più prestigiose istituzioni artistiche d’Italia, commenta così su Facebook l’inizio delle attività culturali al Ducale, che lo vedono capitano: “Si comincia così. La prima mostra come presidente di Palazzo Ducale è questa, vi prego abbiate la pazienza di leggere queste poche righe. Quando mi hanno detto Rubaldo Merello la mia reazione è stata esattamente quella di molti di voi. […]

  

Che Guevara di destra o di sinistra? Basta crepare di passato e banalità! Il presente ha bisogno di noi: meno archeologi e più esploratori

(IN FOTO: 2017. Silvana e Luigi dedicano un pensiero alla morte di Ernesto Guevara, avvenuta 50 anni fa esatti. “Degno” caso di non aderenza al presente) La civiltà del necrologio. Che guarda sempre l’orologio, perché ha un pessimo rapporto col tempo. Tempo, che deve dare per forza qualcosa, qualche frutto tangibile (poco importa se maturo, fradicio o ancora acerbo), ora, velocemente: in fretta! La civiltà del necrologio che vuole andare troppo avanti, su Plutone, non sa giocare al presente, – 5 milioni di poveri in Italia guardano in tv la sonda arrivare sul pianeta inesplorato -, e vive di lontani […]

  

Insegnanti, parlamentari, che fate lo sciopero della fame per lo Ius Soli: la fame non è un ricatto politico, è una grave emergenza. Vergognatevi!

Evidentemente era finito il caviale. Tanto valeva cominciare uno sciopero della fame. Come quelli di Pannella, ma senza la dignità epica della battaglia, della frizione, dell’abitudine militante. La casualità mi preoccupa. A livello di iniziativa, a livello di gesti. E fare lo sciopero della fame per stimolare l’applicazione dello Ius soli, da parte di insegnanti e parlamentari, è un gesto casuale, occasionale, decisamente stupido e irrispettoso. Nella brutta epoca in cui, di fame, in Italia, si può morire ancora. E per davvero. Tutto questo mi preoccupa. Mi preoccupa vedere tanti professori di sinistra affamati in un’aula di soli bambini. Di […]

  

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