Rieducazione, cultura, condanna, patriarcato, maschilismo. Una ragazza è morta, è ancora calda e qualcuno, anziché implorare – perché in questo Paese è necessario farlo – chi dovrà far rispettare la legge, affinché la condanna dell’ex fidanzato di Giulia sia talmente ferrea da essere d’acciaio – considerata l’eccitante certezza della legge del carcere… – moralizza l’esistente, sputando sentenze su tutta la generazione maschile vivente. Ovviamente bianca, eterosessuale e figlia di una “classica” famiglia italiana, come residuo borghese altamente tossico per la nuova immagine di famiglia degenerata, pardon: senza genere alcuno. Tossicità è la parola del giorno, la stessa che gonfia le […]