Il futuro della destra? Il feudalesimo e le guerre tra vassalli. Tristezza.

Si può uscire dal feudalesimo? Soprattutto, si vuole farlo? Agli occhi dell’elettore medio, povero portatore d’acqua con le orecchie, povero attaccatore di manifesti notturni, salvadanaio di insulti all’uscita del metrò nell’atto eroico, oggigiorno, della distribuzione del volantino elettorale, la bagarre incredibile che si sta generando tra i personaggi in cerca d’autore della destra italiana – di Pirandelliana memoria -, come appare? Di certo, non come uno sprint entusiasmante ed incoraggiante alla guerra – come quando Almirante riempiva piazza del Popolo a Roma, come quando ci fu Fiuggi nel ’95 o come quando Berlusconi scendeva in politica -, piuttosto come una […]

  

Destra ormai è solo sinonimo di confusione

La destra cos’ha? Dove sta? Come si svolge e dove? Una riesumazione, una danza, una penitenza? Uno status symbol, un modo per dire tutto e non dire niente? Una forzatura, una direzione o una visione individuale, una chiave d’interpretazione possibile della modernità? E ancora, un intimo dialogo, una speranza, un augurio o uno scassamodernità? Una delusione, un’invenzione? Forse, è un modo di dire. Stare a destra. Fra quarant’anni, ormai canuti, ingobbiti e scontrosissimi, lo diremo ai nostri nipoti per dire “Volevi fare tutto e non ha combinato niente, citrullo!”, oppure posto dalla storia a designare una persona buona di cuore […]

  

Anche il Gabibbo e Togliatti tra i fondatori di ‘Sinistra Italiana’

(ANSiA) – Come riportato dall’agenzia ANSiA, oggi è una data fondamentale per la sinistra italiana. Nasce ‘Sinistra Italiana’. Stefano Fassina, ex PD, tra gli ideatori e principali animatori della neonata SI annuncia: “noi alternativi al liberismo alla ‘Happy days’ di Renzi. Non faremo mai il gioco della destra”. Da Happy Days a Otto sotto un tetto. Per il momento si tratta di una mera manovra parlamentare che coinvolgerà Camera, Senato e pare anche lo sgabuzzino: “Pieno, era pieno anche quello oggi al Teatro Quirino a Roma. Eravamo ovunque. Tutto esaurito lo teatro in ogni ordine di posto. Fuori e dentro”, […]

  

Dalla Marcia su Roma a Il Marcio su Roma

INIZIO DISPACCIO Qui è Radio Ciofeca. ATTENZIONE! Oggi, XXVIII Ottobre Anno II dell’E.R. (Era Renzista), il duce di Roma, Sua Chirurgia Ignazio Marino, potrebbe ritirare le dimissioni da podestà romano. Dopo averle annunciate qualche settimana orsono, sospinto da una folla di acclamanti accoliti, il Podestà Marino ANNUNZIA che potrebbe ripensarci e che, inoltre, la sua integerrima giunta lavora e guarda avanti, ritta sulla cima delle macerie. Il Podestà Marino potrebbe clamorosamente annunciare di rimanere alla testa dei suoi uomini di governo: è il Marcio su Roma. La storia si rinnova. Il nuovo avanza: avanza così tanto da andare a male. […]

  

Gli immigrati a scuola di ‘Resistenza’

Il progetto, presentato lo scorso 7 del mese, ha preso avvio nella giornata di ieri, 19 ottobre. Il Risorgimento, il rinascimento? Ma no…i fasti dell’Impero Romano, le due guerre mondiali? Figuriamoci! La Resistenza, sì, la lotta partigiana – accuratamente ripulita dagli accadimenti brutali della Guerra Civile – e magari anche l’antifascismo come derivato, come unico valore nazionale e democratico. Per queste vie deve passare la storia d’Italia da tramandare ai migranti freschi di arrivo nel nostro Paese. È questo quello che ha pensato il Movimento Shalom – una Onlus fondata da Don Andrea Pio Cristiani nel 1974, attiva in Toscana […]

  

I “camerati” della Lega: neri per caso?

In principio fu il celodurismo e “io un accordo con chi va con i fascisti non lo firmerò mai, in questo caso addio”, era il 1994. Poi, con “loro”, ci cadde dentro. In principio bisognava salvare la Lega dall’estinzione. Il carroccio di un tempo ha mutato volto. Dall’indipendentismo, dal federalismo ad una rivisitazione in chiave nazionalista, e non solo. Meno quartierismo, più penisolismo. Insomma, la vecchia generazione del “Roma Ladrona”, storicamente capitanata dallo Sciur Bossi, ha inevitabilmente allentato il passo prima culturale, strutturale poi elettorale, per fare spazio a Matteo Salvini, uno che, evidentemente, ha l’hobby dei (riusciti) restauri e l’armadio pieno […]

  

Renzi, Marino & co: la banda PD, uno spettacolo trash

A Roma, almeno, cambia il significato di liberazione. 8 Ottobre. Dopo estenuanti ore di trattative, nervi tesi e cori da stadio sotto le sue finestre, le teste di cuoio riescono a convincere Ignazio Marino ad uscire dal Campidoglio con le mani in alto, le dimissioni in tasca e l’attestato del Guinnes World Record di smentite internazionali. Con una tattica di sfondamento, le forze speciali del PD lo hanno costretto a dimettersi, facendo esplodere la ‘carica’. Eppure, fino all’ultimo, asserragliato con tecniche d’assalto, al grido “resistenza, resistenza, resistenza”, il subcomandante Marino, non voleva cedere. Era molto più dignitoso farsi prendere all’epoca […]

  

Quante belle destre a madama Italì

La destra è in ca(m)mino. Tre giorni orsono, tra morsi e sguardi tesi, si chiudeva la parentesi della Fondazione AN, mentre Berlusconi si reinventa, Salvini affonda i canini e Verdini va con Renzi. Si chiude una parentesi e se ne aprono centinaia. Continuamente si ridisegna la strada che ridefinisce chi è l’uomo di destra e che cos’è la destra all’alba della scoperta dell’acqua su Marte. Quella dal passato immenso, capace di tagliare le epoche, e dal futuro che terrorizza. Il presente a destra sembra un tempo dimenticato, mai adatto ad un’area costantemente in crisi di panico, in fibrillazione. Ecco una […]

  

Onore all’avversario Ingrao

È quando si spengono gli uomini che si accende la storia. Seppure fosse il faro dell’altro lato del mondo, rispetto a quella che io vivo come casa, come via, è impossibile non rendersi conto che la dipartita di Pietro Ingrao lascia riflettere anche noi che siamo al di qua di qualcosa che è all’al di là tra quella che un tempo era sinistra e destra. Finché qualcuno non lascia questo mondo, non misuri mai al centimetro il divario, l’assenza. Percepisci il passato divenire di colpo presente ed il presente traspone nel futuro. E se sarà questo presente italiano a costituire […]

  

Centenario Almirante: quando arrivano i nostri?

Senza il ricorso ad inutili pipponi retorici. Senza sciorinare l’intero ricettario per la cura di un’area, di un’idea e di una struttura politica ed umana. Ieri c’ero. Ero lì. In terza fila di retroguardia ad assistere all’amore e al livore. Cento anni fa nasceva Giorgio Almirante, serata conclusiva, quello a cui potevi dare la mano senza rischiare di sporcartela, parafrasando Montanelli. Il peso della narrazione è incalcolabile, in questo caso; quello della cronaca, inutile. Così scrivo di getto. La chiusura di un corteggio tribale che si rinnova nell’appuntamento con la tradizione. L’unico modo di porla in essere nel 2015, dalle nostre […]

  

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