renzi_gabibbo(ANSiA) – Come riportato dall’agenzia ANSiA, oggi è una data fondamentale per la sinistra italiana. Nasce ‘Sinistra Italiana’.

Stefano Fassina, ex PD, tra gli ideatori e principali animatori della neonata SI annuncia: “noi alternativi al liberismo alla ‘Happy days’ di Renzi. Non faremo mai il gioco della destra”. Da Happy Days a Otto sotto un tetto. Per il momento si tratta di una mera manovra parlamentare che coinvolgerà Camera, Senato e pare anche lo sgabuzzino: “Pieno, era pieno anche quello oggi al Teatro Quirino a Roma. Eravamo ovunque. Tutto esaurito lo teatro in ogni ordine di posto. Fuori e dentro”, afferma Paolone Compagni, militante di Bandierarossa, nei pressi di Livorno: la notizia, effettivamente è stata confermata. Il Teatro per la presentazione di SI era pieno. Alcuni erano seduti, altri in piedi. Altri cantavano Bella Ciao a pugno chiuso.

C’è voglia di rosso. Si capisce subito. Per questo non è rimasto un mistero più di tanto: tra i futuri fondatori spicca il nome del Gabibbo, anche lui fuoriuscito dal PD (in foto con Renzi ai tempi del Patto del Nazareno). “Da lui! Da lui dovremmo riprendere il senso della scala cromatica. Quel suo rosso scarlatto è il colore della nuova battaglia!

Il Partito Decromatico c’ha sbiadito a tutti”, commenta Bombardo Rossignol, di Cazzataro sul Danubio, anche lui presente al Teatro Quirino.

Sono davvero curiosa di questa scelta. Finalmente la sinistra torna radicale. Dopo tre etti di peperonata, io e miom51fishtailparka marito Ernesto, la scorsa notte ci siamo messi a letto. Dopo quattro ore, improvvisamente, qualcosa nella mia mente mi diceva “vai in mansarda e togli l’eskimo dalla naftalina!”. Non so perché, non so come sia successo ma ho aperto gli occhi improvvisamente e sono corsa al piano di sopra a spacchettare il mio eskimo. Era cartonato come tre kili e mezzo di baccalà salato. Ma d’ora in poi, non lo sarà più. Sentivo quella voce. Un caso? Una pura casualità? Non ci credo!”, così Maria Maddalena Sessantotto.

I lavoratori, le fasce deboli, i contadini e gli operai. E poi lotta ai valvassori nei feudi più umili e ai pirati, finanche ai Lanzichenecchi. Tra le nuove iniziative di SI, inoltre, anche una sulla scuola. Altro che riforme, dopo i compiti in classe e le gite di classe, verrà istituita l’ora di “lotta di classe”.

Nella fase successiva, probabilmente a Gennaio, ci sarà la costituente che darà vita ad un nuovo soggetto politico vero e proprio. Sinistra Italiana, unirà SEL e i fuoriusciti dal PD e, forse, anche altri.  Già piovono le prime indiscrezioni. Pare che i dirigenti di SI abbiano frequentato nascostamente una scuola distruzione alla frammentazione partitica la cui sede, secondo fonti accreditate, sarebbe in via Tulliani a Montecarlo. Qui, dopo un lungo corso di formazione, tra sigarette nella notte con le tapparelle abbassate, ciclostili, macchine da scrivere, pantaloni a zampa e ricchi buffet a base di salmone e olive taggiasche salatissime, avrebbero imparato dalla destra a frammentare inutilmente il loro emisfero politico e parlamentare. “Una mossa davvero acuta. C’è da ammetterlo”, commenta Clitomanno Santoddio, giornalista di “Avanti botolo!”, giornale che fa riferimento all’area sinistra renziana.

Il nuovo avanza ed avanza così tanto che rischia di andare a male. Il Premier Renzi, intanto, fulmina subito il nuovo progetto: “La sinistra radicale non vincerà mai”. Tra i fondatori, oltre a il Gabibbo, genovese compagno doc e ai nomi già noti, si fa l’ipotesi di Palmiro Togliatti e di Filippo Turati.

Ancora non è chiaro come si andrà a sistemare elettoralmente SI, all’atto della sua nascita, né di chi farà il gioco. Per il momento, una sola certezza: la sinistra Che!

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