I padri fondatori sarebbero delusi dell’America?

Il giorno dopo l’Independence day esce un sondaggio di Gallup che deve indurre a una seria riflessione. Per il 71% degli americani se i “padri fondatori” dell’Unione potessero vedere gli Stati Uniti di oggi non sarebbero molto contenti del modo in cui viene interpretata la Costituzione e di come il Paese è guidato. Il sondaggio evidenzia una crescente disillusione dei cittadini: nel 2001 la maggioranza degli americani – il 54% – riteneva che i firmatari della dichiarazione d’Indipendenza avrebbero approvato l’America di oggi. Oggi la percezione è cambiata molto, in negativo. Solo il 27% degli americani ritiene che i padri […]

  

Buon compleanno America

Ovunque siano nel mondo ogni 4 luglio gli americani festeggiano il Giorno dell’Indipendenza. E’ la festa più sentita in America (subito dopo c’è la festa del Ringraziamento). Ha un significato profondo: la fine del giogo britannico e, attraverso il distacco delle tredici colonie dal Regno Unito, la nascita degli Stati Uniti. La separazione legale avvenne due giorni prima, il 2 luglio 1776. Si scelse di festeggiare il 4 luglio perché è il giorno in cui fu mostrata in pubblico la Dichiarazione d’Indipendenza, approvata dal Congresso di Filadelfia. Messa nero su bianco dalla Commissione dei Cinque (John Adams, Benjamin Franklin, Thomas […]

  

Obama a Berlino sulle orme di Kennedy (e di Reagan)

“È meraviglioso essere di nuovo a Berlino”, ha detto il presidente degli Stati Uniti durante la conferenza stampa con Angela Merkel in cancelleria. “Sono contento – ha aggiunto – dell’invito della cancelliera dopo i 50 anni della visita di Kennedy”. Il 26 luglio 1963 davanti alla porta di Brandeburgo JFK pronunciò un discorso passato alla storia: “Duemila anni fa l’orgoglio più grande era poter dire civis Romanus sum (sono un cittadino romano). Oggi, nel mondo libero, l’orgoglio più grande è dire ‘Ich bin ein Berliner.’ Tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo […]

  

Cannibalismo tra i primi coloni americani

Jamestown è il nome del villaggio sorto nel luogo raggiunto nel maggio 1607 da una spedizione inglese della Virginia Company, con 108 uomini e tre navi, per costruire il primo insediamento stabile nel “Nuovo mondo”. Poche case, ovviamente di legno, una chiesa e alte palizzate per difendersi dagli indigeni. E’ il villaggio dove, qualche anno dopo, il capitano inglese John Smith ebbe una relazione con Pocahontas, figlia del capo tribù Powhatan. Nell’inverno tra il 1609 e il 1610 una durissima carestia causò la morte dell’80% dei coloni. In pochi riuscirono a sopravvivere. Come fecero a non morire tutti di fame? […]

  

Cinque presidenti tutti insieme

Barack Obama, George W. Bush, Bill Clinton, George H.W. Bush e Jimmy Carter si sono ritrovati tutti insieme, a Dallas, per l’inaugurazione della Biblioteca Presidenziale e del Museo dove saranno conservati tutti gli atti e i documenti degli otto anni trascorsi alla Casa Bianca da George W. Bush. Alla cerimonia, nel campus della Southern Methodist University, hanno partecipano molti ex o attuali capi di stato e di governo stranieri, oltre a decine di esponenti dell’amministrazione Bush e del Partito Repubblicano. Tra questi anche Silvio Berlusconi, José Maria Aznar, Tony Blair,  Ehud Olmert e molti altri. Il George W. Bush Presidential […]

  

Thatcher, Obama: “Abbiamo perso una vera amica”

Margaret Thatcher fu grande amica di Ronald Reagan. Negli anni Ottanta Londra e Washington andarono avanti a braccetto senza esitazioni, concordando sulle linee guida della politica estera e di quella economica. Oggi Barack Obama, che tutto si può dire meno che si ispiri alle idee della Thatcher, ha reso omaggio alla Lady di ferro. “Ha lasciato gli Stati Uniti priva di “una vera amica” e di un campione della libertà“, si legge in una nota della Casa Bianca. “Fu una non apologetica sostenitrice della nostra alleanza transatlantica, e grazie alla sua tenacia e determinazione vincemmo la Guerra fredda e mantenemmo […]

  

Quanto ci mancano le Torri gemelle

Erano altissime e svettavano sul cielo di Manhattan. Immortalate in centinaia di film (da una ricerca fatta dovrebbero essere 710) e miliardi di scatti fotografici, le Torri Gemelle furono inaugurate ufficialmente il 4 aprile del 1973.  I due edifici più alti nel mondo, un vero e proprio orgoglio per la Grande mela. Il primato d’altezza (417 metri per 110 piani) lo persero quasi subito, un anno dopo, con la costruzione della Sears Tower di Chicago. Ma le torri di New York non persero mai il loro fascino, proprio perché gemelle. Modificarono lo skyline di Manhattan diventando un’icona mondiale, simbolo della […]

  

Il Mississippi si era dimenticato di abolire la schiavitù

Incredibile ma vero: dopo 148 anni dall’approvazione del XIII emendamento, quello che aboliva la s chiavitù, c’era uno stato che non lo aveva ancora ratificato. Lo ha fatto solo qualche giorno fa, il 7 febbraio  2013. La legge, voluta dal presidente Abramo Lincoln, fu approvata dalla Camera il 31 gennaio del 1865 e fu ratificata nei mesi seguenti da 27 Stati su 36 che all’epoca dei fatti formavano il Paese (oggi sono 50). Gli altri nove la abolirono con tempi più lunghi. L’ultimo fu proprio il Mississippi, nel 1995, o almeno fino a qualche mese fa così si pensava. Invece […]

  

Lincoln e il voto di scambio nel film di Steven Spielberg

Con il nuovo film di Steven Spielberg si è tornati a parlare di Abraham Lincoln, il presidente degli Stati Uniti che pose fine alla schiavitù e difese lo stato federale sconfiggendo i sudisti nella Guerra di Secessione. E che in una frase molto breve, pronunciata a Gettysburg nel 1863, sintetizzò memorabilmente il suo credo: “La democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo”. A Roma per la presentazione della pellicola, con il protagonista Daniel Day-Lewis, Spielberg ha ricordato quella che, a suo dire, era la più grande qualità dello statista americano: “Sapere ascoltare anche gli oppositori, questa […]

  

L’italiano che fece l’America

C’è un pezzo d’Italia nel Dna politico-culturale degli Stati Uniti. Lo si deve a Filippo Mazzei, nome che agli italiani dice poco o nulla, ma la cui importanza è stata riconosciuta dagli storici e da almeno tre presidenti americani. Nato a Poggio a Caiano (a 15 km da Firenze) nel 1730, ebbe una vita decisamente movimentata: pur non avendo mai completato gli studi si improvvisò medico a Smirne. Più tardi si trasferì a Londra, dove visse circa diciassette anni come commerciante. Lì fece amicizia con personaggi del calibro di Benjamin Franklin e John Adams, e procurò al Granduca Pietro Leopoldo […]

  

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