Hillary: “Mai dire mai”

Hillary Clinton cita il titolo di un film di 007 (Mai dire mai) per rispondere a chi le chiedeva se intende ricandidarsi. È improbabile che lo faccia davvero (sarebbe la sua terza corsa alla Casa Bianca), ma le piace stare al gioco e gigioneggia. “Mai, mai, mai dire mai” ripete l’ex segretaria di Stato in un’intervista alla Bbc. “Quello che posso dire con certezza – tiene a far sapere – è che ricevo enormi pressioni, da parte di molte, molte, molte persone che mi chiedono di pensarci. Ma in questo momento mentre sto seduta a parlare con lei in questo […]

  

Chi ha paura di Bloomberg?

La sua candidatura non è ancora ufficiale ma il nome di Michael Bloomberg crea già qualche reazione su cui è interessante riflettere. Il più sprezzante è Bernie Sanders: “Sempre più miliardari che cercano più potere politico, sicuramente non rappresentano il cambiamento che serve all’America”. Il senatore del Vermont, che si definisce socialista (negli Usa ha un’accezione dispregiativa), vuol marcare subito le distanze. Molto più disponibile, invece, Elizabeth Warren, che gli dà il benvenuto nella gara. “Se stai cercando piani politici molto popolari che possano fare un’enorme differenza per le famiglie dei lavoratori, inizia da qui”, ha twittato la senatrice ultraliberal, […]

  

Campanelli d’allarme per Trump: Kentucky e Virginia

Non l’ha presa bene Trump. I Democratici hanno vinto in Kentucky e Virginia (legislative), mentre i Repubblicani sono riusciti a mantenere il potere in Mississippi. Nel Kentucky, stato storicamente conservatore, alle ultime presidenziali Trump aveva distanziato Hillary Clinton di 30 punti. Il governatore uscente, il repubblicano Matt Bevin (48,8%), è stato battuto dal procuratore generale dello Stato, il democratico Andy Beshear (nella foto) con uno scarto di circa 5mila voti: si è imposto con il 49,2%. Decisiva la forte affluenza nei centri più importanti (nelle contee di Jefferson, Franklin, Fayette). Non è bastato il comizio in extremis tenuto dal presidente (foto […]

  

Trump, primo sì per l’impeachment

La Camera dei rappresentanti ha approvato l’avvio della procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump. La commissione Intelligence viene autorizzata a rendere pubbliche le proprie audizioni (sino ad ora segrete) e a preparare una relazione per la commissione Giustizia. Una volta conclusa l’indagine la Camera voterà sulla messa in stato di accusa del presidente. IN caso di voto favorevole sarà il Senato a processare il presidente degli Stati Uniti. Al Senato i repubblicani hanno la maggioranza. La risoluzione è stata approvata con 232 “sì”. I voti contrari sono stati 196. Nessun deputato repubblicano ha votato a favore. che avvierà […]

  

Sono dazi nostri

Coldiretti ha stimato un calo del 20% delle vendite dei prodotti agroalimentari italiani colpiti dai dazi voluti da Trump. Sarebbe questo l’effetto dell’entrata in vigore delle nuove tariffe sui prodotti europei (fino a 7,5 miliardi a partire dal 18 ottobre) decise a causa del duro braccio in campo aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus, dopo il via libera del Wto. Tra i prodotti colpiti troviamo il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Gorgonzola, salumi, agrumi, succhi e liquori, una lista di prodotti per un valore – delle esportazioni – di circa mezzo miliardo di euro colpiti da dazi […]

  

Trump, Bloomberg e Ross Perot

In un commento sul Quotidiano Nazionale Cesare De Carlo parla di “suicidio politico di Trump”. Si riferisce a quanto ha scritto di recente il Wall Street Journal in merito alla decisione di abbandonare al loro destino i Curdi. La mossa produce alcuni risultati immediati: rafforza la Russia in Medio Oriente, fa tornare in auge il pericolo dell’Isis (per la fuga dei prigionieri dalle prigioni controllate dai Curdi), mina la credibilità degli Usa in Arabia Saudita. Gli errori di valutazione geopolitica ci sono sempre stati nella storia, nessuno è indenne, men che meno gli Stati Uniti. L’Iraq è l’esempio più eclatante […]

  

Curdi abbandonati dagli Usa

Hanno combattuto per primi contro i tagliagole dell’Isis. Ora gli Stati Uniti non muovono un dito per opporsi all’offensiva della Turchia contro di loro. Usati e abbandonati, come e peggio di uno straccio. Per fortuna c’è ancora chi, negli Usa, si scandalizza per la scelta della Casa Bianca di abbandonare i curdi al loro destino. Citiamo alcuni esempi nel campo repubblicano. Nikky Haley, ex ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite: “Dobbiamo sempre supportare i nostri alleati, se loro si aspettano che noi li supporteremo. I curdi sono strumentali per il nostro successo nella battaglia contro l’ISIS in Siria. Lasciarli morire è […]

  

C’erano una volta le Torri gemelle

Nel giorno in cui si celebra il diciottesimo anniversario della strage dell’11 Settembre, mi piace ricordare un’altra data, il 4 aprile 1973, quando le due Torri Gemelle furono inaugurate.  Quattrocentoquindici metri di altezza, superarono l’Empire State Building (381 metri), svettando sui cieli di Manhattan dall’alto dei loro centodieci piani. La prima pietra del cantiere del World Trade Center fu posta il 5 agosto 1966, anche se la costruzione vera e propria della prima torre (la Nord) partì nel 1968, e un anno dopo fu iniziata anche la Torre Sud. L’idea di tirare su questi due imponenti grattacieli l’aveva avuta il […]

  

Trump The Apprentice

In Italia era Flavio Briatore a cacciare uno ad uno i concorrenti del game show The Apprentice, mostrando loro il dito che indicava la porta e dicendo “Sei fuori!” (You’re fired”). Ma il programma è stato lanciato da un certo Donald Trump, all’epoca ancora lontano dalla politica. Per quattordici stagioni è stato il tycoon a guidare le danze nello show (seguitissimo) sulla Nbc, definito dalla produzione il “più spietato dei colloqui di lavoro nella più spietata delle giungle”. Entrato in politica Trump ha conservato l’abuitudine di cacciare i suoi collaboratori con un ritmo abbastanza sostenuto. L’ultimo è John Bolton, il […]

  

Il 4 luglio di Trump

Donald Trump non ha fatto un discorso politico – come molti temevano – ma ha celebrato gli Stati Uniti come “il più grande viaggio politico nella storia dell’umanità”. Nel suo discorso al Lincoln Memorial il presidente ha esaltato tutti i corpi militari ma anche chi ha combattuto per i diritti civili e chi si è reso protagonista di scoperte che hanno cambiato il mondo, dai fratelli Wright (i pionieri del volo) a Thomas Edison (inventore della lampadina). Nel “Saluto all’America” Trump ha schiacciato forte sull’acceleratore del nazionalismo: “La nostra nazione oggi è più forte che mai ed è ora la […]

  

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