Da lassù, lo spettro di Aldo Moro continua ad agitarsi. Per chiedere giustizia, ma soprattutto verità. Una verità che questa democrazia senza qualità continua, pervicacemente, a negare. In primis agli uomini della scorta trucidati in quella fredda mattina del 16 marzo, il giorno del rapimento. Poi a lui, assassinato dalle Brigate Rosse  il 9 maggio 1978 in qualche buco oscuro della capitale. E poi, a tutti coloro che si ostinano a voler capire cosa è veramente successo in via Fani. Perché il caso Moro rimane ancor oggi un mistero, un enigma. Anche quarant’anni dopo. Nel tempo sul cadavere del premier […]