Per noi, ragazzi invecchiati del secolo scorso, il fumetto rimane una passione. Un antico amore. Infanzia, adolescenza, giovinezza (e qui mi fermo…) sono state puntualmente scandite dalle “nuvole parlanti”: Walt Disney, Topolino, Paperino e co. E poi, Bonelli, con Tex e Zagor; le “Sturm Truppen” di Bonvi, le tavole di Battaglia e Manara, Crepax e Valentina e il grande Hugo Pratt. Una fucina di tratti e sogni in cui s’intrecciavano il fumetto seriale nostrano  — “l’Intrepido”, “il Monello”, “Lanciostory” — con autori francesi, belgi, argentini: Asterix e Luky Luke, Hergè e Moebius, Dago e l’Eternauta… Ricordi. Da anni nessuno più […]