All’indomani della conquista dell’Egitto (1517) gli ottomani, preoccupati come (e forse più) dei veneziani, dall’intrusione dei portoghesi nell’Oceano Indiano che infrangeva il monopolio sul commercio delle spezie, le preziose “scintille d’Oriente”, decisero di riaprire l’antico Traianos potamos, il passaggio tra il Mediterraneo e il Mar Rosso già operativo in epoca faraonica, romana e bizantina. Insomma, il “nonno” dell’attuale Canale di Suez. Come riportano nei loro diari i viaggiatori (o agenti segreti veneziani? Non lo sappiamo…), tra il Cinquecento e il Seicento, i sovrani di Costantinopoli cercarono a più riprese di ripristinare l’antica idrovia. Nel 1529 Alvise Roncignotto segnalò al governo […]