Credits: NYC Go

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C’è persino la vigna sul tetto, Brooklyn ormai è  una meta imperdibile per i golosi che visitano New York”. Alzo lo sguardo e in effetti intravedo dei filari in cima al basso palazzo di mattoncini. Si chiama Rooftop Reds ed è la prima produzione di vino pensile di New York. Dietro ci sono tre ragazzi con la passione della vigna, i fratelli Devin e Thomas Shoemaker e il loro amico di college Chris Papalia. Non ho assaggiato i loro vini ma già spopolano tra i ragazzi hipster che affittano il tetto per le feste estive. Che sia moda, passione o vera vocazione, sono anche loro parte della rinascita gastronomica di Brooklyn, come me la racconta David Naczycz, che nella Grande Mela e a Brooklyn ci vive da oltre 10 anni, da quando si è trasferito qui dal Michigan. Ha fondato Urban Oyster con cui porta in giro i visitatori, in walking tour di ogni tipo. Quello a Brooklyn di argomento food è tra i più amati. David ti fa scoprire tanti prodotti Made in Brooklyn, dalla birra artigianale al formaggio e agli amatissimi bagel che compri e porti a casa.  In 4 ore si assaggia e si acquista negli indirizzi scelti da lui.

 

Credits: Julienne Schaer/NYC Go

Credits: Julienne Schaer/NYC Go

 

Bagel e Pastrami

Il miglior bagel fuori da Manhattan? Per David è da Shelsky’s, nella zona di Cobble Hill, dove il bagel è proposto con il classico abbinamento di crema e salmone affumicato. Il Bagel a New York è una religione e gli estimatori fanno a gara a dichiarare il migliore del momento o di sempre. Per tanti a Brooklyn il nome da fare è The Bagel Hole. Mentre a Manhattan, su Broadway, ma fuori dal flusso di turisti, l’indirizzo è dal 1985  il piccolo negozio Absolute Bagels: pochi dollari per portare a casa la famosa ciambella farcita.  Poi ci sono le mode e le specialità to go che cambiano sempre a New York. “All’inizio dell’anno si parlava solo dei Rainbow Bagels  di Scott Rossillo, oggi già le mode sono cambiate” mi spiega David. Il bellissimo bagel colorato si trova ancora al Bagel Store di Williamsburg, proprio a Brooklyn, ma non ci sono più le file lunghissime di prima. Resta la fila, invece,  rapida e ben organizzata, da Katz’s Delicatessen, nel Lower East Side. Una vera istituzione della città, inamovibile, dal 1888 il suo pastrami è il comfort food per eccellenza di newyorchesi e visitatori. Un tripudio di carne di manzo tagliata in spesse fettine, insaporita con la senape e impilata tra due strati di pane chiaro.

Pokè Hawaiano e ramen bollenti

Katz’s a parte, per un giro tra le specialità foodie del momento, preparatevi a lunghe attese.  Come quelle davanti a Pokèworks, specializzato in Pokè Hawaiano, una sorta di ceviche del Pacifico, in breve, pesce crudo. La richiesta è tanta che dopo la California, da dove viene il marchio, sta aprendo anche a Boston, e avrà un secondo punto vendita a New York, all’interno della Grand Central Station. Il cibo da queste parti viene preso sul serio, così come le mode. Me ne sono accorta aspettando un tavolo da Mission Chinese Food, perché andare a New York e non fare un salto a Chinatown sarebbe un errore. Ed eccomi qui, nel locale che non “devi perdere”, dopo quasi un’ora di attesa,  sono seduta al tavolo di questo ristorante di cucina creativa cinese, aperto dal giovane chef di talento Danny Bowien. Dopo il successo del suo ristorante a Mission, forse la zona più cool di San Francisco, 4 anni fa ha deciso per il salto nella Grande Mela, trovando nell’ East Broadway il luogo ideale:  arredi vintage e di recupero, vagamente anni ’60 e in menù piatti curiosi di ispirazione orientale, pensati da lui e dalla chef Angela Dimaguya. Come i ramen al thè verde e il pollo arrosto ripieno della casa, speziato e delizioso, da una ricetta della mamma di Angela, di origine filippina. A New York non si può rinunciare a una buona ciotola di ramen bollenti nel brodo. Fila più breve da Momosan Ramen &Sake, dove finisco felicemente seduta al banco, di fronte a un mobile bar stipato di decine di tipi di sakè. Sono nel primo ristorante di ramen dell’iron chef Masaharu Morimoto. In menù, tra gli altri, il ramen tan tan delizioso, e un po’ piccante, e i tonkatsu, la cotoletta giapponese di maiale fritta, tagliata poi in sottili fettine e servita con una zuppa e  il cavolo.

Credits: NYC Go

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Cheesecake e dolci fusion

New York ha ristoranti stellatissimi e ci lavorano grandi chef ma anche quando si tratta di street food, la battono poche altre città. Andare alla ricerca di queste esperienze è parte di ogni viaggio che si rispetti nella metropoli ed è inoltre una ottima pausa quando si visita la città (qui i nostri suggerimenti). Tra i dolci più amati della tradizione americana c’è la cheesecake e per mangiarla New York style il posto giusto è Breads Bakery, su Union Square, che fa anche deliziosi Bagel e, sempre a base di formaggio, ci trovate anche la torta babka, molto amata dai locali. Diventato famoso per i suoi Cronut, metà croissant e metà donut, che hanno tenuto banco tra i modaioli di cibo di New York per qualche tempo (e che ora sbarca anche a Londra), il pasticcere Dominique Ansel non smette di  stupire con il suo Kitchen: più che un pastry shop un vero laboratorio-ristorante dedicato alla pasticceria à la minute (ha anche una Bakery a pochi passi). Tra i tanti dolci, provate il delizioso gelato. I gusti sono unici e originali. L’anno scorso ha fatto furore quello alla burrata con caramello e marmellata di fragole. A New York tutto è possibile.

Info: nycgo.com

Per arrivare, voli da Roma e Milano con United Airlines

Alessandra Gesuelli @alegesuelli

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