Natura e relax sull’ Altipiano del Renon
Tanto sono mondane Ortisei e la Val Badia, regine dell’Alto Adige sia in estate sia in inverno, tanto è rilassante e riposante l’Altipiano del Renon. Qui è la natura e non la mondanità a prevalere. Boschi senza fine, laghetti, cascate, prati e radure. Un vero paradiso per chi voglia davvero rigenerarsi soprattutto a settembre e ottobre, considerando che la stagione turistica estiva qui è molto prolungata per la felice esposizione al sole dell’Altipiano.
E da qui, come se si fosse su una terrazza rotonda, si gode un panorama mozzafiato sulle Dolomiti che spazia dallo Sciliar all’Alpe di Siusi, regalando emozioni e colori diversi a ogni ora del giorno.
Gli alberghi sono tutti a gestione famigliare: semplici ma molto curati e tutti con particolarità: dall’Hotel Tann di Colallbo (quattro stelle meritate) con il percorso benessere nella sua bella spa e i suoi piatti raffinati, entrando in hotel ovunque profumo di cirmolo e fresche bevande (tutte a base di acqua della fonte e aromi naturali); o il Rinner dove il proprietario Paul, appassionato di apicultura, oltre ad offrire tutti i prodotti dell’alveare, è anche l’unico in Italia a proporre, sotto controllo medico, l’apiterapia. E dopo una giornata a spasso per sentieri a piedi o in bicicletta – e d’inverno con gli sci da fondo- se per pranzo o cena non si vuol rimanere in albergo, si trovano ovunque ristoranti, masi e rifugi che offrono gustosi piatti della tradizione locale a prezzi molto competitivi. Il FELTUNER HÜTTE è un rifugio in cima al Corno del Renon che si raggiunge comodamente con una cabinovia e da dove di possono fare passeggiate tra foreste di bassi pini mugo ammirando il panorama davvero a 360 gradi. Qui l’aperitivo è ricco ed abbondante: formaggi d’alpeggio, salumi locali, pane fatto in casa. E anche il pranzo non è da meno! Da tutt’altra parte ma non meno suggestivo il ANSITZ KEMATEN è un grande maso oggi ristorante e albergo circondato da un grande prato con vista panoramica. Qui un pranzo o una merenda con una della tante gustose torte è irrinunciabile.
Qui la natura è generosa e non soltanto con i pini mughi e il cirmolo ma anche con le famose Piramidi di Terra a Longomoso, assolutamente da non perdere. Questo è il fenomeno geologico più singolare dell’altopiano del Renon , sovente preso come simbolo di esso, è quello degli alti pinnacoli di terra sovrastati da un masso che vengono chiamati piramidi o rivelloni, uno spettacolo straordinario. Sono colonne formate da detriti morenici solidificati, alte fino a 30 metri, ciascuna delle quali porta sulla sommità una grossa pietra che la protegge dall’erosione dell’acqua, che, se cadesse, determinerebbe il crollo dell’intera colonna. Si raggiungono con comode e brevi passeggiate e si ammirano da balconi panoramici appositamente costruiti.
Durante il giorno è anche possibile visitare lo storico maso Plattner a Costalovara ora divenuto museo didattico dell’apicultura; il maso Kohl – dove si producono succhi di mele unici e davvero particolari; o il maso di Marta Lobis che,in modo artigianale e con il latte delle sue mucche, produce formaggi preziosi come il Gaider, Dörfler, alle erbe, doppia panna, pepe, trigonella, Holzhacker, Nusser, Kaisercreme, formaggio grigio, formaggio dell’anniversario e altre specialità.
Con la Funivia del Renon in pochi minuti dall’Altipiano si può raggiungere il centro di Bolzano per visitare la città, fare shopping o una cena romantica prima di rientrare nella pace della natura del Renon
Il Renon offre anche tante interessanti particolarità come per esempio lo storico Trenino ancora oggi in funzione e molto utilizzato dalla popolazione locale oltre che dai turisti: quando venne inaugurata, il 13 agosto 1907, la Ferrovia a scartamento ridotto del Renon era un autentico gioiello di tecnologia: si saliva a bordo delle eleganti carrozze in piazza Walther, nel centro di Bolzano, e si scendeva direttamente sull’altipiano del Renon, la “montagna per eccellenza” della buona borghesia bolzanina. Il tutto affrontando un dislivello di un migliaio di metri grazie alla innovativa trazione a cremagliera, realizzata sul modello dei trenini alpini svizzeri, allora molto in voga. Centodieci anni dopo, il Trenino del Renon è ancora in servizio (tutti i giorni, dalle 6 del mattino alle 23) nella spettacolare tratta che percorre l’altipiano da Maria Assunta (Soprabolzano) a Collalbo, con uno sviluppo di circa 6,8 km. L’ultimo del suo genere in tutto l’Alto Adige, è tuttora un’attrazione turistica notevole: merito del suo approccio “slow”, che regala (alla velocità di 30 km/h) una full immersion in un paesaggio dolomitico contrappuntato dal verde dei boschi e da antiche chiesette di montagna. E grazie ad alcuni convogli formati da carrozze d’epoca rivestite in legno, è possibile anche un tuffo nel passato: più precisamente agli anni della Belle Époque, quando si scappava dalla calura della conca per ritirarsi nelle eleganti case di villeggiatura in stile liberty di Soprabolzano e dintorni.
Soggiornando nelle strutture partner dell’Associazione Turistica Renon si ottiene gratuitamente la Ritten Card che include una serie di vantaggi, tra cui: libero utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblici in Alto Adige, compreso il trenino a scartamento ridotto e la Funivia del Renon, una corsa giornaliera di andata e ritorno con la cabinovia del Corno del Renon e l’ingresso in circa 90 musei, castelli ed esposizioni in Alto Adige, quali il museo di Ötzi, il Messner Mountain Museum, il Museo d’apicoltura Plattnerhof, Castel Roncolo e molti altri ancora. In più offerte stagionali, riduzioni e vantaggi su attività per il tempo libero e sconti presso il Festival Bolzano Danza. Per ulteriori informazioni: www.renon.com
Di Stefano Passaquindici