Valgrisenche e Saint Gervais da godere in tutte le stagioni

Montebianco, paradiso
per gli amanti della montagna e dell’arte

 Sentieri che portano a delle cappelle di rara bellezza,
tra panorami mozzafiato con o senza neve.
Nelle Alpi per gli amanti del barocco

 

Di Camilla Rocca

 

 

Un patrimonio culturale unico che abbraccia i versanti del Monte Bianco, dove Francia e Italia, tra la valle di Saint-Gervais e la Valgrisenche in Valle d’Aosta, si compenetrano per un ambizioso progetto di promozione dell’arte e architettura sacra. Non solo sci, neve e ciaspolate: nasce Itineras, un modo diverso per visitare queste località alpine, in un viaggio tra sacro e profano. Il programma Alcotra, finanziato dall’Unione Europea, ha avviato il restauro della chiesa di Saint-Gervais e quello degli affreschi di Céré e dell’ex scuola di Bonne in Valgrisenche, con un investimento di quasi 3 milioni di euro, e lo scorso anno ha permesso di riabilitare l’ex canonica di Saint-Gervais, nuovo centro luogo culturale denominato La Cure.

 

 

 

Dal barocco fiammeggiante delle chiese e delle cappelle all’architettura più tradizionale e modesta delle case, tutto qui respira questa storia e cultura trasmesse e condivise di generazione in generazione. Un weekend tra Saint-Gervais e Valgrisenche, significa godere delle bellezze naturali alpine ma anche scoprire le moderne vetrate realizzate dal sacerdote domenicano nella chiesa di Saint-Gervais o le cinque pale d’altare e l’altare maggiore della chiesa di Saint-Nicolas de Véroce.

 

 

 

 

Spostandosi sul versante valdostano potrete percorrere sentieri ad alta quota che collegano oratori e cappelle riccamente decorate, al centro di Valgrisenche, dove si parla la lingua patois, e si può vedere attiva l’antica tradizione della tessitura, alla cooperativa Les Tisserand, l’unica nella valle che usa, oggi come allora, la lana della razza ovina locale, a rischio di estinzione.

 

 

Per maggiori informazioni: www.prolocovalgrisenche.com;  tourism.saintgervais.com

 

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