Le ville e i palazzi della Valtellina

L’arrivo della primavera in Valtellina coincide con l’apertura di diversi palazzi e ville che si trovano nel territorio. La provincia di Sondrio, infatti, vanta dimore dal grande fascino che permettono ai visitatori di scoprire antiche storie della valle e personaggi illustri che hanno vissuto qui.

L’arrivo della primavera porta con sé una ventata di freschezza: le temperature diventano più miti, le giornate si allungano e la natura pian piano si risveglia dal torpore invernale. Anche la Valtellina si prepara a vivere questo magico momento e, mentre la neve si scoglie e i primi crocus iniziano a spuntare, i palazzi e le ville della provincia di Sondrio aprono le loro porte per accogliere turisti desiderosi di conoscere la storia di questa valle.

 

Uno dei palazzi più importanti presenti in Valchiavenna e in tutta la provincia è sicuramente Palazzo Vertemate Franchi. Si tratta di una dimora rinascimentale situata a Prosto di Piuro, un piccolo comune non lontano da Chiavenna; ciò che cattura fin da subito l’attenzione è il suo meraviglioso giardino all’italiana, che circonda la struttura e dove si possono ammirare il vigneto per la produzione del passito Vertemate, un frutteto, un orto e un castagneto. La sobrietà della facciata esterna si contrappone allo sfarzo delle stanze interne: qui, infatti, si possono ammirare pareti e soffitti a volta, dipinti con scene mitologiche e arredi di grande pregio. Tra le varie tele in mostra spiccano quelle che raffigurano Prosto prima e dopo la frana che rase al suolo il paese nel 1618, preservando però il palazzo grazie alla sua posizione privilegiata.Palazzo Vertemate Franchi è aperto tutti i giorni, escluso il mercoledì, fino a novembre, le visite sono guidate e per l’acquisto dei biglietti è necessario chiamare il Consorzio Turistico Valchiavenna.

Per maggiori informazioni: https://www.palazzovertemate.it/

 Scendendo a valle e spostandosi verso Morbegno, si incontra Palazzo Malacrida, situato nel cuore della cittadina. Proprio come Palazzo Vertemate Franchi, anche questo edificio presenta un esterno austero e sobrio e stanze interne che, al contrario, lasceranno i visitatori senza parole. All’ingresso si trova un atrio con volte decorate con colori tenui, in forte contrapposizione con il primo piano, dove va in scena il meglio del rococò. Qui, infatti, si possono ammirare decorazioni con prospettive architettoniche che creano giochi di illusione e ampliamenti degli spazi grazie all’utilizzo dell’effetto del trompe-l’œil. L’ingresso al palazzo è a pagamento e per acquistare i biglietti è necessario contattare il Comune di Morbegno.

Per maggiori informazioni: https://portedivaltellina.it/palazzo-malacrida/

 Da Morbegno ci si sposta poi a Sondrio, il capoluogo di provincia, che vanta numerosi palazzi ed edifici ricchi di storia. Palazzo Sertoli, situato nel centro della città, stupisce per le sale interne che si ispirano e richiamano il mondo del rococò, mentre, come spesso accade, l’esterno conserva la sua sobrietà.

Un luogo che sicuramente catturerà l’attenzione dei più piccoli è Palazzo Sassi de’ Lavizzari: situato all’interno del MVSA, il Museo Valtellinese di Storia e Arte, rappresenta un luogo a misura di bambino dove è possibile conoscere la storia della Valtellina e le sue diverse espressioni artistiche attraverso laboratori creativi e visite guidate per gli adulti. Tra le vie del centro storico si possono ammirare (solamente dall’esterno) alcuni edifici simbolo della città, come per esempio Palazzo Pretorio (sede del comune), Palazzo Martinengo (sede degli uffici comunali), Palazzo Muzio (sede degli uffici della Provincia di Sondrio) e Villa Quadrio (sede della Biblioteca Rajna e con all’interno il grande salone dei concerti con soffitto decorato da spettacolari stucchi). Chi si trova a Sondrio può anche optare per la Via dei Palazzi, un affascinante percorso nel centro storico di Sondrio che consente di ammirare le antiche dimore nobiliari della città. Lungo questa via, infatti, i visitatori possono osservare case storiche caratterizzate da portali barocchi, balconi in ferro battuto e androni voltati.

Per maggiori informazioni: https://www.visitasondrio.it/site/home.html

 Ci si sposta poi a Teglio, un borgo rinomato per ospitare la famosa Accademia del Pizzocchero. Qui si può ammirare Palazzo Besta, un palazzo rinascimentale di grande impatto con un meraviglioso giardino e, al suo interno, opere che ritraggono scene bibliche, dell’Eneide e dell’Orlando Furioso.

Per maggiori informazioni: https://www.teglioturismo.com/dettaglio-proposta/storia-arte-e-cultura/palazzo-besta/

 

 Villa Visconti Venosta si trova a Grosio, dopo Tirano in direzione Bormio. Di stile rinascimentale, la villa è circondata da un parco aperto al pubblico; all’interno, invece, le diverse stanze della villa ospitano arredi che regalano un tuffo nel passato. L’apertura è prevista per il 4 aprile.

Per maggiori informazioni: https://www.villaviscontivenosta.it/

 Non lontano da Grosio si trova il Parco delle Incisioni Rupestri, un sito archeologico di estrema importanza. Il parco, infatti, ospita numerose incisioni rupestri, tra cui la Rupe Magna, una roccia incisa con oltre 5.000 figure realizzate tra il neolitico e l’età del ferro che rappresentano animali, simboli e scene di vita quotidiana. Oltre alle incisioni, il parco ospita anche i resti di due castelli medievali: il Castello di San Faustino e il Castello Visconteo. Scoperto negli anni ’60, il sito è oggi un importante centro di studio e divulgazione archeologica ed è accessibile al pubblico con visite guidate per scoprire la storia delle incisioni e delle fortificazioni.

Per maggiori informazioni: https://www.tirano-mediavaltellina.it/cosa-fare-a-tirano-media-valtellina/l-archeologico-parco-delle-incisioni-rupestri-di-grosio-e-grosotto/

 Il tour alla scoperta dei palazzi e delle ville della Valtellina termina a Bormio con Palazzo De Simoni. La dimora nobiliare di epoca rinascimentale sorge sui resti di un castello medievale. L’elegante portale, con decori beneaugurali, dà il benvenuto ai turisti che potranno perdersi tra le cantine, rimesse, il giardino e il piano nobiliare. Il Palazzo ospita il Museo Civico di Bormio, caratterizzato da tipiche sc’tue (stanze) in legno e da 27 sale dove viene raccontata la storia, la cultura e l’arte del paese. Grande novità di quest’anno è l’inaugurazione del giardino del Palazzo, che avverrà a metà aprile. Grazie a un importante progetto di valorizzazione promosso dal Comune di Bormio, dal Parco Nazionale dello Stelvio e da Braulio, l’amaro invecchiato in botte nato 150 anni fa nel cuore di Bormio nasce il Giardino del Tempo, una nuova destinazione bormina dove poter trovare un’oasi immersa nella natura e nella quiete.

Per maggiori informazioni: https://www.bormio.eu/it/museo-civico-di-bormio

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