TURISMO: MAZZALI “A CREMONA +17% SOGGIORNI NEL 2023.
LA CITTA’ DEI VIOLINI  MOLTO AMATA DAGLI ITALIANI”

L’assessore regionale interviene all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona-Piacenza

di Stefano Passaquindici

 

 

“Cremona cresce come meta turistica, lo dicono i numeri:  nel 2023 i soggiorni sono stati  66.143, il 17% in più rispetto al 2019, anno d’oro del turismo, per un totale di oltre 457mila pernottamenti, ai cui hanno contribuito maggiormente gli italiani (66%) degli stranieri (34%). La prova che il turismo di prossimità, di italiani e lombardi, è qui è molto dinamico”.  Citando i dati dell’Osservatorio regionale per il Turismo e l’Attrattività, lo afferma Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, intervenendo oggi al convegno su ‘Patrimonio culturale e territorio, esperienze del territorio cremonese’  all’Università Cattolica di Cremona-Piacenza.  Presente, oltre a personalità accademiche, anche Liborio Stellino, ambasciatore e delegato permanente dell’Italia all’UNESCO.  Anche le ricerche dal Web confermano l’attrattività crescente di Cremona: sono pari a  86,6/100 le tracce digitali che citano la Città della Musica, posizionando al primo posto tra le mete desiderate, il Museo del Violini (466).

 

VIOLINI CREMONESI, UN PATRIMONIO UNESCO DAL 2012 –  “Quello degli artigiani cremonesi è una vera e propria arte di costruzione degli strumenti ad arco, una pratica unica che nel 2012 è divenuto Bene Immateriale Unesco”, enfatizza l’Assessore, che lo scorso luglio ha partecipato all’inaugurazione della riapertura, dopo 343 anni, della storica dimora-bottega in  cui visse il liutaio cremonese, Antonio Stradivari, padre del violino più famoso al mondo ed eccellenza del patrimonio artistico italiano. “Una scelta di alto valore attrattivo”, commenta oggi l’Assessore.  

 

 

“A CREMONA L’ARTE DEL ‘SAPER FAR’ MUSICA NON CON LE NOTE MA CON LE MANI” –   “Cremona risponde perfettamente alla domanda di turismo esperienziale, che  in Lombardia si intreccia anche con la bellezza del ‘saper fare’ artigiano, che qui spicca in quell’arte di ‘fare musica’ che non è solo genio nel comporre melodie con le note, ma è anche costruire con le mani strumenti pregiati come i violini”.

 

A CREMONA IL SECONDO CAMPANILE PIU’ ALTO D’ITALIA –  Simbolo della città è il Torrazzo, un campanile risalente all’anno 754, alto 112 metri, il secondo più alto d’Italia.  “Il fascino di questa città di epoca romana è certamente legato alla cultura, ma anche a esperienze nella natura, grazie alla sua posizione sulle rive del fiume Po, dove si possono trovare una fitta rete di argini e piste ciclabili, o perché no optare per una minicrociera fluviale. Senza dimenticare le eccellenze culinarie, che rendono unico il territorio cremonese: il torrone e  il Grana Padano”, chiude l’Assessore regionale.

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