Festa dell’Uva a Merano,
un ritorno al futuro

 

Il 18 e 19 ottobre un valzer tra musica, sapori e allegria che, pur affondando le radici nel 1886,
non si sottrae al mutare dei tempi, per mostrare anche un volto giovane e fresco.

 

La tradizione si può interpretare senza tradire il passato e guardando ai tempi che cambiano. Lo dice la Festa dell’Uva di Merano (19-20 ottobre), un fine settimana di valzer fra musica, gastronomia e diffusa allegria. Una storia che l’Azienda di Soggiorno di Merano rinnova perpetuando l’orgoglio di una terra e la voglia di stare in compagnia, con cose semplici e buone.

 

 

Sapori

Oltre alla musica, sono i sapori i protagonisti. Del resto si celebra il raccolto, e in particolare la vendemmia. Sul Lungopassirio davanti al Kurhaus, sabato va in scena “Sapori in Passeggiata” mentre la Promenade dei vini rappresenta diverse cantine locali. Piazza della Rena è un ameno luogo di ritrovo con l’affascinante Castel Kallmünz e il cortile animato dagli stand della locale compagnia Schützen. Per un tuffo nella tradizione vitivinicola locale ci sono le visite guidate – che includono la scoperta del centro città, passeggiate in vigna e degustazioni – una di queste con la “benedizione” di Helmuth Köcher, “The WineHunter”, creatore e anima del Merano WineFestival

Per iscriversi alle Masterclass: tel. 0473 272000 – www.merano.eu. Il WineFestival sarà presente anche alla Festa dell’Uva, e per la precisione nella cornice del Mercato Meranese (che per l’occasione si terrà sia sabato sia domenica), con la prevendita per l’evento del 8-12 novembre e la mescita di vini selezionati.

In tutta la città, i ristoranti propongono piatti autunnali con influenze ora mitteleuropee e ora mediterranee.

 

E tanta, tanta musica alpina – saranno una trentina le bande, la metà altoatesine le altre provenienti dal Trentino, dall’Austria e dalla Germania -, in parte anche d’avanguardia, per vivacizzare il ricco programma. Passeggiando, perdendosi fra i Portici, il Corso e le passeggiate lungo il fiume, ecco adesso un concerto, una performance delle Goaslschnöller che fanno schioccare le loro fruste, un ballo degli Schuhplattler tra salti, giravolte, slanci di jodel.

 

Il Saltner

Per le strade si aggirerà anche il Saltner, il guardiano delle vigne. Un tempo durante l’estate venivano assunti uomini giovani, nubili e onesti, scelti per svolgere questo lavoro dal 25 luglio – Festa di San Giacomo – oppure dalla Festa di San Lorenzo il 10 agosto, fino al termine della vendemmia. Il Saltner doveva non solo custodire il vigneto giorno e notte, ma anche proteggerlo dai ladri. Per essere riconoscibile è vestito in modo inconfondibile: un completo di cuoio, con ghette e pantaloni alla zuava, e una cintura impreziosita da ricami attorno alla vita, ma soprattutto catene con denti di cinghiale e roditori, un cappello decorato con piume di pavone e di fagiano, e code di volpe su entrambi i lati. In mano porta un’alabarda.

 

La sfilata domenicale

La domenica, 19 ottobre, l’evento raggiunge il suo culmine, quando carri allegorici – quelli dell’uva e delle mele saranno esposti al pubblico in luoghi chiave dell’evento in tutt’e due le giornate – le bande in costume tradizionale sfilano per le vie del centro. Fra loro, musicisti di diverse generazioni. Ritorno al futuro.

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