29Apr 22
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Fottitene e ballaaaa… Che brutta fine le mascherine. Si è svegliato canticchiando così stamattina. E di solito non canticchia e neanche parla e non vuole assolutamente che qualcuno gli parli per almeno tutto il tempo della colazione quindi finchè non apre la porta di casa, saluta (meno male quello sì) e va a scuola. Invece c’è stato Speranza, riuscito se non altro nell’impresa di far parlare un adolescente al mattino. “Cioè dai c’è scritto proprio Ffp2? Ancora? A scuola? E invece niente in discoteca o al ristorante”. Risata. Mi sono aggrappata al cucchiaino che girava lo zucchero nella tazza per […]
Il blog di Serena Coppetti © 2024
07Mag 21
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«Sei un ragazzo o una ragazza e hai voglia di parlare con i tuoi coetanei della situazione difficile che state vivendo? Time for us è il posto giusto». È questo l’invito agli adolescenti milanesi di un team di psicologi legati all’Università Cattolica che si mettono a disposizione, volontariamente e gratuitamente. Solo qualche giorno fa, in Francia, Emmanuel Macron ha annunciato di avere destinato ai bambini un rimborso da parte della Sanità pubblica di 10 sedute da uno psicologo. «Oggi – ha spiegato Macron – abbiamo un problema di salute che riguarda i nostri ragazzi che si aggiunge a quello dell’epidemia». […]
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13Apr 21
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Rick. Tolomeo. Gaja. Matilde. Giulia. Cinque ragazzi per una generazione, la Zeta. L’ultima, quella dei liceali e dei laureandi. Ultima, per età. Ma ultima anche perché fin dall’inizio di questa eterna emergenza Covid, è sempre stata all’ultimo posto. Prima gli anziani, poi i bambini, poi gli adulti, poi i ristoranti, poi i parrucchieri, poi, poi… ma il loro turno non è mai arrivato. Nella prima, seconda e nemmeno nella terza ondata. A loro si chiede, ancora una volta, sempre e solo di stare zitti e buoni. Di non andare a scuola e di non vedere gli amici. Di non protestare. […]
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04Mar 21
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«La chiusura delle scuole? Il governo l’ha lasciata ai presidenti delle Regioni. Sono quindi decisioni politiche, non sono di carattere sanitario. Non è il Cts che sta decidendo. Sono i governatori. E questo lo dobbiamo dire…» Daniele Novara, pedagogista, fondatore del Cpp, centro psicopedagogico per l’educazione, non ha tentennamenti. E quindi? «… e quindi si tratta di decisioni dove la demagogia può farla da padrone, ossia “facciamo vedere che facciamo qualcosa“. I bambini non votano, i ragazzi neppure. Colpire loro è la cosa più semplice, più banale. Non hanno influenzano la decisione politica». I loro genitori sì. Ma? «I loro […]
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19Feb 21
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Quando li trovo piegati sul cellulare, come Schroeder sul pianoforte (che comunque non è il telefono e quindi è tutta un’altra cosa…), è più forte di me: m’inalbero, per dirla bene. Adesso più di prima, perché adesso li vedo più di prima, e riusciamo incredibilmente ad attraversare in un nanosecondo tutti gli stati d’animo dell’essere umano, confermando l’intero elenco di sfumature emozionali ritracciate dal team dell’University of California-Berkeley che ne ha classificate ben 27. Ammirazione, disgusto, noia, imbarazzo, orrore, paura, tristezza, simpatia, dolore empatico e via elencando, fino alla 27esima: rabbia. E aggiungerei anche esplosiva difronte a Schroeder sul cellulare. […]
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09Feb 21
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L’inizio della scuola per noi è stato meraviglioso: l’ebbrezza del primo giorno e il magone dell’ultimo, tutto in 48 ore. Abbiamo fatto giusto in tempo a emozionarci per l’ennesimo riavvio delle lezioni, i compagni, i banchi senza rotelle e persino la verifica e l’interrogazione programmata per celebrare l’incredibile evento, che già due giorni dopo era tutto finito. Camera, computer, pigiama. E bussare prima di entrare. Contatto. Contatto con un positivo. Due parole che fino a un anno esatto fa, erano un’accoppiata totalmente priva di un qualunque senso, ora sono lo spauracchio delle nostre scuole, dei prof, dei ragazzi che, non […]
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01Feb 21
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Quando ieri sono girate ancora una volta le fotografie con gli “assembramenti” (nel dopo Covid spero ci sia qualcuno che faccia una battaglia per eliminare questa parola dal vocabolario…) e le relative bacchettate di chi bollava la massa nel fermo immagine come branco di imbecilli, devo confessare che mi sono sentita a disagio. Più guardavo le immagini e più guardavo i commenti a quelle immagini e più non riuscivo a mettermi né dalla parte degli “assembrati” (si potrà dire?) né dalla parte di chi s’indignava sui social, in strada, al telefono, da solo o in cuor suo: vergogna, sarà colpa […]
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08Gen 21
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All’uscita dell’ultimo decreto, ero già rimasta indietro con le circolari delle varie scuole: non avevo ancora capito chi-doveva-rientrare-quando. Cioè, era chiaro a tutti che il 7 gennaio scattava il rientro in classe. Che detto così, è a prova di imbecille. Ma la cosa non era poi così semplice. La programmazione era questa: una, intesa come figlia o scuola, avrebbe dovuto iniziare il 7 gennaio alle 8 in presenza, poi l’8 gennaio alle 9 ma da casa e l’11 gennaio alle 10 di nuovo a scuola. Ho dovuto ripetere e scrivere e sottolineare la parola gennaio perché altrimenti mi si incrociavano […]
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