Vasco Rossi e la combriccola troppo grande

Pur avendo allentato la presa, mi godrò certamente Modena Park, concerto grazie al quale Vasco Rossi festeggerà i 40 anni di carriera artistica insieme a 250mila persone e destinato a imprimere un sigillo nella storia della musica italiana. Allentato la presa perché da tempo il Blasco è diventato fenomeno di massa, e dunque come tutti i fenomeni ha avuto una fase di crescita e una di esplosione. Il mio personale spartiacque fu C’è chi dice no. Era il 1987. Tre anni prima era stato arrestato a Bologna. I guai con la cocaina gli avevano fatto trascorrere qualche settimana nelle patrie […]

  

Ius soli? 14volte no!

                Lo ‘ius soli’ ha il valore simbolico dello ‘ius primae noctis’, che sarà stato anche un falso storico, ma da entrambi ricaviamo la stessa percezione di una imposizione calata dall’alto; di una fregatura, insomma. Non entro nel vivo delle questioni tecniche, nei meandri sempre paradossali e complessi della eventuale legge, dei commi e degli articoli. Resto alla premessa, alla strategia e alla visione d’insieme che è quanto di più antidemocratico si possa considerare in un momento storico come il nostro. Vale a dire, a come si sia arrivati a questo moderno ‘ius […]

  

Cara Boldrini…

          Cara Boldrini, ho l’impressione che le sue ‘uscite’ stiano prendendo una deriva patologica; più martellanti di rintocchi di campane che non smettono di suonare. Ma davvero crede che qualche giovanotto nerboruto o qualche ragazzina adusa al saluto romano siano in grado di minacciare dalle fondamenta questa già traballante e decrepita democrazia? Davvero vuole continuare a passare le sue giornate effondendo nell’aria un fastidioso e inverosimile buonismo? Veramente ritiene che il progresso tecnologico, lo smembramento del diritto del lavoro, la potenza globale delle multinazionali e mille altre questioni siano secondarie rispetto a minuti aneddoti di periferia […]

  

Nessuno tocchi Abele

              A proposito della discussione pubblica sulla eventuale scarcerazione di Totò Riina per motivi di salute, riporto alcuni brani tratti dal mio libro L’ubbidiente democratico.      “Il Minculpop del politicamente corretto assume su di sé il carico di modello civile assolutizzante e si snoda in mille modi più o meno visibili. E nel suo armamentario ampio e variegato non può mancare l’inibizione ideologica nei confronti di chi sostiene un teorema abbastanza semplice: chi sbaglia, paga. A favore del colpevole di qualche reato penale e che perciò sconta il suo crimine nelle patrie galere, si […]

  

S’i fosse Insinna Flavio

S’i fosse buonista, salverei tutti gli ultimi; s’i fosse progressista, tempesterei lo mondo di buone intenzioni; s’i fosse democratico, l’annegherei in un profluvio di politicamente corretto ; s’i fosse invitato dalla Berlinguer, esalterei le donne; s’i fosse seduto di fronte a Landini, difenderei i lavoratori; s’i fosse accanto alla Serracchiani direi che l’Italia è malata di solitudine e indifferenza; s’i fosse in collegamento con Michele Emiliano direi di essere dalla parte degli oppressi; s’i fosse ospite di Rai 3 esalterei la gentilezza e citerei Don Milani; S’i fosse Flavio Insinna com’i’ sono e fui, in pubblico chiamerei ‘signora’ le donne: in privato […]

  

Il terrorismo visto dai salotti

Chi si fosse perso le dichiarazioni delle ultime ore sui fatti tragici di Manchester da parte di intellettuali, deputati, giornalisti o frequentatori del jet set, stia pure tranquillo. Sono le stesse di Parigi, Bruxelles, Londra e di decine di altre città, quando nel mentre si contavano i morti e i feriti, c’era già chi invitava la popolazione a vivere normalmente la propria vita. Come se nulla fosse successo; come se quell’evento fosse simile ad un voltar pagina ad un libro di fiabe. Perché il bestiario di frasi fatte è utile per ogni occasione, e il registro non cambia sia che […]

  

Scrive lettera d’amore al marito in guerra. Lui la riceve dopo 72 anni.

    La matassa annodata di una vita così come il granito scolpito di una tomba si sono dissolti in un attimo, all’arrivo di quella lettera imbucata al tempo del Secondo conflitto mondiale e giunta a destinazione pochi giorni fa. Parrebbe aneddoto tra i tanti, magari da condire con dozzinale sarcasmo sulla lentezza delle Poste. Invece è vicenda vera; una delle tante che ci regala un altro tempo e un altro luogo. Una oscurità ovattata ha infatti protetto quella lettera per decenni, che poi, rara e preziosa, è sbocciata come pianta fuori stagione. Lo scenario è quello dei nostri nonni. […]

  

Loch Ness? Io ci credo.

In Scozia, due turisti hanno filmato un animale che nuotava in superficie e così Loch Ness è tornata ad essere un luogo enigmatico con strani avvistamenti. La creatura leggendaria chiamata Nessie alimenterà per qualche ora il dibattito per poi ritornare nelle profondità delle acque e della nostra piccola coscienza. Perché è evidente a tutti che in quell’incantevole lago scozzese non viva una creatura millenaria. Eppure, anche con un malcelato sorriso di scherno, in fondo facciamo finta di crederci perché in maniera più o meno inconsapevole abbiamo necessità di ritornare sempre al punto di partenza della nostra vicenda terrena. E perché […]

  

Dalle finte primarie alle finte elezioni.

Le cose stanno più o meno così. Il Partito Democratico è l’unico ad avere una parvenza di organizzazione sul territorio e ad offrire periodicamente ai suoi leader la contendibilità della segreteria. Ma di parvenza si tratta, e non di altro. Perché ciò che raccontano di quel partito è plausibile solo agli ingenui. Queste ennesime primarie sono una scialba replica delle precedenti, così scontate dal punto di vista del brio e della effervescenza polemica quanto sempliciotte sotto il profilo del tanto decantato ‘storytelling’. Al pari, le vicende di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno sono epopea inarrivabile per qualità e suspense. Perché tutti […]

  

Gli echi di guerra

Gli echi di guerra che in queste settimane rendono per molti cittadini addirittura fascinose le ipotesi di scontri armati tra civiltà, nazioni, potenze imperiali e religioni rappresentano una carnevalata da brivido. Lo dico non perché preferisca le paludi della non-decisione e del compromesso al ribasso ma perché il disincanto asettico che leggo in molti commenti internettiani e pure in talune approssimative disamine giornalistiche ha poco o nulla della dirompente potenza emotiva delle antiche ‘’tempeste d’acciaio’’. Quelle furono tragiche, sommersero di inutili cadaveri l’intera Europa, ma ebbero dei complessi scenari culturali e ideologici che le sostenevano. Ciò non ne riduce le […]

  

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