18Ago 20
Da qualche settimana è uscito per i tipi di Oakmond Publishing l’ultimo lavoro di Rosario De Sio, dal titolo Chi ha paura di H.P. Lovecraft (p.290, euro 14). Una monografia articolata e piena di spunti, che vaga nel mondo letterario horror ma anche nelle vicende private e pubbliche del cantore più popolare e conosciuto di questo genere che tale poi, in realtà, non è… visto che – proprio grazie a scrittori di primissimo livello come Lovecraft – si riesce a travalicare questi confini e si è in grado di tratteggiare, non solo sul fronte simbolico e allegorico, fenomeni compositi e […]
Il blog di Luigi Iannone © 2025
08Ago 20
Di seguito, l’articolo integrale (pp.311-316) uscito sull’ultimo numero de IL PENSIERO STORICO (Rivista internazionale di storia delle idee), in cui “parlo” del libro di Robert Gerwarth, La rabbia dei vinti. La guerra dopo la guerra 1917-1923. * * * * * * * * * * * * * * * Umiliazione, paura e sconcerto furono i sentimenti più comuni che scaturirono dalla carneficina della Prima Guerra Mondiale. Evento totalizzante ed eccezionale che spinse molti intellettuali a produrre romanzi eccelsi, commoventi memoriali, incantevoli e strazianti poesie nell’intenzione di saldare le intuizioni della cronaca più spicciola con uno scenario drammaticamente epico. […]
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03Ago 20
Un nuovo romanzo, dal titolo Il confine tradito, sulla storia del nostro confine orientale dal 1945 al 1954, è stato recentemente pubblicato da Leone editore (p. 392, euro 13) e scritto da Valentino Quintana, giornalista pubblicista, appassionato di letteratura e storia militare. Naturale sequel di Fratelli Contro (andato in stampa nel 2017), questa nuova opera, ambientata durante i 40 giorni di occupazione di Trieste, la strage di Vergarolla, la resistenza in Istria, la perdita della Venezia Giulia e i campi profughi sparsi nel territorio nazionale, la nascita del Villaggio Operaio poi Villaggio Giuliano – Dalmata, e quindi il ritorno di […]
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01Ago 20
Sotto gli occhi di tutti quanti noi la progressiva limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali durante il «lockdown» che, ora, in una fase di abbassamento della curva dei contagi e delle morti, sembra solo segnare il passo ma non attenuarsi del tutto. Federico Cenci, giornalista e scrittore, ci conduce lungo questi mesi difficili grazie ad un romanzo (Berlino Est 2.0, Eclettica Edizioni, euro 12) che è, allo stesso tempo, distopia e racconto, analisi su un tempo bislacco e inquiete confessioni. Un prospettiva di lettura diversa su un evento che sta cambiando le forme del nostro vivere. Di seguito, grazie […]
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11Lug 20
È uscito da qualche giorno, per le edizioni Le Lettere, il volume a cura di Mario Bosincu (ricercatore in Letteratura tedesca presso l’Università di Sassari), nel quale sono raccolti e commentati tre testi di Ernst Jünger, San Pietro, Serpentara e Autunno in Sardegna. Di seguito, uno stralcio tratto dalla Introduzione *** L’esperienza del viaggio in Sardegna, intrapreso da Ernst Jünger per la prima volta nel 1954 e raccontato in San Pietro (1957), Serpentara (1957) e Autunno in Sardegna (1965), rappresenta il confronto con un microcosmo prossimo al tramonto in cui si vanno già moltiplicando i segni della modernità. L’isola appare così come un laboratorio in […]
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08Lug 20
«Coscienza stilistica della Germania»: così Nicolaus Sombart, figlio del più celebre Werner, definì Jünger, di cui parlò in un ampio saggio, uscito su «Der Tagesspiegel» il 29 marzo 1995, e che Bietti pubblica per la prima volta in Italia. Di seguito, l’introduzione integrale di Luca Siniscalco * * * Due dandy s’incontrano. Accade spesso, tuttora, nei salotti mondani e negli ambienti bohémien. Quando però gli esteti in questione sono anche scrittori, sismografi del proprio tempo e palombari dello spirito, accade il miracolo. Nel 1995, sulle pagine di «Der Tagesspiel», un Nicolaus Sombart (1923-2008) […]
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06Lug 20
La categoria degli intellettuali reietti ha avuto sempre una discreta fama ma picchi di notorietà solo in epoche specifiche. In Germania, subito dopo la Seconda guerra mondiale, a cucire la lettera scarlatta sul petto di molti fu Thomas Mann. I suoi anatemi contribuirono a mettere una pietra tombale su un ambiente culturale variegato e prolifico che, con difficoltà, si era mosso sotto il nazismo. Proprio colui che aveva scritto le Considerazioni di un impolitico, capolavoro da cui germinò gran parte della pubblicistica successiva, con le sue parole del dicembre 1945, marchiò ogni ulteriore e diversa esegesi: «Sarà superstizione, ma ai […]
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27Giu 20
È da pochi giorni uscito Montanelli e il suo Giornale, un libro di Federico Bini in cui si tenta di ricostruire la storia di quel legame sin dalla fondazione del quotidiano. Il volume è corredato da testimonianze e interviste tra le quali quelle di Gian Galeazzo Biazzi Vergani, Giorgio Torelli, Livio Caputo, Alberto Pasolini Zanelli, Giancarlo Mazzuca, Fedele Confalonieri, Roberto Gervaso, Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Paolo Guzzanti, Giancarlo Perna, Luigi Iannone, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Veneziani, Nicola Porro, Alessandro Sallusti, Carlo Grandini, Vittorio Frigerio, Alfonso Izzi, Francesco Damato, Alfio Caruso, Fernando Mezzetti, Livio Caputo, Alberto Pasolini Zanelli, Catterina Arpino, Paolo Longanesi, Tiziana […]
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26Giu 20
Una critica di costume, un manuale di coppia, un pamphlet sull’innamoramento, sulle nozze, il divorzio, l’inseminazione, l’aborto e su molto altro ancora, quello di Elio Paoloni dal titolo La coppia inattuale. Matrimoni politicamente scorretti, (Editore Tau, p. 172, euro 14) di cui, di seguito, riporto ampi stralci tratti dal capitolo «Il rogo di Isotta». * * * A un paio d’ore di volo da qui si lapidano le adultere. Con pietre vere. Le si porta in un campo e le si sfonda a sassate. Una scena che conosciamo bene, sin dal catechismo, quando […]
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19Giu 20
«Per lungo tempo si è voluto credere che il giovane Gentile fosse indifferente al problema politico, incontrato tardi e affrontato senza gli strumenti concettuali adatti. Invece, seguendo la lezione del maestro, Donata Jaja, Gentile rintraccia nel corso degli eventi la struttura ideale ad esso sottesa. E rilegge Rosmini e Gioberti, suoi punti di riferimento fino alla morte, in chiave antisensista, come trasvaluta i concetti chiave del marxismo, riconducendolo nell’alveo dell’hegelismo. Sullo sfondo, però, la battaglia contro il positivismo, l’antropologia e la politica che ne derivano». Così, Antonio Giovanni Pesce, sintetizza nella seconda di copertina, il suo ultimo lavoro, […]
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