Montanelli e il suo Giornale. Testimonianze e interviste

È da pochi giorni uscito Montanelli e il suo Giornale, un libro di Federico Bini in cui si tenta di ricostruire la storia di quel legame sin dalla fondazione del quotidiano. Il volume è corredato da testimonianze e interviste tra le quali quelle di Gian Galeazzo Biazzi Vergani, Giorgio Torelli, Livio Caputo, Alberto Pasolini Zanelli, Giancarlo Mazzuca, Fedele Confalonieri, Roberto Gervaso, Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Paolo Guzzanti, Giancarlo Perna, Luigi Iannone, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Veneziani, Nicola Porro, Alessandro Sallusti, Carlo Grandini, Vittorio Frigerio, Alfonso Izzi, Francesco Damato, Alfio Caruso, Fernando Mezzetti, Livio Caputo, Alberto Pasolini Zanelli, Catterina Arpino, Paolo Longanesi, Tiziana […]

  

Sul Rolling Stone, il Manifesto dei «personaggetti»

Il Manifesto di intellettuali e artisti da operetta contro Salvini spiazza, ma non merita più di qualche superficiale rigo di commento. Si pensava avessero preso coscienza del malessere collettivo (che poi, può pure tramutarsi nella misera lotta per il quotidiano consenso politico, in demagogia populistica, e in contesa per un punto in più di sondaggio… ma rimane pur sempre malessere) e invece non è stato così. Perché Salvini c’entra poco. Sta cavalcando (e in parte agitando) un’onda che montava da tempo. Se non ci fosse stato lui, l’avrebbe cavalcata qualcun altro. Ma l’onda era già partita e strutturatasi intorno ad […]

  

In risposta a Gambescia

      Il professore Carlo Gambescia mi critica aspramente e mi tira in ballo con un suo articolo (http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/) per delle frasi scritte su questo blog, in cui – riprendendo una provocazione di Vittorio Sgarbi – mi lanciavo nel paradosso di far aprire campi Rom o Centri di accoglienza per migranti nelle zone centralissime delle grandi città (https://blog.ilgiornale.it/iannone/2018/06/23/i-rom-ospitiamoli-ai-parioli/#).   Riporto qui, di seguito, la mia risposta. Caro prof. Gambescia,  La ringrazio per le lodi che tesse nei confronti dei miei lavori, ma sa bene che il mio grado di narcisismo e di auto-celebrazione è ridotto al minimo sindacale. Quindi […]

  

I rom? Ospitiamoli ai Parioli

Lo aveva sottolineato con garbata ironia qualche commentatore ma il suggerimento era caduto nel dimenticatoio e giudicato una risibile e sciocca provocazione. Poi, un paio di giorni fa, con una ostentata chiarezza che non teme eccessi verbali, lo ha ribadito Vittorio Sgarbi pretendendo una risposta ad una domanda semplice: «qual è il motivo per il quale Salvini non si è posto il problema del censimento dei filippini e degli srilankesi che lavorano in Italia e invece se lo è posto per i rom? E in quante case di questi illuminati progressisti vi sono inservienti e persone di fiducia zingari?». Infine, […]

  

Cara senatrice Segre

Cara senatrice Segre, Lei merita un rispetto profondo, non convenzionale e di prammatica. Lo merita la sua storia personale e il ricordo di tragedie e umiliazioni che hanno lasciato un segno nella carne e nell’anima. Ed è comprensibile che, nel suo primo intervento, abbia voluto rilanciare ancora una volta quel grido che è, allo stesso tempo, di dolore e di speranza.  Io però non sono abituato a prendere vie traverse. E perciò Le dico che trovo allarmante che non ci sia un solo organo di stampa o un politico di qualsiasi colore che si discosti di una virgola, non da […]

  

Antifascisti su Marte

Ma perché quelli di sinistra non riescono ad assimilare il fatto che quando le elezioni non sono loro a vincerle, non potrà accadere nulla di antidemocratico e tragicamente irreparabile per le libertà civili? Ripetono, con malcelata morbosità, che i rigurgiti nazionalistici sono fuori tempo massimo e utopici nei fatti e nell’essenza, perché siamo ‘dentro’ l’Unione Europea e nei Trattati internazionali, legati alla Nato e stirati nelle acque del Mediterraneo come punto di riferimento per tanti Paesi che gravitano in quell’orbita geopolitica, e poi gridano non contro lo sciovinismo becero di cui pure taluni si macchiano, ma addirittura al fascismo e […]

  

Un’estate di ordinaria follia

Potrebbe essere l’estate più divertente, scombinata e sorprendente degli ultimi 70anni. Potremmo davvero metterci seduti comodi in poltrona, degustando caldi pop-corn, come disse il Signore di Rignano sull’Arno, se non fosse che a pagare questo caos etero gestito saremo noi tutti, italiani più o meno inconsapevoli della sceneggiatura, più o meno inaciditi e faziosi, disillusi o impegnati, astensionisti o militanti. Potremmo goderci questa vorticosa e infinita campagna elettorale, senza le stranianti e narcotiche tirate di oppio che offre quel grande rito collettivo dei mondiali di calcio che, peraltro, non ci vedranno partecipi, se non fosse che materia del dibattito sono […]

  

Schizofrenia o puro calcolo?

La nostra classe (finto) intellettuale e (finto) giornalistica, quella degli opinionisti a strascico… di coloro che, in quaranta secondi o giù di lì, riesce a sintetizzare complicati ragionamenti – anche economici – nella ristrettezza di una frase simil-tweet, si è mossa più o meno in questo modo tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ accordo tra Lega e M5S. Su Berlusconi PRIMA Entra nella maggioranza di governo ma solo per difendere le sue aziende DOPO Non entra nella maggioranza ma avrà di sicuro ‘contrattato’ sotto banco qualche accordo (conflitto di interessi, giustizia, ecc.). Su Salvini PRIMA Non lascia Berlusconi perché è […]

  

Consultazioni senza fine

  Articolo uscito sul giornale online Barbadillo (11 aprile 2018) *  *  *  *  * Di questa farraginosa transizione post-elettorale che dovrebbe traghettarci nel giro di qualche settimana verso la formazione di un nuovo governo, una sola cosa ci appare chiara e inconfutabile… talmente chiara e inconfutabile da essere disarmante: la totale cecità tattica del Partito democratico. Per adesso, tattica e non strategica perché non sappiamo ancora se questo ritrarsi dalla lotta e da ogni tipo di trattativa anche alla luce del sole (vale a dire la scelta più o meno meditata di riproporre un Aventino 2.0) sia definitiva o, […]

  

Isoardi e Pro-Vita, l’Italia che non piace

C’è una Italia che non ha diritto di cittadinanza e di parola, che non può mostrarsi nella sua intimità familiare o difendere valori considerati desueti. Due episodi registrati nel giro di pochi giorni ci segnalano questa discrasia che assume toni allucinanti se non proprio ridicoli e che si innerva nelle misere beghe della politica e nel complesso dibattito pubblico. Una Italia che le statistiche non registrano e i risultati elettorali non fotografano in tutta la sua articolata ma specifica identità e consistenza. Una parte non residuale del Paese, infatti, pur non ripudiando questo tempo, si attesta però con orgoglio su […]

  

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