Quei cartelli anti ‘ndrangheta «fuorilegge»

«Riprendersi il territorio» è un’espressione che ho sempre trovato infelice (un po’ come la parola «concreto»). Provo a nobilitarla ragionando su un po’ di notizie. Il 22 luglio, come ogni anno, i soliti noti dell’antimafia calabrese proveranno a riprendersi l’Aspromonte – impresa ardua – con la marcia di Libera in memoria di Lollo Cartisano, il fotografo di Bovalino sequestrato il 22 luglio 1993 di cui non si è mai trovato il corpo. Con i familiari delle vittime innocenti della ’ndrangheta ci saranno don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Rhao e […]

  

Emilia fa rima con ‘ndrina, tramonta il mito del governo rosso

L’operazione anti ‘ndrangheta chiamata AEmilia segna la fine del modello «rosso» di governo che il Pd sogna di esportare a Palazzo Chigi.  Le indagini della Dda di Bologna sulla ‘ndrangheta emiliana hanno toccato storiche roccaforti democrat come la Reggio Emilia guidata fino a poco tempo da dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio, Parma, Piacenza e Modena, su fino a Verona, Mantova e Cremona. Si tratta della ‘ndrangheta guidata dal boss di Cutro Nicolino Grande Aracri, che si arricchiva secondo gli inquirenti grazie a un flusso di denaro che arrivava da una ragnatela di società. Il denaro finiva in tasca al […]

  

Peggio della ‘ndrangheta c’è solo la finta Antimafia

Dio salvi la Calabria dalla ‘ndrangheta e dalla malapolitica. Soprattutto da quella che si ammanta di antimafia, salvo poi scoprire che… Prendete ad esempio l’ex sindaco e simbolo antimafia di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole: al processo di Crotone il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per lei e per il marito con l’accusa di corruzione elettorale, turbativa d’asta e abuso d’ufficio aggravati dalle modalità mafiose. Secondo l’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Crotone la Girasole (candidata con la lista civica Sinistra Arcobaleno) sarebbe stata eletta grazie ai […]

  

Il mea culpa dei preti calabresi sulla ‘ndrangheta

Rosy Bindi fa la furbetta davanti ai vescovi che ammettono che sì, in passato la ‘ndrangheta ha esercitato una qualche sorta di contagio anche dentro la Chiesa. La presidente della commissione Antimafia – che tra qualche giorno si esibirà anche sul caso di Roma, a rischio scioglimento per Mafia Capitale –  ha fatto un favore al Pd e ha evitato l’audizione in commissione dell’assessore regionale Antonino De Gaetano (finito nei guai per i suoi presunti rapporti con i boss del quartiere Archi). I Cinque stelle calabresi  che fanno parte dell’Antimafia, il senatore Luigi Gaetti e il deputato Riccardo Nuti, sostengono […]

  

Per stanare la ‘ndrangheta basta seguire i soldi

Follow the money, segui i soldi. E così  il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha scoperto un giro di trafficanti di cocaina composto da colletti bianchi, manager, funzionari di banca e diplomatici. Il meccanismo era semplice: fiumi di denaro ricavato in pochimesi dallo spaccio di cocacina sulla piazza romana arrivata via mare in container destinati ai porti di Gioia Tauro, della Germania, del Belgio e dell’Olanda finiva a Lugano (gli inquirenti hanno rintracciato 1,4 milioni di euro) grazie alla complicità di alcuni diplomatici congolesi, passava dalle mani di narcotrafficanti’ndranghetisti a quelle di un manager incaricato di trasformare […]

  

Quel filo nero che vuol dire ‘ndrangheta Capitale

C’è un filo rosso che lega i protagonisti di Mafia Capitale alle vicende che hanno portato all’arresto di Marcello Dell’Utri e Claudio Scajola? Ne è convinto il parlamentare Pd Davide Mattiello, componente della commissione Antimafia guidata da Rosy Bindi. Scrive il deputato democrat: «Dalle ultime evidenze di Mafia Capitale arrivano conferme all’ipotesi di un’unica grande rete di relazioni dedite al crimine». In effetti a leggere gli stralci del rapporto del Ros, emergono strani intrecci e rapporti tra Massimo Carminati, Gennaro Mokbel e i fratelli Dell’Utri. Mattiello chiede con forza che l’inchiesta romana e quella reggina che vede alla sbarra l’ex […]

  

Le mire leghiste su Platì fanno arrossire il Pd calabrese

C’è anche tanta ‘ndrangheta (e non poteva andare diversamente) nel secondo filone di Mafia Capitale (a proposito: cosa aspettano a sciogliere il Comune di Roma? Mah) che ha portato a 44 arresti. Si parla di Gianni Alemanno, che secondo le indagini si sarebbe rivolto a Salvatore Buzzi, capo della coop «29 Giugno», dominus dell’organizzazione insieme all’ex Nar Massimo Carminati, per avere qualche voto alle Europee del 2014. Si sa che Buzzi avrebbe richiesto a Giovanni Campenì del clan Mancuso di Limbadi qualche voto. Ha ragione l’ex sindaco di Roma a dire che – al netto della richiesta alla ‘ndrangheta fatta […]

  

L’Antimafia si sveglia e se la prende con il Viminale

Mentre l’Antimafia si diverte a scrivere liste di proscrizione tardive (da che pulpito, poi…) la lotta alla ‘ndrangheta si fa sempre più difficile. E i boss se la ridono. Prendete il caso di Giulio Lampada, il presunto boss di ‘ndrangheta condannato a 14 anni per associazione mafiosa. Dico presunto perché, stando a quello che una volta mi disse un pentito, «i veri boss sono quelli che hanno una pistola in mano e la sanno usare». Lampada non è un boss, e lo dimostra il fatto che i suoi legali siano riusciti a ottenere per il loro assistito gli arresti domiciliari. […]

  

Quei palloni gonfiati coi soldi della ‘ndrangheta

La vera novità dell’inchiesta che coinvolge il calcioscommesse è che alcuni sono indagati per associazione mafiosa, un’ipotesi investigativa molto “forte” che, se confermata, potrebbe trasformarsi in condanne pesantissime a processo. A indagare è Catanzaro, una Procura esperta di cose mafiose, e difficilmente a quelle latitudini l’impianto accusatorio può essere oggetto di capovolgimenti o stravolgimenti clamorosi. È un cambio di passo che forse qualche osservatore tenderà erroneamente a sottovalutare ma che mostrerà pienamente i suoi frutti amari in tutta la loro crudezza solo più avanti. Al centro della ragnatela di contatti tra giocatori, faccendieri e dirigenti sportivi ci sarebbe anche Pietro […]

  

Vacche sacre, fratelli coltelli e giudici suicidi

Per la ‘ndrangheta le vacche sono sacre, i fratelli un po’ meno. Facciamo un po’ d’ordine. In Calabria si discute dell’ordinanza con cui il prefetto di Reggio Calabria ha deciso l’abbattimento delle cosiddette «vacche sacre», vale a dire di quei capi di bestiame di proprietà della ’ndrangheta che vagano per le strade e che mettono a rischio l’incolumità di chi viaggia in macchina nei territori preaspromontani e che sono ritenuti «intoccabili» per il timore di ritorsioni. Qualcuno sostiene che questa decisione «sia un ulteriore segnale che lo Stato mette in campo per far sentire la sua presenza in aree storicamente […]

  

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