In un articolo sul Corriere della Sera del 16 Agosto, Federico Rampini chiede scusa per aver sbagliato, a caldo due anni fa, la sintesi sulle responsabilità del sabotaggio del gasdotto Nord Stream: «La mia analisi del 28 Settembre 2022 iniziava bene, applicando il principio del “cui prodest” (a chi giova) segnalavo che la pista più verosimile era quella ucraina (…) Tuttavia, nel prosieguo della mia analisi (…) davo spazio anche ad altre teorie, aggiungevo possibili piste russe, che venivano accreditate da molte fonti occidentali». Sono andato a rileggere l’articolo del 2022, e mi sono accorto che lo stimato giornalista aveva […]