Dai giganti dell’economia e dello spettacolo alla Formula 1, tutto il “bel mondo” si mette “in ginocchio”, in senso figurato ma talvolta anche letterale, per Black Lives Matter, il movimento di protesta nato in seguito alla morte dell’afroamericano George Floyd, assassinato da un agente di polizia a Minneapolis. Movimento che ha portato, in tutto il pianeta ma precipuamente negli Stati Uniti d’America, a violente proteste accompagnate, addirittura, dalla vandalizzazione quando non dalla rimozione di statue di personalità ritenute, a vario titolo, “razziste”: da Cristoforo Colombo al presidente USA Andrew Jackson, da Winston Churchill all’italianissimo Indro Montanelli, in un crescendo di furia […]