Gli immigrati a scuola di ‘Resistenza’
Il progetto, presentato lo scorso 7 del mese, ha preso avvio nella giornata di ieri, 19 ottobre. Il Risorgimento, il rinascimento? Ma no…i fasti dell’Impero Romano, le due guerre mondiali? Figuriamoci! La Resistenza, sì, la lotta partigiana – accuratamente ripulita dagli accadimenti brutali della Guerra Civile – e magari anche l’antifascismo come derivato, come unico valore nazionale e democratico. Per queste vie deve passare la storia d’Italia da tramandare ai migranti freschi di arrivo nel nostro Paese. È questo quello che ha pensato il Movimento Shalom – una Onlus fondata da Don Andrea Pio Cristiani nel 1974, attiva in Toscana – che ha deciso di mettere in piedi un vero e proprio corso, rivolto ai giovani migranti accolti dagli enti promotori sul territorio, dedicato alla “formazione della cittadinanza globale”. Un percorso di studi strutturato, della durata di tre mesi, che si articola in un corso di formazione, laboratori comuni e volontariato. E poi il colpo di teatro. Tra gli obiettivi del corso, oltre alla conoscenza generale del paese ospitante e l’acquisizione delle nozioni fondamentali di educazione civica, l’insegnamento della “storia della resistenza italiana e del ruolo dei giovani per conquistare la libertà e la democrazia”. Responsabilizzare, rendere consapevoli i giovani migranti e magari formare i ‘partigiani 2.0’ istillando i valori della Resistenza affinché essi possano conquistare la libertà e la democrazia, nel nostro Paese. Cala nuovamente il sipario del buon senso ed ancora una volta, si ripercuote l’unica idea possibile nel nostro Paese, quella secondo cui il concetto di libertà, di democrazia, nelle forme moderne, di emancipazione e maturazione nazionale, del nostro popolo, sia legato quasi esclusivamente alla Resistenza italiana ed a quasi nessun’altro accadimento storico e culturale che ha segnato la storia della nostra terra, della nostra gente. La liberazione dal nazifascismo è il maggior esempio patrio, secondo qualcuno, in barba ai ragazzi del ’99, così piccoli, sacrificio sull’altare della Patria per la libertà d’Italia, o alle Cinque giornate di Milano, solo per citare un “paio” di esempi.