Il PD ‘occupa’ l’università di Udine: si fa ‘festa’…
Tra prosecchi e proseliti, prosegue il rapporto d’amore tra gli atenei e le sinistre, e non per un feeling culturale innato. Dopo la pletora di ex terroristi rossi improvvisatisi docenti, maestri e ospiti d’onore, riappare quella sottile linea rossa che collega la sinistra, le università e gli anni ’70, oggi però con stile e cravatta, più borghese e mondana: la cara e buona occupazione diventa festa dell’uni(versi)tà istituzionale.
Tutto comincia qualche giorno fa. Il rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, invita studenti e docenti alla festa del Pd dedicata all’università, organizzata per la giornata di oggi e per quella di domani, 23 e 24 ottobre, proprio nei locali dell’ateneo. De Toni, invia questa mail agli studenti: “Carissime/i, desidero informarvi che venerdì 23 e sabato 24 ottobre 2015 presso Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann il Partito Democratico organizza un evento nazionale sul tema in oggetto”. La mail del rettore prosegue snocciolando i numerosi partecipanti, tra cui figura niente popò di meno che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e il Presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani. Saranno presenti, inoltre “molti Rettori, professori, deputati, senatori ecc.” – testuale -, un’effige di Palmiro Togliatti, il cuoco della Nazionale di Calcio, ricchi premi e cotillons.
Tutto è pronto. Come si evince dalle foto, scattate oggi pomeriggio, lo stand ed i badges firmati PD non mancano, le copie de “L’Unità” sono sul tavolo, tutto perfetto. C’è persino la Polizia di Stato in tenuta antisommossa all’esterno della manifestazione. Tutto dal gusto molto retrò; ma c’è solo un problema. Il regolamento interno dell’Università di Udine vieta tutto questo. “Il disciplinare per la concessione di spazi dell’Ateneo è severissimo! – come riporta il blog udinese leonarduzzi.eu – non concede deroghe. Tuttavia, paisà, le cose nel caso del partito della presidente della regione si possono sempre accomodare. Il regolamento parla chiaro, ecco la parte che interessa. Come si legge in fondo, “gli spazi non vengono concessi per iniziative di carattere politiche o simili” – e prosegue in un’altra nota – “Le immagini mostrano lo spiegamento di forze antisommossa in via Gemona angolo via T. Deciani, l’atrio del palazzo di Toppo Wassermann, l’aula magna dove si svolgeranno i convegni. Dalle ore 14 e fino alle ore 19 di stasera, venerdì, via Gemona a Udine resta chiusa al traffico locale, il questore, senza preavviso, fa chiudere la via. Anche gli autobus sono costretti a deviare il percorso. Il PD della terzomondista Serracchiani ha fatto arrivare anche il nucleo antisommossa da Padova. Cose mai viste. Ai cittadini e ai residenti è stato impedito l’accesso. Chi doveva andare al lavoro è stato costretto a fare un giro ciclopico”
Tana!
Una manifestazione regolare, autorizzata e senza nessun elemento che possa connotarla come politica, di sinistra, che so, del PD, come no…!
Vista la situazione, il deputato Walter Rizzetto, del gruppo ‘Alternativa Libera’, ha presentato un’interrogazione parlamentare, mentre montano le proteste di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia che hanno accompagnato quella fisica dei friulanisti presenti all’esterno del palazzo con le loro bandiere.