Ricostruire il campanile mentre il mondo si autodistrugge
L’Italia è così. E’ semplice. Ruvida e aggraziata, come le colline del “Centro”, che nessuno cita mai quasi fosse la naturale transizione dal Nord al Sud, quasi non vi fosse vita, ne’ storia. C’è voluto un disastro terribile per ricordarsene, per andare oltre Roma. Ne sono crollati di campanili. Mattone dopo mattone, di pievi di campagna ne sono venute giù. Piccoli simboli dell’unità e della coesione di una comunità di un paesino umbro. L’unica patente di esistenza nel tempo. Del resto, dove non arriva la complessità e la dinamicità estrema dei maggiori sistemi, dove non c’è affanno e l’aggressione dei tempi […]