L’onda turca. Il “grande gioco” geopolitico di Erdogan
«Non perdete mai di vista Cipro, perché per noi quell’isola è importante». Con queste parole negli anni Trenta del ‘900 Mustafa Kemal Ataturk indicava ai suoi soldati la direttrice di marcia della nuova Turchia laica e repubblicana. Per il Gazì il destino della Nazione era nel mare, anzi nei mari che oggi la circondano — Mediterraneo e Mar Nero — e in quelli che lambivano — Caspio, Mar Rosso, Golfo Persico, Oceano Indiano — il defunto impero ottomano. Apparentemente un paradosso per il leader che aveva spostato la capitale dal Bosforo all’arido centro dell’Anatolia preferendo alla cosmopolita (e balneare) Istanbul […]