L’onda turca. Il “grande gioco” geopolitico di Erdogan

«Non perdete mai di vista Cipro, perché per noi quell’isola è importante». Con queste parole negli anni Trenta del ‘900 Mustafa Kemal Ataturk indicava ai suoi soldati la direttrice di marcia della nuova Turchia laica e repubblicana. Per il Gazì il destino della Nazione era nel mare, anzi nei mari che oggi la circondano — Mediterraneo e Mar Nero — e in quelli che lambivano — Caspio, Mar Rosso, Golfo Persico, Oceano Indiano — il defunto impero ottomano. Apparentemente un paradosso per il leader che aveva spostato la capitale dal Bosforo all’arido centro dell’Anatolia preferendo alla cosmopolita (e balneare) Istanbul […]

  

Le forze armate e la politica italiana. Il dialogo (quasi) impossibile

Il 10 aprile 1855 Camillo Benso di Cavour — da primo ministro del regno di Sardegna che avrebbe presto allargato e ribattezzato Italia — affrontò il riottoso Parlamento subalpino per ottenere il benestare per l’intervento nella lontana guerra di Crimea. Una spedizione, nei limiti delle effettive possibilità castrensi, per nulla simbolica. Diciottomila uomini al fianco dell’armata franco-anglo-ottomana. Un azzardo che poco convinceva i molto provinciali deputati ma che ai lucidi occhi del grande conte rappresentava la cedola per poter accedere, anche da junior partner, al grande gioco mediterraneo ed europeo. Come è noto la scommessa riuscì e da allora il […]

  

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