Morire in mare, sul mare, sotto il mare. Morire cercando di sfondare una rete di ferro per aprire un varco e assaltare un porto impenetrabile. Con lucida determinazione, senza rimpianti, senza tentennamenti, in una missione impossibile, praticamente senza ritorno. Non è un film, non è un artifizio letterario. È successo davvero. Il 25 luglio 1941, nelle acque di Malta, un pugno di coraggiosi “osarono l’inosabile”. Alla loro testa l’elbano Teseo Tesei, un personaggio straordinario, leonardesco. Piccolo ricordo privato. Tesei era uno dei miti di mio padre, veterano della “Seconda” nella Regia e amico di Spartaco Schergat, uno dei violatori di […]