Isola di Negros, nelle Filippine,  alla scoperta della canna da zucchero

Di Camilla Rocca

 

 

La chiamano con affetto “Sugarlandia, un luogo magico dove tutto ciò che accade non è esattamente quello che sembra”. Il motivo di questo soprannome dato all’isola non è difficile da intuire: dotata di un terreno ideale per la coltivazione della canna da zucchero, Negros garantisce da sola più della metà della produzione di zucchero dell’intero arcipelago filippino, oltre a dare lavoro alla maggior parte degli abitanti dell’isola tramite la coltivazione e la raccolta di canna da zucchero. Un vero paradiso terrestre, circondato da acque cristalline che pullulano di vita marina e di incantevoli barriere coralline e ricco di colori sgargianti grazie alla giungla selvaggia sita nell’entroterra, ricca di animali e di piante, nonché di un imponente e affascinante vulcano attivo – dal quale, peraltro, dipende in larga parte la fecondità del terreno, così adatto alla crescita della canna da zucchero.

 

 

 

 

Qui potrete vedere alcune delle specie più a rischio estinzione del mondo, come la colomba di Luzon, il maiale filippino, il cervo maculato delle Visayas, il Bucero delle Visayas e il Bucero di Walden.

Oltre alla produzione e lavorazione suggestiva del rum Don Papa, importato in tutto il mondo, visitando anche una delle organizzazioni ambientali più importanti dell’isola, la Talarak Foundation, che focalizza il proprio operato sulla protezione e ripopolamento delle specie in pericolo endemiche di Negros e la Philippine Reef and Rainforest Conservation Foundation, che guida i programmi di conservazione e sostenibilità sull’Isola di Negros e in molti altri luoghi delle Filippine. E nel cuore di quest’isola Don Papa Rum si ispira ad un eroe mistico, Papa Isio, che è stato una delle figure della Rivoluzione filippina del XIX secolo. Inizialmente coltivatore di canna da zucchero, Papa Isio ha giocato un ruolo cruciale nel liberare l’Isola di Negros dalla dominazione spagnola grazie al suo coraggio. Dotata di un terreno ideale per la coltivazione della canna da zucchero, Negros garantisce da sola più della metà della produzione di zucchero dell’intero arcipelago filippino, oltre a dare lavoro alla maggior parte degli abitanti dell’isola tramite la coltivazione e la raccolta di canna da zucchero.

 

 

 

 

E con questi presupposti si è svolto un concorso creativo con gli studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, per immaginare una nuova bottiglia che portasse direttamente nelle Filippine, insieme a un sorso del suo rum. Il podio è stato annunciato da Gabriele Rondani, PR & Marketing Director di “Rinaldi 1957”, società bolognese che rappresenta in Italia il brand. Al primo posto si è classificato il progetto “Sugarlandia Life Circle, di Gloria Ricciardi”, premiato per la coerenza al brief, per la circolarità dell’opera che si ispira al concetto di ecosistema, in cui ogni elemento ha un ruolo fondamentale per la sopravvivenza degli altri, compreso il vulcano Kanlaon al centro e per la corrispondenza con le linee estetiche usate dal brand. Un modo creativo per coinvolgere nuovi talenti nello sviluppo di progetti concreti, per un vero approccio al mondo del lavoro.

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