Il fascino visionario degli Emirati Arabi

 

Dubai, dove tutto è possibile

 

Di Camilla Golzi Saporiti

 

 

 

 

Il viaggio nel futuro dura sei ore. Decolla in Italia e atterra a Dubai. Strade a mille corsie costeggiate da grattacieli avveniristici accolgono nella città che sembra nata per stupire. O, meglio, ri-nata per stupire. Perché fino agli anni Cinquanta la “locusta” Dubai (questo il significato in arabo) non era che un villaggio di pescatori schiacciati tra deserto e Golfo Persico.

Con la scoperta del petrolio negli anni Sessanta e il boom degli anni Settanta, la fisionomia del luogo cambia radicalmente.

Dubai costruisce strade, infrastrutture, edifici, moschee e aeroporto. Si allarga e si alza alla velocità della luce. Al punto da stupire il mondo intero, che mai avrebbe immaginato che questo scampolo di penisola araba sarebbe divenuto il più riuscito incontro fra Oriente e Occidente, nel nome, senza dubbio, del business, ma anche della tecnologia, dell’innovazione e, sì, della bella vita.

 

LA CITTA’ DEI RECORD E DELLA BELLA VITA

 

Inarrestabile e visionaria, la metropoli emiratina diventa un’oasi di possibilità e vacanza.

Ben oltre lo stop over di pochi giorni, esaudisce ogni desiderio, senza regalarne nessuno. I costi sono alti, ma i resort sono esclusivi, gli indirizzi glamour, i divertimenti di ogni tipo e i servizi al top.

Non bastasse, Dubai colleziona record. L’ultimo ad aver ottenuto il Guinness World Record è il corrimano in braille più lungo del mondo: misura 319 metri e sposa il concetto di integrazione e disabilità. Si trova nel Dubai Frame, la mega cornice da cui si ha un panorama suggestivo sulla città vecchia e su quella nuova. Il più noto primato, invece, spetta al Burj Khalifa che, con i suoi 828 metri, è la torre più alta del mondo. Inizialmente doveva essere alta “solo” 560 metri, ma il rischio di essere messo all’ombra da progetti in arrivo non poteva essere sopportato dalla città degli eccessi. E così il progetto puntò il cielo, letteralmente.

Non per altezza, ma per vastità, domina le hit globali il Dubai Mall, lo shopping center più grande del pianeta: 1.124.000 mq per oltre mille negozi e attrazioni acchiappa turisti. Come un acquario con 33mila animali, uno zoo acquatico e una pista da pattinaggio.

Questo regno dei balocchi si trova a downtown, a pochi passi dal Burj Khalifa, alla cui base ogni sera va in scena lo spettacolo delle fontane. Non importa se è fatto su misura del turista, luci, musiche e atmosfera valgono lo show.

 

ARCHITETTURE VISIONARIE E INDIRIZZI GLAMOUR

 

 

 

 

 

Sempre a downtown ci sono alcuni indirizzi da non farsi sfuggire. Tra questi il ME Dubai, unico albergo al mondo progettato da Zaha Hadid (www.melia.com/it/hotels/emirati-arabi-uniti/dubai/me-dubai).

 

 

Se l’esterno lascia a bocca aperta per il design, l’interno fa altrettanto per servizio e modernità, oltre che per la vista sul Burj Khalifa. Diverso lo stupore che suscita Zuma Restaurant, ristorante giapponese di livello insuperabile dall’atmosfera un po’ zen e un po’ glamour (https://zumarestaurant.com/locations/dubai/). E sempre di stupore si parla al Museo del Futuro

 

 

(https://www.visitdubai.com/it/places-to-visit/museum-of-the-future). Inaugurato poco più di un anno fa, è già stato riconosciuto dal National Geographic come uno dei 14 musei più belli del mondo. Il merito va alla forma toroidale asimmetrica in acciaio e vetro, espressione della visione del futuro di Dubai. E la proiezione al domani, unitamente alla sensazione che a Dubai tutto sia possibile, si ha al The View at The Palm (www.palmtowertickets.com). La terrazza panoramica, sospesa a 240 metri d’altezza, offre una vista a 360 gradi su Palm Jumeirah, oltre che a una veduta sulle scintillanti acque del Golfo Persico e sullo skyline metropolitano.

 

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.visitdubai.com/en