A Trieste La Mostra Histri in Istri:
L’antica civiltà dell’Adriatico settentrionale

 

 Perfetta per i turisti culturali  che si muovono spinti dall’interesse per la scoperta, la conoscenza e l’approfondimento di un territorio, Histri in Istria in corso a Trieste al Museo Civico d’Antichità Winckelmann ci racconta di un popolo poco conosciuto che ha avuto un ruolo importante nelle correnti culturali di tutto il Bacino adriatico

 

Di Michela de Faveri

 

 

 

Trieste è sempre in grado di creare stupore a chi la visiti. Per la sua affascinante architettura da capitale mitteleuropea, per i suoi panorami divisi tra il blu dell’Adriatico e le alture avvolgenti del carso, per le atmosfere che si respirano passeggiando tra le sue vie colme di storia ma soprattutto per la raffinata offerta culturale che fa di questa meravigliosa città di confine una meta preziosa e sorprendente.

 

La Mostra “Histri in Istria” in corso al prestigioso Museo di Antichità “J.J. Winckelmann” è una di queste. Un piccolo gioiello composto da 240 reperti archeologici esposti per la prima volta in Italia e che ci permettono di alzare il velo della storia sul popolo che ha dato il nome alla penisola istriana e che l’ha abitata fino al 177 A.C.

 

Realizzata dalla Comunità Croata di Trieste/Hrvatska Zajednica u Trstu insieme al Museo Archeologico dell’Istria/Arheološki Muzej Istre u Puli, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e curata da Martina Blečić Kavur, Università del Litorale Koper/Capodistria, la Mostra vuole diffondere la conoscenza dell’antico popolo di origini indoeuropee che ha abitato la penisola istriana durante l’età del bronzo.

I reperti presentati provengono da anni di scavo nelle ricche necropoli e tombe degli Istri, soprattutto quelle di Nasazio, che era la capitrale di questo fiero popolo, ma anche quelle di Pizzughi e del Castello di Leme.

 

 

Ci parlano dei riti pacati e rassicuranti della quotidianità ma anche della loro visione dell’aldilà e della morte. Tra i reperti più significativi, quelli provenienti dalla Tomba esplorata nel 1981, nel tempio romano B a Nesazio e che ha restituito la dimensione della vita attraverso gli oggetti che accompagnano ed esorcizzano la morte.
Desta davvero stupore La nave degli Istri  (1200 a.C.), che rappresenta uno dei più antichi esemplari di imbarcazione del Mediterraneo. Rinvenuta a due metri di profondità nel mare di  Zambrattia, un villaggio del comune di Umago nell’Istria del nord, lunga circa 10 metri l’imbarcazione è costruita senza chiodi e le sue tavole di legno sono assemblate soltanto con cordame,  è uno dei pochi esempi esistenti della tecnica di costruzione utilizzata in un’epoca così antica.
E poi ancora una rappresentativa collezione di situle: vasi di bronzo con decorazioni floreali o raffiguranti momenti di vita quotidiana, come la caccia o le battaglie navali. Un’arte, quella della situla, di cui si trovano testimonianze non solo in Istria ma anche in Slovenia e nel nord Italia, tra i Veneti e le popolazioni alpine, e in Europa centrale.

 

 

 

L’indagine sulle antiche civiltà di una regione rivela la sua identità unica, scaturita dalla preservazione dei legami con il passato, la storia e la cultura e dalla trasmissione di questi elementi attraverso le generazioni. Questo patrimonio ancestrale, custodito dalle persone del luogo, conferisce una dimensione distintiva e identitaria del territorio. In questo contesto l’archeologia emerge come una disciplina imprescindibile , che esplora e interpreta le testimonianze dell’antichità per illuminare il nostro presente.

 

 

L’archeologia, nel suo impegno continuo di scoperta e analisi sul patrimonio storico, culturale e artistico, contribuisce alla formazione dell’identità di una regione e delle sue comunità. E’ questo il ruolo centrale che la Mostra “Histri in Istria”   si propone di svolgere: raccontare il profondo impatto storico del popolo degli Histri sull’Adriatico settentrionale, non solo l’Istria quindi ma territori più vasti che comprendevano anche l’attuale Friuli Venezia Giulia.

 

Histri In Istria
Trieste – Museo di Antichità “J.J. Winckelmann
Piazza della Cattedrale, 1

Da martedi a domenica 10:00 – 17:00
fino al 7 aprile 2024

Sito web: https://museoantichitawinckelmann.it/

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