Bruxelles “viaggio ad arte”. Altissimo valore artistico alla 70° edizione di Brafa, si celebra anche il centenario dall’affermazione dell’Art Dèco.
Bruxelles “viaggio ad arte”. Altissimo valore artistico alla 70° edizione
di Brafa, si celebra anche il centenario dall’affermazione dell’Art Dèco
Di Cristina Taccani
Alexander Calder (Lawnton 1898-1976 New York) Senza titolo, 1968 Guazzo e inchiostro su carta 50 x 66 cm
Vale il viaggio. E soprattutto in questo periodo, quando Bruxelles brilla ancor più, grazie al potere attrattivo dell’arte, quella che abbraccia tutte le correnti, gli stili, gli strumenti veicolanti e accoglie in visita migliaia di viaggiatori, operatori di settore e appassionati provenienti da tutto il mondo. Ebbene sì, a breve e precisamente dal 26 gennaio al 2 febbraio 2025 negli spazi di Brussels Expo, sull’altopiano dell’Heysel, a nord della capitale, si apriranno nuovamente le porte di Brafa Art Fair, la fiera che ha saputo nel corso di questi 70 anni, brillare di luce propria, grazie ad un’organizzazione fuori dall’ordinario, ovvero curata in prima persona dagli stessi galleristi per rendere speciale e unica la kermesse eclettica per eccellenza. Di questo bisogna prendere atto, che Brafa ha un grande potere attrattivo, diverso da qualsiasi altra mostra o fiera, oltre ad offrire un’opportunità per una città, la capitale belga, che per errore viene scelta solo per esclusione, più spesso solo dopo aver visitato le altre e che ama svelarsi a ritmo lento, rivelando i propri gioielli a coloro che riescono ad apprezzarne il vero valore. La cosa sorprendente è che questa preziosità nasce dal filo conduttore, la capitale dei musei e del “viaggio ad arte”, seduce profondamente, facile lasciarsi ammaliare dal carismatico Sablon, epicentro del labirinto dal quale si snodano i percorsi dove trovano sede alcune delle 130 gallerie ammesse al Brafa 2025, provenienti da 15 Paesi, specializzate in una ventina di forme d’espressione, arte africana, arte antica e contemporanea, pittura, oggetti d’arte, archeologia e numismatica, libri, gioielli, fumetti ecc. Bruxelles e arte, un connubio che stimola non solo curiosità, ma invita al ragionamento e al dibattito culturale attraverso talks, incontri e approfondimenti che seguono la fiera internazionale che vede quest’anno la svolta ancora più indirizzata al coinvolgimento di professionisti di musei e gallerie di rilievo europeo, fondazioni culturali in linea con il profilo interculturale e innovativo dell’evento.
dettaglio de’ “piaceri e le disgrazie dell’umanità”, rilievo in marmo completato nel Jef Lambeaux completato nel 1898 nel Tempio delle Passioni prima opera pubblica commissionata a Victor Horta
Il calendario rispetta questi valori, come mantenere il carattere eclettico di Brafa e l’apertura alle nuove tendenze, qualità personificate dall’artista scelta come “ospite d’onore” Joana Vasconcelos, l’artista portoghese nota al grande pubblico grazie alla Biennale di Venezia del 2005 e famosa per le sculture monumentali e le installazioni immersive, cariche di messaggi sociali, ironia e temi inerenti alla condizione femminile. L’artista poi, è stata la prima donna a esporre al Castello di Versailles nel 2012, nel 2018 si conferma con una personale al Guggenheim Museum di Bilbao e nel 2023 ha avuto l’onore di esporre alle Gallerie degli Uffizi e a Palazzo Pitti a Firenze accanto a grandi maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Caravaggio. Per gli appassionati dell’estro Di Joana Vasconcelos da segnalare anche l’esposizione di alcune sue opere presso la Galerie La Patinoire Royale Bach, da visitare anche per la bellezza degli spazi, è la prima pista di pattinaggio a rotelle dell’800. Il dialogo con il contemporaneo e l’equilibrio tra le varie specialità, arte antica e classica in primis, sono il focus e uno degli obiettivi primari di Klaas Muller, il nuovo Presidente di Brafa, che sottolinea il compito di incentivare le collaborazioni con i musei e istituzioni internazionali, al fine di mantenere l’eccellenza e la visione che BRAFA incarna, quale evento di riferimento internazionale per gli appassionati d’arte e non solo.
In questa direzione svolge un ruolo fondamentale la nuova collaborazione con il Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA), impegnato a preservare e promuovere il patrimonio belga a livello internazionale, conta infatti una preziosa collezione di oltre 27.000 opere e 27 fondi archivistici, che ha affidato a quasi 100 musei e istituzioni presenti in tutto il Belgio. Il coinvolgimento dell’istituto per Brafa 2025, esprime il valore aggiunto di rendere visibile una selezione di opere della propria collezione al fine di poterne apprezzare la missione, ovvero proteggere il patrimonio belga per le generazioni future.
Le Gallerie italiane al BRAFA 2025
Saranno 130 le gallerie provenienti da 15 Paesi che prenderanno parte a BRAFA 2025, tra queste una dozzina esporranno per la prima volta, mentre raggiungono quota dodici le gallerie italiane presenti. New entry, portavoce dell’arte italiana la Galleria Valerio Turchi di Roma, specializzata in arte e archeologia greco-romana, che porta Diana Venatrix, una scultura romana del II sec. d.c. e Testa di Venere periodo tardo ellenistico-inizio romano e un torso di Mercurio in marmo risalente al I-II secolo d.C., seconda partecipazione per Mearini Fine Art di Perugia, espone un frammento raffigurante un chierico metà del XIII sec, Romigioli di Legnano(MI), tra le opere, un ritratto di Leonora Alvarez de Toledo, come Giuditta, moglie di Pietro de Medici , realizzato tra il 1572 e il 1576 da Michele di Rodolfo del Ghirlandaio e la fiorentina Dei Bardi Art (con sede a Bruxelles) si segnala un prezioso arazzo fiammingo del Cinquecento in lana e seta, che raffigura il martirio di Santa Barbara. Conferma la decima partecipazione Robertaebasta Gallerie Milano e Londra, conosciuta per l’ampia scelta di design del novecento, espone una lampada da tavolo caleidoscopo del 1970 firmata da Gabriella Crespi e Moustique un olio su tela di Bernard Buffet del 1952, mentre tra i gioielli antichi e vintage di Barbara Bassi di Cremona, un bracciale-scultura di Arman che riproduce la figura di diversi strumenti musicali in oro bianco e diamanti, nonché un anello esagonale in oro bianco e giallo di Pol Bury. Tratta arte dal secondo dopo guerra ad oggi Cortesi Gallery con dipinti e quadri materici, al pubblico offre Concetto spaziale, Attese del 1959 di Lucio Fontana e riconfermano la presenza Federico e Francesco Bulgarini di Ars Antiqua, proponendo un Golfo di Napoli di Tommaso Ruiz 1710-1750 e due vedute veneziane di Carlo Grubacs. L’artista montenegrino, veneziano d’adozione, per tutta la sua carriera ha seguito le orme di Canaletto e Guardi, continuando la grande tradizione del vedutismo del XVIII secolo. Ritorna anche Gioielleria Nardi di Venezia che interpreta con un ciondolo in oro tempestato di zaffiri gialli e diamanti i simboli della città lagunare. Torna al Brafa anche Dalton Somaré la galleria specializzata in Arte Africana, fondata da Tomaso e Gerolamo Vigorelli a Milano, che hanno selezionato una maschera facciale Dan-Mano, della Costa d’Avorio. Due le gallerie italiane con sede all’estero: Repetto Gallery di Lugano che promuove i protagonisti dell’arte povera e concettuale, metterà in mostra una veduta del Palazzo Ducale di Venezia dipinta nel 1955 da Giorgio de Chirico e un apostolo di Jusepe Ribera è invece tra le opere esposte da Giammarco Cappuzzo (Londra) specializzato in pittura europea (secoli XVII-XIX) con particolare attenzione agli Impressionisti francesi. Tra i nuovi partecipanti nell’edizione anche la galleria Colnaghi che presenta capolavori dell’Arte Italiana, pur non avendo sede in Italia.
Le opere imperdibili a BRAFA 2025
Nello stand della galleria Artimo Fine Arts, i bibliofili potranno ammirare, un raro “Album amicorum” con custodia originale in pelle e istruzioni per l’uso, considerato un capolavoro dell’arte degli automi. Il meccanismo, tra i più complessi realizzati nel XIX secolo, utilizza un intricato sistema di domanda e risposta, dove piccoli pannelli smaltati con domande scritte vengono inseriti in una fessura, attivando una scena animata. Ha fatto parte della collezione del Dr. Maurice Sandoz ed è stato usato come libro degli ospiti nella sua villa in Svizzera. Chi vorrà accaparrarselo dovrà sborsare tra 1,5 e 2 milioni di Euro. La proposta quest’anno include altri capolavori di rara bellezza. La Stern Pissarro Gallery espone il dipinto “Venise, palais et gondoliers sur le Grand Canal” di Henri Martin (stimato tra 450.000 e 500.000 euro) “Tasse et bananes” di Pablo Picasso (stimato tra 350.000 e 400.000 euro) Jean-Pierre Cassigneul, La Tarte aux fraises (da 130.000 – 150.000 Euro). Il dipinto su rame “The Amazons fighting at Troy” di Frans Francken I della Galerie Lowet de Wotrenge, con un valore stimato fino a 100.000 euro. Gli appassionati di arte africana troveranno invece presso la Claes Gallery una rara Maschera femminile Songye risalente alla fine del XIX secolo, dal profondo significato antropologico, simboleggia la continuità della vita e la fertilità, in accordo con le tradizioni culturali della società Bwadi, la quotazione raggiunge i 200.000 Euro. Per gli amanti della scultura, la galleria de Potter d’Indoye presenta un Guéridon, attribuito a Pierre-Philippe Thomire, uno dei più celebri bronzieri del periodo neoclassico, un tavolino in bronzo dorato e patinato con piano in marmo a treppiede decorata con figure di grifoni, realizzato intorno al 1790, del valore di circa 115.000 Euro.
Ispirazione Italia
Da Herwin Simons si possono ammirare sia un espressivo Mascherone in marmo d’Istria raffigurante, una testa di leone che tiene un anello in bocca, simbolo di forza, protezione e autorità, un plus per la qualità estetica dell’ingresso o della facciata dell’edificio, che una versione in miniatura del XIX secolo dell’eroica statua di Napoleone nelle vesti di Marte Pacificatore, 1812 in bronzo situata nel cortile della Pinacoteca di Milano. Dalla Galleria Patrick Derom al Brafa 2025
Concetto spaziale, Teatrino, 1964 di Lucio Fontana (Rosario 1899-1969 Comabbio) una Pittura all’acqua su tela, legno laccato102 x 83 cm, anche la New Hope Galery propone Lucio Fontana, con Concetto Spaziale, 1962, Olio su tela, 113 x 100 cm, mentre Desmet Gallery, si trovano Coppia di cavalli barcollanti e al passo, attribuiti a Francesco Fanelli (Italia, 1590-1653) in Bronzo, patina laccata nera, Firenze, secondo quarto del XVII secolo e Testa di dea Marmo Romano, I secolo d.C. H 21 x L 14 x P 15 cm
Galleria Desmet Testa di dea Marmo Romano, I secolo d.C.
Brafa dall’altopiano Heysel celebra anche il centenario dell’Art Déco.
Brafa sull’altopiano Heysel celebra anche il centenario dell’Art Déco. Dal vicino Atonium, simbolo della capitale, costruito in occasione dell’Expo 1958: il gigantesco modello in acciaio, che rappresenta 9 atomi di una molecola di cristallo di ferro ingrandita 165 miliardi di volte che tocca i 102 metri di altezza, il respiro si allarga ad altri quartieri cittadini come Ixelles, Uccle e Woluwe che hanno acquisito sempre più appeal grazie al “fascino contemporaneo, graffiti e design”, unitamente a “storia e cultura”, caratterizzati dagli edifici legati al momento contestuale creativo e dirompente. Non a caso nel centenario dell’affermazione dell’ Art decò, le linee e i confini rigorosi contaminano i luoghi e le diverse forme espressive, caratterizzando un movimento generatore di arredi, architettura e splendidi decori. Come il Palais des Beaux Art progettato da Victor Horta, un’occasione in più di visita anche al Parco del Cinquantenario (dedicato al cinquantesimo dell’indipendenza belga), al Tempio delle Passioni, la prima opera pubblica commissionata a Victor Horta, dove ammirare l’immenso rilievo in marmo di Carrara, rappresentante i piaceri e le disgrazie dell’umanità, completato nel Jef Lambeaux completato nel 1898. Un percorso non consueto raggiunge il Flagey, il palazzo sede dell’Istitute National de Radiodiffusion, un’edificio progettato dall’architetto belga Joseph Diongre, nato per soddisfare le esigenze di isolamento acustico per le registrazioni, ma che ha rivelato nel tempo, la propria espressione incisiva di massima soluzione estetica.
BRAFA ART FAIR
Domenica 26 Gennaio – Domenica 2 Febbraio 2025
Brussels Expo, Pl. de Belgique 1, Bruxelles
Orari: 11-19 (Giovedì fino alle 22)
Ingressi: intero 25 €, under 16 gratuito, 16-26 anni 10 €. Catalogo 20 €.
Info e biglietti: www.brafa.art
L’elenco completo dei partecipanti è disponibile qui: www.brafa.art/en/press-releases Le informazioni sulle opere esposte dai vari espositori sono disponibili sul sito BRAFA: www.brafa.art/en/selected-works
Informazioni sulla destinazione: www.visit.brussels/en