I nuovi Chef dell’Hotel Promessi Sposi di Malgrate
La crociera nei sapori del Lario dell’Hotel Promessi Sposi di Malgrate
Articolo di Matilde Depoli
L’Hotel Promessi Sposi, il più antico albergo della sponda lecchese del Lago di Como, punta sulla qualificazione gastronomica dei suoi due ristoranti a Malgrate, il Lisander fine dining e il Da Giovannino Bistrot, segnalato già dalla prima Guida Michelin nel 1956 e recentemente rinnovato.
Per tenere fede all’obiettivo di dare spazio e luce ai nuovi giovani talenti della sala e dei fornelli impiegati in struttura e consolidare l’amicizia con gli avventori locali nel rispetto della filosofia di accoglienza dell’hotel, il general manager Fabio Dadati e la direttrice artistica Sabrina Frigerio scelgono due Chef in grado di insegnare e ispirare, forgiati dalla carriera internazionale e dalla passione per la cucina italiana tradizionale.
L’amore per il territorio nel piatto nei due ristoranti
L’anima antica dell’Hotel Promessi Sposi viene tradotta nell’attualità attraverso gli elementi del design, che si ispirano alla geologia, alla flora e agli antichi mestieri del Lario, le esperienze organizzate in hotel o in sinergia con diverse realtà alla scoperta del territorio via terra e via acqua, e la cucina. I nuovi Chef Roberto Pirelli alla guida del Lisander e Gaetano Di Palma al Giovannino Bistrot la manifestano con i colori e i sapori della loro creatività e il team di sala la comunica all’ospite con passione.
Il risultato di questo nuovo impulso è una crociera nella tradizione dei sapori lariani: proprio come a bordo di una nave, in Hotel sono molte le occasioni per sperimentare momenti di scoperta enogastronomica. Si parte dalla ricca colazione a buffet con proposte dolci o salate anche alla carta, si prosegue durante il giorno con la piccola cucina ai tavoli del People Cocktail Bar o della terrazza panoramica all’ultimo piano del palazzo, si riserva a pranzo un posto vista lago nel rinnovato Da Giovannino Bistrot , con un menù che parla lecchese, e a cena ci si abbandona ai consigli dello Chef Pirelli al raffinato ristorante Lisander.
Chef Roberto Pirelli guida il ristorante Lisander fine dining
Classe ’74, d’origine salentino-siciliana e dalla lunga carriera all’estero per i maggiori gruppi di resort, alberghi internazionali e la nave Amerigo Vespucci, Chef Pirelli se dovesse rinascere sceglierebbe ancora il suo lavoro. A cominciare dalla gavetta nelle trattorie di Palermo, in cui da lavapiatti iniziò ad allenare il naso inspirando gli odori delle pentole sporche. Ama insegnare e trovare negli occhi degli allievi la stessa curiosità che lo spingeva a estorcere tutti i segreti della cucina ai suoi maestri, per rielaborarli e farli propri.
La sua traccia al Lisander è ascoltare la platea di riferimento e permettere agli ospiti, specialmente ai turisti stranieri, di riconoscere le differenze dei luoghi attraverso i sentori delle varie tradizioni culinarie. “Conoscere l’estero, le culture, le religioni, i profumi indimenticabili, sporca in modo elegante la mia cucina, che paragono a un convito. Ritrovarsi a tavola significa condividere il piacere del cibo e delle parole” afferma Pirelli. Da qui nasce l’omaggio a Lario da condividere tra amici e in famiglia del Lisander di Pirelli, il menù degustazione Territorio, che presenta: Animelle di vitello, salsa bernese al caffè e spinacino, Risotto mantecato al burro d’arachidi, zafferano e bon bon di ossobuco, Guancia di vitello brasata e purè di patate, Torta di rose tiepida con zabaione di marsala.
I piatti di materie prime nobilitate al massimo, ingentilite dalle spezie e corrette in sapidità e acidità dalle erbe, presentano un’estetica pulita, diretta, focalizzata sulla natura degli ingredienti, in armonia con la coerenza architettonica del Promessi Sposi. “Desidero trasmettere un io diretto nel piatto, per presentare agli avventori locali l’attento studio del territorio che sostiene ciò che siamo e ciò in cui crediamo, insieme a Fabio e Sabrina Dadati”.
Da Giovannino Bistrot svela un volto nuovo
Chef Di Palma si specchia nella tradizione del Giovannino Bistrot come il Resegone nel lago. Originario della Costiera amalfitana, con la prima esperienza a Villa Serbelloni si lega a doppio filo con il Lario, che lo richiama alle sue acque dopo gli anni in Costa Crociere e al Ciasa Salares. Preferisce le stelle del cielo a quelle dei premi e si riconosce in un luogo tutto suo dove mettere a beneficio del palato la sua interpretazione semplice e fedele di cucina italiana.
L’obiettivo è imprimere un marchio distintivo al Bistrot, concentrando una forte attenzione sulla ricerca dei produttori locali, tra cui l’azienda agricola De Viscio per i formaggi D.O.P come il Bitto e il Fiorone della Valsassina di Deviscio e Marco d’Oggiono per i salumi, sulla qualità e freschezza delle materie prime stagionali e sui lieviati, ai quali è assegnata una persona di brigata dedicata.
“Grazie alla freschezza dei prodotti di stagione, cambio spesso il menù. I miei piatti contano al massimo tre passaggi, la mia combinazione ideale di semplicità. Guardo al lago per i filetti di pesce persico, cucinato come tradizione vuole “in cagnone”, e il luccio perca con ceci e rosmarino, alle ricette lecchesi delle massaie per gli gnocchi di polenta con ragù di selvaggina e la Miascia, il dolce di pane raffermo a base di tutto quello che c’era in dispensa, e a Milano per la costoletta, braciola di vitello impannata nel burro chiarificato.” racconta Di Palma.
Per quanto riguarda il décor, i recenti lavori di rinnovamento valorizzano la vista sul panorama del campanile della basilica di San Nicolò di Lecco, regalando un panorama di sospesa poesia manzoniana dalle ampie vetrate.
“La riapertura di Da Giovannino Bistrot segna un nuovo capitolo nella nostra storia, fatto di amore per il nostro lavoro e per questo territorio straordinario. Dopo un intervento di rinnovamento, abbiamo voluto restituire ai nostri ospiti un luogo che non è solo un ristorante, ma un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: dalla cucina, che continua a celebrare i sapori autentici del lago, alla vista incantevole che si apre sulle bellezze del ramo orientale del Lago di Como. È un invito a riscoprire il piacere della convivialità in un contesto unico, dove passato e presente si incontrano armoniosamente.” dichiara Fabio Dadati, titolare e General Manager del ristorante Da Giovannino Bistrot, dell’Hotel Promessi Sposi e della Casa sull’Albero.
Crediti fotografici: Mattia Aquila, ufficio stampa Hotel Promessi Sposi
Info:
Da Giovannino Bistrot
Ristorante Lisander