Oroscopo 2013 #4 – Un ottovolante da brivido!!!

Allianz Global Investors invita alla prudenza sul  2013 davanti ai deludenti segnali macroeconomici e ai piani di stimolo monetario varati dalla Federal Reserve americana e dal  Giappone. Misure – notano gli esperti del gruppo tedesco – che «potrebbero essere interpretate come un chiaro segnale che ci aspettano tempi difficili». Senza dubbio davanti agli occhi degli americani c’è l’incubo del fiscal cliff, il burrone fiscale che potrebbe portare a 600 miliardi di dollari di nuove tasse che gelerebbero nuovamente i consumi. «Se il presidente Obama non raggiungerà un nuovo accordo con il Congresso, a inizio anno scatteranno aumenti fiscali e tagli alla spesa per […]

  

Election Day #6 – Il «terno secco» di Obama

Wall & Street vi ha raccontato praticamente tutti i retroscena economici delle presidenziali americane. Ma i numeri non sono solo razionalità. A volte, il caso conta molto più della causalità. Per Barack Obama ha funzionato proprio così. Il presidente americano si è giocato un bel terno secco sulla ruota di Washington e ha vinto. I tre numeri – ci spiega Ubs – sono però quelli decisivi per ottenere un secondo mandato da parte di un presidente uscente. Il tasso di disoccupazione nel mese di settembre deve essere del 5% inferiore rispetto al dicembre precedente. E a settembre 2012 i senza lavoro negli Usa erano […]

  

Election Day #5 – Obama può giocare il jolly del mattone

«La rielezione di Barack Obama rappresenta un sostegno implicito alla politica attuale e rafforzerà sicuramente la Fed a mantenere tassi bassi per tutto il tempo necessario. Inoltre, il risultato delle elezioni rende più probabile una continuità dell’attuale politica, sia con la riconferma di Ben Bernanke nel 2014 che con la nomina di Janet Yellen». Secondo Nicolas Forest, responsabile Rates & Forex Strategy di Dexia Asset Management, «questo status quo monetario costituirà un ulteriore elemento di sostegno per il mercato delle obbligazioni governative statunitensi». Si apre ora una nuova tappa: quella della negoziazione in merito al fiscal cliff con un congresso […]

  

Election Day #4 – Obama balla sul ciglio del burrone

Che ci abbia o meno messo lo zampino anche l’uragano Sandy, Obama è riuscito a guadagnare altri quattro anni alla Casa Bianca malgrado un contesto economico per lo meno difficile. Nessun presidente americano da Roosevelt in poi era riuscito nell’impresa con tassi di disoccupazione così alti, una vera iattura per un Paese come gli Usa che basa la propria economia sui consumi delle famiglie.  Ma che cosa succederà in Borsa, dopo lo scossone di oggi? Con ogni probabilità il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, continuerà a soffiare nel palloncino della ripresa immettendo denaro sul mercato a basso costo (il […]

  

Election Day #3 – Ora il lunedì nero non fa più paura

  In Italia siamo troppo spesso abituati a voltarci indietro per trovare una qualche sorta di indicazione (se non un oracolo che ci indichi la strada giusta per il futuro). Un anniversario, una celebrazione, un ricordo diventano quasi un obbligo anche per avvenimenti che italiani non sono. Nelle scorse settimane molte parole sono state spese per ricordare il venticinquesimo anniversario del Black Monday, ovvero del più grande crollo di Wall Street in una sola seduta (-22,6% in un giorno, -30% considerando anche il venerdì precedente). Negli Stati Uniti l’anniversario è stato abbastanza trascurato, ma vale la pena esaminare che cosa accadde […]

  

Election Day #2 – Obama paga con la carta di credito

Chi guarda a Wall Street scommetta sui grandi gruppi delle infrastrutture, sui manifatturieri e sui finanziari che dovrebbero avvantaggiarsi della permanenza di Obama alla Casa Bianca per altri quattro anni. Prima di vedere un reale rimbalzo del mercato azionario americano, però, bisogna capire quali misure correttive saranno adottate per evitare il fiscall cliff, il burrone fiscale costituito da oltre 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli di spesa in cui rischiano di cadere gli americani da gennaio. A prendere il polso all’economia Usa sono gli analisti del Credit  Suisse che consigliano di puntare su colossi come Caterpillar, John Deere, Visa e Mastercard, per […]

  

Election Day #1 – Il menu della Casa Bianca: inflazione

«Se anche  tutti gli americani fossero tassati al 100% del proprio reddito, gli Usa sarebbero comunque in deficit. Se gli Usa non spendessero più un dollaro per la difesa, le scuole e le infrastrutture, sarebbero comunque in deficit. Semplicemente in quanto pagano gli interessi sul loro debito e l’assistenza sanitaria». Pippa Malgrem, consulente economico-finanziaria della Casa Bianca, ha disegnato così lo scenario a breve termine per gli Stati Uniti.  Indipendentemente dalla vittoria di Obama o di Romney, Washington potrà muovere solo due leve: il default o l’inflazione. Scartata la prima (che consisterebbe nel fallimento della principale economia occidentale), bisogna cominciare ad […]

  

Se vince Mitt, vincono pure le banche Usa

[photopress:Donors_2.jpg,full,pp_image]   Queste cifre sono il segno della forza «virtuale» di Mitt Romney su Barack Obama. Sono i primi cinque «sponsor» del candidato repubblicano e sono tutte grandi banche. Quattro statunitensi (Goldman Sachs, Bank of America, Jp Morgan e Morgan Stanley) e una svizzera (Credit Suisse). Quello che finora ha sorpreso la grande stampa a stelle e strisce è il fatto che Goldman Sachs si sia apertamente schierata a favore di Romney mentre quattro anni fa era il contributor numero uno di Obama, ma da questa storia un osservatore italiano può trarre due auspici: Se vincerà Romney, i titoli bancari […]

  

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