Lilli l’allusionista

Leggendo Wikipedia, che è strumento in parte comprensibile anche a un leghista, sotto Censura si apprende: «Il controllo e la limitazione della comunicazione da parte di un’autorità. Nella maggior parte dei casi si intende che tale controllo sia applicato nell’ambito della comunicazione pubblica, per esempio quella per mezzo della stampa o altri mezzi di comunicazione di massa; ma si può anche riferire al controllo dell’espressione dei singoli». Nel battibecco fra Matteo Salvini e Lilli Gruber dell’altra sera abbiamo registrato una minaccia di censura da parte dell’autorità. Il gerarca leghista? No. La conduttrice democratica. «Fermo lì! Ministro, non mi costringa a toglierle l’audio». Ma […]

  

Un de Bortoli sovranista

Come queste pagine hanno più volte rimarcato – forse ingenerosamente – i “bobo” italiani sono una ghenga di repellenti e pretenziosi inetti. Tuttavia capita di incrociare anche qualche raziocinante gentiluomo. E’ il caso di Paolo Mieli, per esempio, o di Ferruccio de Bortoli, che seguo da anni con interesse e di cui ho letto il recente “I giovani invisibili d’Italia”. Ferruccio – già dal nome, dall’acconciatura, dal raffinato rotacismo e dalla stanghetta degli occhiali portata alla bocca con fare meditabondo – è un bourgeois-bohème autentico, per cui gli va assegnata un’autorevolezza sconosciuta a molti puzzacchiotti colleghi di salotti. Tuttavia fatico […]

  

I quasi pensanti

Prevedibili come l’infiammazione della seconda fase libidica infantile a seguito di una monta inaspettata, sono arrivati i pistolotti degli antileghisti sulla barbarie dilagante. Gad Lerner approda alla teoria del conflitto dal litorale degli sfruttatori e parla di «classi subalterne» con la stessa ripugnanza che un antisemita potrebbe indirizzare a un ebreo con la faccia da beduino. Marco Damilano – sempre in prognosi riservata dopo il 34% della Lega – scrive che con Salvini ha trionfato «un’ideologia feroce». Noi che siamo stati spesso azzannati alla giugulare dalle sue cialtronate in vernacolo assassino, fatichiamo a impressionarci. Poi continua accennando alla Le Pen, […]

  

Regine d’Europa

Nelle ore in cui Le Monde tuona «l’extrême droite arrive en tête en France, en Italie et au Royaume-Uni» e Massimo Franco sul Corriere della Sera chiarisce che «le ambizioni di piegare gli equilibri continentali al verbo nazionalista sembrano ridimensionate, se non evaporate; M5S e Lega, coi loro alleati, non sono destinati a circondare le forze europeiste, ma a esserne accerchiati: con un rischio di isolamento del nostro Paese», due auguste signore sono riuscite a evadere dal gulag del maschilismo populista. Impresa valorosa e ardita, a giudicare dalla durezza delle repressioni virili così tipiche di quegli aridi climi culturali e […]

  

Simpatico come Parenzo

Ho un amico che quando intende sottolineare la spiccata amabilità di un interlocutore… esclama: “sei simpatico come Parenzo!”. Mi rendo conto come la simpatia, fondandosi anche etimologicamente sul sentimento, sia soggettiva. Può essere che persone da me stimate gradevoli suscitino in altri indifferenza, se non una certa qual repulsione. Io stesso, pur essendo un irriducibile allegrone, sarò antipatico a tanti. Ciononostante vi sono individui che stanno – oserei dire – universalmente sui coglioni. David Parenzo ne è viva testimonianza. Stuzzicante come una blatta nella minestra, piacevole come un riccio nelle mutande o come le unghie sulla carta vetrata, il suo […]

  

Confindustriamente

«Roma, 22 mag. (askanews) – “Per le migrazioni la soluzione non è quella, impossibile, di chiudere le frontiere; lo ha detto fra gli applausi all’assemblea generale di Confindustria il presidente dell’associazione degli industriali, Francesco Boccia, in un chiaro riferimento alle politiche del governo gialloverde. “Di un’Europa forte e coesa abbiamo bisogno per gestire le sfide dell’immigrazione” ha detto Boccia ricordando che per la sua conformazione, l’Ue non sarebbe comunque in grado di chiudersi a riccio. “L’Europa ha 68mila chilometri di coste e l’Africa fra 30anni avrà 2,5 miliardi di abitanti. Davvero pensiamo che la soluzione sia chiudere le frontiere? Noi […]

  

Fatti la tua idea

«Un approfondimento sempre libero, indipendente, pluralista», scrive di sé il Corriere della Sera, sponsorizzando l’abbonamento alla propria edizione online (“A soli 3 euro al mese per 6 mesi, abbonati ora!”). Al fine di subornare le simpatie del lettore-consumatore, il Corriere usa l’amo delle imminenti elezioni europee, snodo gordiano delle future umane vicende. Lecito. Tuttavia la modalità è due volte ingannevole, in un viluppo di viscidume propagandistico e pubblicitario che va oltre la promozione di un canone, con una presentazione idonea a manipolare lettori ed elettori. Come sfondo si sceglie, “inattaccabilmente”, la bandiera dell’Europa. Poi però si legge:   Quale Europa […]

  

Cattività buonoide

Siamo ammorbati dalla mistificazione sinistra. Ne discutiamo da che ne discutiamo. Ma fra i riflessi condizionati della cattività buonoide, dell’anti-pensiero ideologico, ve n’è uno in particolare che pare virale. Il campanello pavloviano faceva salivare il cane associando un suono al cibo, perché aveva abituato l’animale a vedersi servito appena dopo lo scampanellìo; quello rothschildiano fa salivare il progressista appena si associa uno straniero a un crimine, un immigrato a uno stupro; ma non di fame, bensì di rabbia. E il comportamento riflesso porterà ineluttabilmente all’atteggiamento di cui avevo già accennato ne “La bertuccia progressista”, sempre uguale a se stessa: «Perché, gli […]

  

Integrazione clandestina, 20 mesi dopo

Nel settembre 2017 affrontai con tono scanzonato un tema inquietante. Rileggere oggi quel pezzo, così facilmente profetico, rende tuttavia sgradevole tale autoimposta leggerezza: la dignità delle vittime non l’ammette; il pericolo che corriamo, così subdolamente stocastico, così vicino al terrorismo per l’agghiacciante casualità che l’accompagna, la rende inopportuna. Se una ragazzina di Bolzano – la civilissima Bolzano, prima per due anni di fila in Italia nella classifica della qualità della vita, città natale di Dietlinde Gruber – viene presa per un braccio mentre torna da scuola alle due del pomeriggio e trascinata nelle frasche per essere brutalizzata da due “uomini di […]

  

Nemesi esibizionista

Mi rendo conto come questa non sia la piattaforma più acconcia per inviare dispacci destinati a giovani donne, ma forse queste parole avranno il destino di un messaggio in bottiglia e un giorno, dopo aver annaspato per anni fra i flutti, arriveranno nelle mani giuste. Vorrei infatti offrire una profezia non richiesta, ma preziosa, a tutte le giulivissime esibizioniste del corpo che animano instancabilmente i social network con i propri capezzoli estroversi, con le natiche appoggiate di sguincio controlume o capovolte fra le nuvole, i decolté esibiti in belle génuflexion per il profano culto della provocazione, con i loro abbracci […]

  

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