23Dic 24
Sono trascorsi cinquant’anni dalla morte di Julius Evola, e il 2024 è stato segnato da una varietà di incontri e pubblicazioni che hanno tentato di anatomizzarne la figura. L’ultima uscita editoriale, Notturno Europeo. Serate sull’orlo della catastrofe, pubblicata da Altaforte Edizioni e curata da Andrea Scarabelli e Adriano Scianca, si distingue per un approccio originale, lontano dalle convenzionali prospettive analitiche, e adotta un costrutto di narrazione innovativa. Una raccolta di articoli, quasi tutti degli anni Trenta, a cui vengono aggiunte due lettere di Evola a Filippo De Pisis, e un saggio di […]
Il blog di Luigi Iannone © 2025
17Dic 24
Adriano Romualdi (1940-1973) è stato a lungo un punto di riferimento nei circoli culturali e politici della destra italiana. La sua opera ha rappresentato una traccia per chi ha voluto indagare le radici ideologiche e filosofiche di quel mondo e il suo nome ha evocato letture, connessioni significative, percorsi intellettuali poco battuti, riflessioni teoriche e interessi letterari di grande spessore. Figlio di Pino Romualdi, storico dirigente del MSI, Adriano scelse di seguire un sentiero di pensiero autonomo, dedicandosi innanzitutto a una rilettura del pensiero tradizionalista. La sua carriera, bruscamente interrotta da un […]
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01Dic 24
Ezra Pound, nei Cantos, ha esplorato la sublime bellezza dello stile intrecciandola con straordinaria forza evocativa alle antinomie fondamentali del nostro tempo. Intorno ai cinquant’anni, tuttavia, si dedica a qualcosa di inedito: un’opera saggistica, che in una lettera al suo ex-professore di letteratura, J.D. Ibbotson, descrive come «una storia universale di tutta la Kulchur umana, o qualcosa del genere». Un caleidoscopio di temi e argomenti che spazia dai Vangeli al romanzo ottocentesco, dai sussidiari scolastici al cibo, dal pacifismo alla musica («Nessuno, nel 1938, sa niente di Vivaldi. Pochi – meno di […]
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28Ott 24
Se ci soffermiamo su un particolare aspetto del progresso tecnologico, ossia l’invasione nel corpo umano, abbiamo piena contezza del fatto che esso miri a realizzare un sistema basato su riproducibilità e standardizzazione ma, prima di ogni cosa, a inseguire l’integrazione tra uomo e macchina. Una trasformazione che andrebbe vagliata tenendo conto delle opportunità che dei possibili rilievi critici. Basti pensare ai chip impiantati sotto pelle per controllare dispositivi domestici, timbrare il cartellino in ufficio o monitorare il ritmo lavorativo. Nonostante ciò, il desiderio di superare ogni limite, in particolare quello della […]
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20Ott 24
La crisi dell’Occidente può essere interpretata in due modi opposti e, paradossalmente, è possibile trovare valide argomentazioni a sostegno di entrambi. Da un lato, c’è chi – correndo il rischio di un’eccessiva enfatizzazione – esalta i progressi compiuti, come il drastico calo della mortalità infantile, l’aumento del livello di alfabetizzazione, l’ampliamento dei diritti o la maggiore longevità, frutto di un’intensa ricerca scientifica. Dall’altro, chi sottolinea i deficit strutturali e cade nell’effetto opposto; vale a dire, lo scivolamento nell’autocommiserazione che degenera in una condizione di inerzia e depressione. Una situazione di conflitto […]
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03Set 24
È più utile immergersi direttamente nell’opera di un filosofo, oppure dare la precedenza alla cosiddetta “letteratura secondaria” che tende, però, a riorganizzarne e a modificarne le intenzioni originali? Col libricino di Benedetto Croce dal titolo L’intuizione pura e il carattere lirico dell’arte (Luni editrice) si ripropone in parte il dilemma dal momento che il tema interseca larga parte della sua produzione che avrà incroci e traiettorie complesse, nonostante sia poi lo stesso filosofo in una fase successiva a scioglierlo: «i commentatori e gli espositori sono per solito di gran lunga più oscuri […]
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06Giu 24
Da qualche giorno è uscito il mio ultimo libro (Come sopravvivere al pensiero unico. Breviario contro il conformismo della nostra epoca, Historica edizioni, p. 130) che è una sorta di ricognizione su quella cultura mortifera propagandata dalla religione woke che ha la pretesa di “decostruire” radici e principi non negoziabili. Quella che che segue è la prefazione di Marcello Veneziani dal titolo “Un manuale critico di sopravvivenza” **** Come definire lo spirito dominante della nostra epoca, almeno in Occidente? Luigi Iannone usa l’espressione “omologazione” ma se ne potrebbero trovare altre, in relazione alla decostruzione della nostra […]
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02Giu 24
La figura pubblica di Dominique Venner, almeno a leggere la pubblicistica più recente, sembra delinearsi attraverso i tratti di una personalità decisa, quasi senza spigolature, seppur divisa tra l’agire politico e l’approfondimento teorico, la militanza e la scrittura. Atteggiamenti che, invece, si compenetrano di continuo perché all’attivismo dei primi decenni quando, circondato da un’aura leggendaria passa anche per le patrie galere, si associa una più che distinguibile postura intellettuale. Il richiamo alla disciplina interiore, la centralità della formazione, la volontà di edificare una «comunità organica di popolo» con al fondo la […]
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01Giu 24
Si può essere certi che il frastuono mediatico e le polemiche politiche che accompagnano ricorrenze come quelle, per esempio, del 25 aprile c’entrino poco o nulla con l’approfondimento analitico ma, anzi, lo sotterrino sotto una coltre di insinuazioni deformanti ogni qual volta si tenta di cogliere la verità storica in tutta la sua complessità e spogliata da capziosi posizionamenti di parte. È così che lavori storici che dovrebbero propendere per loro stessa natura sul versante dell’imparzialità vanno spesso a rimorchio del contesto politico agitando le pulsioni più meschine del dibattito […]
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22Mar 24
È da qualche settimana in libreria Genealogie del populismo. Per la storia di un concetto paranoico (Mimesis, p.190), volume curato da Damiano Palano con contributi di Yannis Stavrakakis, Anton Jäger, Federico Tarragoni e Salvatore Cingari. Una ricognizione sulla genesi e sulla re-invenzione di questo concetto e sul ruolo giocato dalle scienze sociali. Di seguito, l’introduzione del volume firmata da Palano. *** Anche se non è probabilmente il film tecnicamente più riuscito di Marco Tullio Giordana, Maledetti vi amerò (1980) – il primo lungometraggio del cineasta milanese – costituisce un documento a suo modo eccezionale sul mutamento che investì la società […]
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