Facebook censura la libertà

  La chiusura di centinaia di account Facebook e di Instagram riferibili a tutto quel mondo identitario, sovranista, comunitario, che forse un tempo avremmo definito generalisticamente di destra, è un brutto episodio. Ieri, nel giro di pochi minuti, con un’azione organizzata militarmente e con perizia chirurgica venivano fatte sparire dal web tutte le voci dissenzienti rispetto al generale mainstream. Un brutto segnale non solo per la “democrazia”, ma per il futuro immediato di ogni singolo individuo visto che una parte non esigua della politica italiana ha subitaneamente rincarato la dose indicando questa azione censoria come utile e necessaria premessa per […]

  

Editoria identitaria, tra tradizione e futuro

L’onda sovranista pare inarrestabile ma gli esiti non sono ancora del tutto scontati. Nonostante ciò, qualunque sommovimento politico di tale portata necessita di un marchio culturale, di una capacità non solo pratica ma teoretica di incidere nel profondo di ogni singola persona e di creare una egemonia, e non solo delle voci fuori dal coro. Per sovvertire un vecchio ordine, per elaborare non solo sul piano della propaganda questa contrapposizione tra popolo ed élite, che sembra la vera frattura del nostro tempo, è necessario – come sempre capitato nella storia – che vi sia un ampio e radicato lavoriò culturale. […]

  

E ora che i populisti sono anche popolari?

C’è una linea tendenziale che, nonostante tutti i sillogismi, le previsioni, gli scenari di medio termine fatti dalla solita flottiglia di paludati commentatori televisivi, appare netta, marcata, chiara: l’Italia come oggi è, non piace ad una stragrande maggioranza di cittadini …per parafrasare una vecchia frase di Amendola, ripresa poi da Prezzolini, poco più di un secolo fa. C’era da aspettarselo, e infatti così è stato. Qui, però, non stiamo assistendo ad una di quelle ordinarie vittorie elettorali che, di volta in volta, possono toccare in sorte all’uno o all’altro schieramento; vale a dire, non si sta schiudendo innanzi ai nostri […]

  

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Maria Elena vedendo le folle agitarsi contro il signore di Rignano sull’Arno, apparve in molti luoghi della penisola. In uno di essi, prese la parola, e con tono più suadente del solito, disse: <<Beati i partigiani che voteranno sì, perché vedranno l’alba della Nuova Repubblica. Beati gli operatori di sportello bancario, perseguitati e indagati, perché saranno saziati da laute ricompense. Beati i perseguitati dalla giustizia e candidati nelle liste democratiche perché di essi è il regno di Palazzo Chigi. Beati i sostenitori del referendum, perché non torneranno nelle fogne di Casa Pound. Beati coloro che citeranno Berlinguer, […]

  

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