18Feb 15
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Dal processo che riguarda Stamina sono arrivate le prime due richieste di condanna del pm Guariniello: un anno e quattro mesi per l’ex dirigente Aifa, Carlo Tomino, e 3 anni e 4 mesi per Marcello La Rosa, presidente dell’Ires Piemonte, entrambi giudicati con il rito abbreviato. Marino Andolina, vice presidente di Stamina, ha chiesto nuovamente il patteggiamento, dato che “Stamina, ormai, è morta e sepolta”. Dalla commissione Sanità è arrivata una relazione fiume con le “proposte per evitare altri casi Stamina”. Della più inverosimile abbiamo discusso qui. I senatori chiedono che in sede di giudizio un rappresentante del ministero della Salute e […]
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27Apr 14
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Ho finito di leggere il fascicolo delle indagini preliminari della Procura di Torino a carico di Stamina. È la prima parte dell’inchiesta, si è conclusa con 20 indagati ( Davide Vannoni, Marino Andolina, alcuni medici e dirigenti degli Spedali di Brescia, Carlo Tomino di Aifa ) e parla di “organizzazione a delinquere”, di “terapia segreta”, di “sfruttamento di certificazioni e di persone”: un poderoso lavoro iniziato nel 2006 e terminato l’altro giorno. Viene da chiedersi come mai, con reati del genere, si sia arrivati al 2014. In effetti, le circostanze peggiori compaiono alla voce “rischi” (immunogeni, di infezioni anche gravi, […]
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16Ott 13
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Cara senatrice Cattaneo, ieri su Repubblica lei ha scritto che è “impresa imbroba, in questo Paese, far capire come funziona l’approccio scientifico alle cure mediche”. Ha scritto anche che “voi scienziati non potete mentire” e che non servirebbe nulla “andare di casa in casa a incontrare i malati, perché non è possibile dimostrare che cosa effettivamente potrebbe aver prodotto i miglioramenti”. C’è senz’altro un’incomprensione importante, fra voi scienziati e noi gente comune, a cominciare dalla lingua italiana. “Andare di casa in casa” o “ a Brescia” o “semplicemente andare a vedere di persona”, per noi non- scienziati, vuol dire “prendere […]
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08Ott 13
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Abbiamo girato a Gianfranco Merizzi, presidente Medestea (l’azienda farmaceutica che investe su Stamina) le domande dei lettori: “Se le infusioni di staminali mesenchimali danno risultati, talvolta eclatanti, perché non presentare uno studio con pochi casi, ne basterebbero 5 o 6, alla comunità scientifica?” “Al momento abbiamo le bozze per due pubblicazioni che però non abbiamo volutamente inviato ad alcuna rivista, si tratta di un solo caso di Sma e di uno di malattia di Niemann Pick. Due soli casi non verrebbero mai accettati da riviste importanti, scateneremmo le critiche di chi già ci è contro. Riteniamo invece molto più produttivo […]
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02Apr 13
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Prima notizia: le staminali mesenchimali del metodo Stamina – che tanto fanno discutere in questi giorni – vengono differenziate grazie all’acido retinoico diluito nell’alcool. Rispetto al fatto che la terapia Stamina stia migliorando i sintomi di tanti bimbi affetti da malattie degenerative, questa dell’acido retinoico è una notizia di secondo piano. Ma vale la pena soffermarcisi. Perché una proprietà dell’acido retinoico è proprio quella di far maturare le cellule immature (che crescono in modo incontrollato) e di ripristinare il naturale ciclo delle cellule: nascita, vita e morte (le cellule tumorali nascono, vivono e non muoiono mai). Questo è un fatto […]
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07Mar 13
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“Evviva, – mi scrive stamattina la cara Rita da Foggia – Sofia, la bimba colpita da una malattia degenerativa gravissima potrà curarsi con le staminali”. Sofia ha tre anni, soffre per una Leucodistrofia metacromatica (che porta a progressiva paralisi e cecità) per la quale non esiste cura. Nel novembre 2012 aveva ricevuto un trattamento con cellule staminali secondo il metodo Vannoni (cellule prelevate dalle ossa del bacino), nel laboratorio “Stamina” di Brescia, ed era stata decisamente meglio. Ma la terapia era stata bloccata. Un fermo no da parte delle autorità perché “non c’era mai stata sperimentazione” e le cellule, paragonate […]
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04Gen 13
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Se la macchina-corpo si inceppa, le malattie arrivano a cascata. Le nostre cellule immunitarie, programmate per difenderci, spesso vivono troppo poco o non sono abbastanza numerose. Ecco che alcuni scienziati giapponesi hanno pensato di “ringiovanire” le difese immunitarie, conducendo due studi, uno sul cancro, l’altro sul virus HiV. Entrambi pubblicati su ’Cell Stem Cell’. Gli scienziati dell’Università di Tokyo e del Riken Research Center for Allergy and Immunology (Giappone) hanno utilizzato cellule staminali per rigenerare con successo le cellule immunitarie dei pazienti, creandone un gran numero, di lunga durata e in grado di riconoscere i propri obiettivi specifici. I ricercatori […]
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03Mag 12
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Dove guarda la ricerca italiana? Una direzione è stata indicata quest’oggi al Policlinico universitario Gemelli di Roma, in occasione della giornata per la Ricerca. Da un lato si lavora sulle staminali del cancro al cervello, per tracciare l’identikit biomolecolare delle cellule intorno al tumore che nutrono e aiutano a crescere il glioblastoma multiforme. Le stesse cellule staminali adulte del cervello possono “riparare“ i circuiti nervosi danneggiati da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Dall’altro ci si concentra sulle nanotecnologie. Ossia quel sistema che porta i farmaci antitumorali direttamente al “cuore” del male. In questo modo se ne riduce la tossicità e se […]
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15Giu 11
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Ho intervistato un chirurgo plastico, la lancio nel blog, come si faceva una volta con i messaggi in bottiglia, per lasciarla pescare a chi ne ha bisogno. Si chiama Marcello Bonavita, è chirurgo onco-plastico dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, asporta tumori e “ricostruisce” 350 seni in un anno (alla fine dell’intervista vi dirò perché ho scelto lui). Dottore, via il tumore, via il seno? “Non è più così. Fino a qualche anno fa si era convinti di dover lasciar passare cinque anni prima di ricostruire la mammella. Era una visione antiquata perchè l’intervento ricostruttivo non ha niente a che fare con […]
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17Apr 11
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Stavo per darvi notizia di una scoperta incoraggiante: alcuni ricercatori di Berkeley hanno osservato che le cellule sane della mammella producono una proteina – l’interleuchina 25 – e hanno dimostrato che quest’ultima è capace di sconfiggere le cellule maligne della stessa mammella. Già mi vedevo il titolo: “Scoperto il meccanismo che permette alle cellule sane di bloccare quelle malate” Nel cercare di documentarmi mi sono imbattuta in una ricerca antecedente, divulgata nel 2008 e realizzata a Bologna, che sostiene che l’eccesso di un’altra proteina, dal nome affine, l’interleuchina 6, è responsabile dell’insorgere dei tumori al seno, per giunta di quelli più aggressivi. […]
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