Il danno che verrà

Il “Gramellini” sul Corriere del 26 Settembre era ironico tendente al sarcastico: «Nauseato dal bieco Occidente in cui ho avuto la sfortuna di nascere, mi sto guardando intorno alla ricerca di modelli alternativi». In realtà, le critiche all’Occidente in genere non sono rivolte al modello interno, ma ai milioni di morti provocati all’estero dal Paese egemone, che negli ultimi 25 anni ha scatenato guerre “senza FINE, parola sia maschile che femminile” (© Lucio Caracciolo). Da quando in qua abbiamo il diritto di ammazzare qualcuno, per poi giustificarci sostenendo che il nostro modello è migliore del suo? L’equivoco nasce dal fatto […]

  

Gavte la Nato

Il “tam tam” guerrafondaio sta diventando inquietante. E’ giusto scriverne e parlarne, ma anzichè sperare nella guerra totale, è possibile percorrere altre strade. Qui di seguito elenco solo tre dei molti “tam tam” delle ultime settimane. 1. Il 26 Febbraio, al vertice per l’Ucraina organizzato in fretta e furia a Parigi, il presidente Francese Macron annuncia che gli alleati faranno tutto quel che serve per impedire alla Russia di vincere contro l’Ucraina. Prima di quel vertice, il primo ministro Slovacco Robert Fico (che tre mesi più tardi avrebbe subito un grave attentato) dichiara: «Molti Stati membri della Nato e dell’Unione […]

  

Quanto conta il Presidente degli Stati Uniti?

Sulla questione della presunta senilità del Presidente Americano Joe Biden, temo che stiamo guardando il dito, anzichè la Luna. La domanda giusta non è se Biden sia abbastanza lucido per un altro mandato, ma come fa a governare adesso? Chi lo sorregge? Chi è il ventriloquo che gli suggerisce cosa dire e, specialmente, cosa fare? Quanto potere ha veramente il Presidente degli Stati Uniti, e quanto quel ruolo è stato ormai svuotato dell’importanza che ancora gli attribuiamo qui ai confini dell’impero? L’amministrazione federale americana dà lavoro a milioni di persone, circa 3 milioni solo al Pentagono tra assunti e contractors […]

  

Aiutiamoli a casa loro: i Francesi, non gli Africani

Corso Francia a Torino (qui) è stato sicuramente concepito da qualcuno dotato di ironia toponomastica. In direzione ovest, la linea immaginaria di quell’arteria arriva a Bardonecchia e il tunnel per la Gallia. In fondo al lato est, invece, capeggia la basilica di Superga, un maestoso monumento anti-francese. Nel 1706, l’apolide Principe Eugenio di Savoia salì sulla collina di Superga per spiare l’accampamento dell’esercito franco-spagnolo che assediava Torino. Nei giorni successivi, il grande condottiero aggirò i nemici, li prese al contrario, e vinse la battaglia, nonostante la disparità delle forze in campo. Per celebrare la vittoria, il re Vittorio Amedeo fece […]

  

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