Il “tam tam” guerrafondaio ha raggiunto nuove vette comunicative. Ecco le parole di Federico Rampini sul Corriere dell’8 Giugno: «Più di quattrocentomila americani morirono nella Seconda guerra mondiale. Ventinovemila solo nell’operazione dello sbarco in Normandia. La sconfitta dei nazifascismi fu possibile perché una generazione di giovani americani pagò un prezzo altissimo in un conflitto europeo che non li minacciava direttamente (…) Di fronte all’aggressione di Putin in Ucraina, il presidente americano non ha mai “aizzato” gli ucraini, non li ha affatto usati in una “guerra per procura” (…) Forse un giorno nelle scuole sarà utile soffermarsi sul significato del D-Day […]