Qual è l’impatto della pornografia sulla società? Sociologo il primo, psichiatra il secondo, Fabrizio Fratus e Paolo Cioni affrontano con un piglio multidisciplinare un mondo di cui si parla poco (e non solo per pudore): quello del porno. La nuova edizione del loro L’ideologia del godimento. Pornografia e potere nella società delle immagini”, edita da Il Cerchio, è una discesa negli inferi di una realtà che è ormai penetrata in maniera invasiva nelle nostre comunità. Cambiandole, plasmandole, governandole. Con caratteristiche diverse rispetto a un passato che pure esiste e che affonda nei tempi più remoti.

“Si badi bene – spiega Fabrizio Fratus – la pornografia c’è sempre stata dall’antichità a oggi come dimostra la letteratura e va distinta dall’erotismo che è immaginazione mentre la pornografia è atto esplicito. il momento in cui la pornografia diviene problema sociale nasce con lo sviluppo della tecnologia e con l’accesso indiscriminato tramite tablet come telefonini portatili a siti on-line. Oggi in ogni momento i siti porno sono raggiungibili da tutti con una facilità estrema, in ogni istante e in ogni dove. Ma quale è il vero problema? Pochi si rendono conto che crea dipendenza come le droghe, nell’ideologia del godimento spieghiamo bene il ruolo del neurotrasmettitore dopamina e di come agendo plasma comportamento ed esigenze sessuali. Se all’uscita del testo nel 2015 fui considerato un ‘passatista’ perché mi si diceva che la pornografia aiutava anche le coppie a un ritorni di ‘passione’ (sessuologi e psicologi con cui ebbi dibattiti per la presentazione del libro presentavano anche questa balzana idea) oggi sappiamo che la realtà è ben diversa e la pornografia allontana il maschio dalla donna in carne e ossa. Non solo, la pornografia, come dimostrano ormai un numero alto di studi, rende nervose le persone e crea una disfunzione nei rapporti umani e nell’attività sessuale. Un vero problema sociale ed individuale”.

Si tratta solo di business o c’è anche dell’altro?

“I dati dimostrano – prosegue Fratus – che il mercato della pornografia è stato florido anche nei momenti di crisi economica globale, il sesso vende ogni prodotto se ci pensiamo bene ed è facile capire come si venda in grande quantità e senza limiti da solo. Ma la questione non è solo economica, nel libro ho scritto e cercato di dimostrare come la pornografia sia un metodo per distruggere dall’interno un popolo, la sua identità, la solidarietà tra persone e soprattutto la pornografia contribuisce in modo potente al calo demografico. I dati lo dimostrano facilmente: con l’aumentare negli anni delle pagine scaricate sui siti pornografici vi è una costante diminuzione di nascite, come spiegato bene nel libro il sesso diviene virtuale e le immagini plasmano il cervello creando una disfunzione nei rapporti tra uomo e donna. Assieme al neuropsichiatra Paolo Cioni credo di essere stato il primo a presentare diversi problemi causati dal porno con aprocio scientifico e senza mai cadere in questioni di tipo morale”.

Il sociologo Fabrizio Fratus, co-autore del libro

Ma non si tratta solo di questo. “L’ultimo capitolo della prima parte, quella di tipo sociologico – prosegue l’autore – riguarda il potere e la pornografia. La mia è una tesi forte ma bene presentata, prima dimostro con esempi come il sesso ha sempre avuto un ruolo fondamentale nelle scelte dell’uomo, un esempio su tutti che conferma quanto appena detto: pochi sanno che l’unità d’Italia è passata dal letto e la donna che ha permesso l’alleanza con la Francia, il suo nome era Virginia Oldoini che fece innamorare Napoleone III su mandato di suo cugino il conte Camillo Benso di Cavour. Il grande giornalista Massimo Fini si è occupato del rapporto sesso e donna con il suo bellissimo libro ‘Dizionario erotico’ poco compreso dalle donne, un manula a difesa della femmina contro la donna moderna, un testo eccezionale che dimostra l’importanza del sesso nella società. Stabilito che il sesso condiziona le scelte degli uomini è facilmente comprensibile come la pornografia possa agire nella società. La mia tesi, qui in modo semplicistico, dimostra come la società dei consumi voglia creare persone sole e facilmente indotte ad acquistare prodotti di consumo e la pornografia è il migliore strumento per rendere le persone sole e lontane dalla famiglia come dalla comunità di appartenenza“.

Nel libro è sottolineato anche il rapporto tra pornografia e omosessualità… “La pornografia – spiega ancora Fratus – è omosessualità perché contribuisce all’accettazione dell’omosessualità e alla sua pratica e se quando uscì il testo e scrissi il capitolo dal titolo ‘Pornografia e omosessualità’ venni decisamente deriso e messo sotto accusa oggi sono felice di avere anticipato quanto gli stessi siti porno hanno nel 2017 ammesso vantandosene con le dichiarazioni per cui la pornografia contribuiva a rendere la sessualità fluida. Il capitolo in questione parte con una lunga lettera di Michael Glatze ex cofondatore di Giovani gay in America ed ex icona mondiale dell’omosessualità. Oggi avvocato ha rinnegato la sua vita da omossessuale dichiarando in diverse apparizione pubbliche come l’omosessualità sia pornografia. Dopo la lunga lettera di Glatze spiego il processo che si attiva nel cervello e che porta etero sessuali ad avvicinarsi all’omosessualità, un capitolo complicato da scrivere che ha contribuito molto alla mia esclusione da tanti circuiti culturali ma ne sono fiero perché ho scritto una verità ormai evidente a tutti. Comprendo benissimo che molti possano restare colpiti da questa mia affermazione ma li invito a leggere il libro e a pensare a come funziona il cervello come ben documentato da Paolo Cioni. Solo allora una persona potrà comprendere la forza della pornografia sull’individuo e sulla società”.

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