Dall’Ucraina alla Siria fino all’Iran, la narrativa mainstream corrente, in termini di geopolitica, vedrebbe la crescente aggressività diplomatica (e non solo) occidentale motivata anche dalla necessità di contenere un rinnovato avventurismo militare della Russia di Vladimir Putin, fresco di insediamento per il suo quarto mandato presidenziale, e dei suoi alleati. Ma che questa chiave di lettura corrisponda più a necessità di storytelling che alla realtà fattuale è testimoniato da diversi fattori. Non secondari sono, ad esempio, i dati sulla spesa militare delle potenze del globo, recentemente emersi da un’indagine del SIPRI (Stockholm International Peace Researsch Institute), che raccontano una storia […]