Dalla Francia all’Italia. In tutto questo trambusto di destre, alla riscossa o dentro la fossa, in questa mattitudine di sfumature, onde e cavalloni, in questa bolgia di entusiasmi e illusioni, mi è venuta in mente quella volta che con lei ho avuto un amore. Tra il serissimo e il faceto. Come Fantaghirò, o le favole del Basile. Ti incantava, ti portava a letto. Ma poi quell’amore furioso e denso, finiva in malora. Scapicollato in qualche ricordaccio, scomodissimo e spinoso. Sul più bello. “Sono distratta”, dice. “Penso alla casa di Montecarlo. È tanto che non l’apriamo, deve prendere aria. Dai fammi rivestire […]