Nikki Haley e Trump

Mi ero già occupato di Nikki Haley nel gennaio 2016, quando l’allora governatrice della South Carolina tenne il contro discorso sullo stato dell’Unione per il Partito Repubblicano. Poi ne avevo scritto nell’ottobre 2017, quando al Palazzo di Vetro come rappresentante degli Stati Uniti, aveva convinto Trump a strappare con l’Iran sull’accordo nucleare. Nata in una famiglia di indo americani Sikh nel 1972, Haley vanta un’esperienza politica di assoluto rilievo: membro della Camera dei rappresentanti della South Carolina dal 2005 al 2011, governatrice dal 2011 al 2017, rappresentante permanente alle Nazioni Unite dal gennaio 2017 al dicembre 2018, quando si è […]

  

L’assedio – 6 gennaio 2021

“È il 6 gennaio 2021. Mi sono alzato presto e sono uscito di corsa. Sapevo di avere tante cose da fare, ma ignoravo l’appuntamento con la Storia. Per la prima volta dall’approvazione della Dichiarazione d’Indipendenza, avvenuta nel lontano 1776, un gruppo di cittadini americani dà l’assalto al palazzo del Congresso. All’interno senatori e deputati sono riuniti per certificare l’elezione del nuovo presidente, Joe Biden. I sostenitori di quello uscente, Donald Trump, irrompono nel palazzo per contestare il risultato elettorale. Nei giorni precedenti, alcuni senatori e deputati del partito repubblicano hanno promosso una risoluzione per contestare l’operato dei Grandi Elettori, ovvero […]

  

La Guerra civile americana

Chiariamo subito una cosa fondamentale: la schiavitù non fu la causa della Guerra civile americana, costata la vita a 620mila uomini (con circa 275mila mutilati). A spiegarlo, in modo inequivocabile, è un testimone d’eccezione, il presidente Abraham Lincoln, in una lettera pubblicata dal New York Times nel luglio 1862: “Se potessi salvare l’Unione senza liberare alcuno schiavo, lo farei; e se potessi salvarla liberando tutti gli schiavi, lo farei”. Eppure Lincoln ancora oggi viene ricordato come il presidente che “liberò gli schiavi”, oltre ad aver salvato l’unione americana. Per cosa combatterono, dunque, nordisti e sudisti? Alla base di tutto, come […]

  

La Casa Bianca

Abbiamo scritto del dollaro, emblema del potere economico (non solo negli Usa), e del primo presidente degli Stati Uniti, George Washington. Un altro simbolo importante dell’America su cui desideriamo soffermarci è la Casa Bianca. La sua costruzione iniziò nel 1792 e dopo otto anni di lavoro fu inaugurata il 1° novembre 1800: il primo presidente che vi abitò fu John Adams. Chiamata White House per il colore della facciata, cambiò nome in Executive Mansion per decisione del 23° presidente, Benjamin Harrison, e mantenne il nome con il suo successore, William McKinley. Theodore Roosvelt riprese il vecchio e originale nome. Com’è […]

  

Draghi e gli Usa

Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, ha un passato importante negli Stati Uniti. Dopo la laurea in Economia alla Sapienza di Roma (tesi con uno dei più illustri economisti italiani del Novecento, Federico Caffè), si trasferisce negli Usa dove, grazie a una borsa di studio di una banca italiana, insegna in alcuni campus e si specializza al Massachusetts institute of technology (Mit) di Boston, dove viene a contatto con l’uomo che nel 1985 vincerà il premio Nobel per l’economia, Franco Modigliani. Nel 1977 Draghi ottiene il PhD al Mit sotto la supervisione di Modigliani e di Robert Solow (Nobel […]

  

Super Bowl

Se nel calcio lo scopo è fare gol, almeno uno in più dell’avversario, nel football americano la filosofia di fondo è la conquista del territorio: avanzare a più riprese sulle “linee di yards” (0,9144 metri, il campo è lungo 120 yards, pari a 109,73 metri), poste sui lati lunghi del rettangolo di gioco. L’obiettivo delle due squadre è raggiungere la meta, situata nella zona avversaria, per posizionarvi la palla e mettere a segno il colpo decisivo, il “touchdown“. Undici giocatori contro undici (cambi illimitati), la partita dura 60 minuti suddivisi in 4 tempi da 15 e un intervallo di 15′ […]

  

Washington

L’uomo che diverrà il primo presidente degli Stati Uniti d’America nasce nella tenuta di Bridges Creek nella contea di Westmoreland (Virginia) il 22 febbraio 1732. La tenuta era stata fondata dal nonno, Lawrence Washington, nel 1657. Questi era “planter”, proprietario di una piantagione. Era figlio primogenito di John Washington, tenente colonnello originario dell’Essex, contea dell’Inghilterra orientale. Lawrence aveva preso il nome dal nonno paterno, il reverendo Lawrence Washington. Curiosa la sua storia: brillante studioso nel giro di pochi anni dalla laurea viene nominato rettore del Brasenose College di Oxford. L’arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana, lo nomina procuratore per […]

  

Il dollaro

È uno dei simboli più conosciuti al mondo, emblema del potere economico e punto di contatto tra la cultura americana e quella del vecchio continente: il dollaro, infatti, già nel Seicento era diffuso in Europa. Era una moneta, il Joachimsthaler, coniata da un conte boemo (Hieronymus Schlick). Il thaler, così come veniva chiamato, si era diffuso molto attraversando paesi e lingue diverse, arrivando in Inghilterra come “dollar“. Quando il Congresso degli Stati Uniti decisero di coniare una moneta la spinta forte fu quella di non utilizzare termini che ricordassero l’odiata dominazione britannica. I banchieri non erano d’accordo sul recidere questo […]

  

Inizia l’era Biden

Ci sono tutti gli ex presidenti nella tribuna d’onore allestita davanti a Capitol Hill per il giuramento di Joe Biden, nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Manca solo Donald Trump, che non ha voluto prendere parte alla cerimonia. Per mesi ha parlato di elezioni rubate, truffa e complotto, come avrebbe potuto giustificare la stretta di mano a Biden, i sorrisi e magari anche l’augurio di buon lavoro? C’è però il vice presidente uscente, Mike Pence. Con i riflettori puntati addosso Biden giura come 46° presidente con la “promessa di curare l’anima della nazione”. Questo è il centro del suo messaggio […]

  

Impeachment, seconda volta per Trump

Per la seconda volta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrà affrontare una messa in stato d’accusa. In un clima molto teso, con un Congresso letteralmente blindato dai militari dopo lo choc per l’assalto del 6 gennaio, la Camera ha approvato la procedura di impeachment con 232 voti a favore, 197 contrari e 5 non votanti. Hanno detto sì all’impeachment 10 repubblicani. Quella di oggi è stata la votazione più bipartisan della storia americana: contro Bill Clinton nel 1998 votarono a favore dell’impeachment cinque democratici. I repubblicani che scelto di processare Trump sono: John Katko di New York, Liz […]

  

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