La Casa Bianca

Abbiamo scritto del dollaro, emblema del potere economico (non solo negli Usa), e del primo presidente degli Stati Uniti, George Washington. Un altro simbolo importante dell’America su cui desideriamo soffermarci è la Casa Bianca. La sua costruzione iniziò nel 1792 e dopo otto anni di lavoro fu inaugurata il 1° novembre 1800: il primo presidente che vi abitò fu John Adams. Chiamata White House per il colore della facciata, cambiò nome in Executive Mansion per decisione del 23° presidente, Benjamin Harrison, e mantenne il nome con il suo successore, William McKinley. Theodore Roosvelt riprese il vecchio e originale nome. Com’è […]

  

Draghi e gli Usa

Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, ha un passato importante negli Stati Uniti. Dopo la laurea in Economia alla Sapienza di Roma (tesi con uno dei più illustri economisti italiani del Novecento, Federico Caffè), si trasferisce negli Usa dove, grazie a una borsa di studio di una banca italiana, insegna in alcuni campus e si specializza al Massachusetts institute of technology (Mit) di Boston, dove viene a contatto con l’uomo che nel 1985 vincerà il premio Nobel per l’economia, Franco Modigliani. Nel 1977 Draghi ottiene il PhD al Mit sotto la supervisione di Modigliani e di Robert Solow (Nobel […]

  

Super Bowl

Se nel calcio lo scopo è fare gol, almeno uno in più dell’avversario, nel football americano la filosofia di fondo è la conquista del territorio: avanzare a più riprese sulle “linee di yards” (0,9144 metri, il campo è lungo 120 yards, pari a 109,73 metri), poste sui lati lunghi del rettangolo di gioco. L’obiettivo delle due squadre è raggiungere la meta, situata nella zona avversaria, per posizionarvi la palla e mettere a segno il colpo decisivo, il “touchdown“. Undici giocatori contro undici (cambi illimitati), la partita dura 60 minuti suddivisi in 4 tempi da 15 e un intervallo di 15′ […]

  

Washington

L’uomo che diverrà il primo presidente degli Stati Uniti d’America nasce nella tenuta di Bridges Creek nella contea di Westmoreland (Virginia) il 22 febbraio 1732. La tenuta era stata fondata dal nonno, Lawrence Washington, nel 1657. Questi era “planter”, proprietario di una piantagione. Era figlio primogenito di John Washington, tenente colonnello originario dell’Essex, contea dell’Inghilterra orientale. Lawrence aveva preso il nome dal nonno paterno, il reverendo Lawrence Washington. Curiosa la sua storia: brillante studioso nel giro di pochi anni dalla laurea viene nominato rettore del Brasenose College di Oxford. L’arcivescovo di Canterbury, capo della chiesa anglicana, lo nomina procuratore per […]

  

Il dollaro

È uno dei simboli più conosciuti al mondo, emblema del potere economico e punto di contatto tra la cultura americana e quella del vecchio continente: il dollaro, infatti, già nel Seicento era diffuso in Europa. Era una moneta, il Joachimsthaler, coniata da un conte boemo (Hieronymus Schlick). Il thaler, così come veniva chiamato, si era diffuso molto attraversando paesi e lingue diverse, arrivando in Inghilterra come “dollar“. Quando il Congresso degli Stati Uniti decisero di coniare una moneta la spinta forte fu quella di non utilizzare termini che ricordassero l’odiata dominazione britannica. I banchieri non erano d’accordo sul recidere questo […]

  

Inizia l’era Biden

Ci sono tutti gli ex presidenti nella tribuna d’onore allestita davanti a Capitol Hill per il giuramento di Joe Biden, nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Manca solo Donald Trump, che non ha voluto prendere parte alla cerimonia. Per mesi ha parlato di elezioni rubate, truffa e complotto, come avrebbe potuto giustificare la stretta di mano a Biden, i sorrisi e magari anche l’augurio di buon lavoro? C’è però il vice presidente uscente, Mike Pence. Con i riflettori puntati addosso Biden giura come 46° presidente con la “promessa di curare l’anima della nazione”. Questo è il centro del suo messaggio […]

  

Impeachment, seconda volta per Trump

Per la seconda volta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrà affrontare una messa in stato d’accusa. In un clima molto teso, con un Congresso letteralmente blindato dai militari dopo lo choc per l’assalto del 6 gennaio, la Camera ha approvato la procedura di impeachment con 232 voti a favore, 197 contrari e 5 non votanti. Hanno detto sì all’impeachment 10 repubblicani. Quella di oggi è stata la votazione più bipartisan della storia americana: contro Bill Clinton nel 1998 votarono a favore dell’impeachment cinque democratici. I repubblicani che scelto di processare Trump sono: John Katko di New York, Liz […]

  

Grave la censura a Trump

Chi segue questo blog sa che non ho mai nutrito grande simpatia per Trump. Ma non posso che essere amareggiato e preoccupato per la censura che egli ha subito sui social network. Un conto è la segnalazione, fatta agli utenti, dei contenuti ritenuti “controversi”, altra cosa eliminarlo, tappargli la bocca. È una cosa a mio parere gravissima. Mi soffermo ora su alcune dichiarazioni raccolte dall’agenzia Adnkronos.  “Dovevano farlo prima (censurare Trump, ndr) – ha detto Gad Lerner -. Si sarebbe evitata la convocazione di un esercito sedizioso, profondamente plasmato dalle menzogne diffuse da Trump. Se lo facessero anche in Italia con […]

  

Neanche nei film si vede ciò che è accaduto a Capitol Hill

L’assalto al Congresso, riunito per certificare l’elezione di Joe Biden, è una scena che neanche nelle serie tv si era mai vista. Penso ad House of Cards (per non dire della più pacata West Wing). Bisogna andare nei film di genere apocalittico, con “Attacco al potere“, per trovare qualcosa di ancora più violento: una cannoniera volante AC-130 inizia a crivellare di colpi la Casa Bianca e i terroristi capeggiati da un nordcoreano, infiltratisi tra i turisti, prendono il controllo dell’edificio presidenziale sequestrando il presidente. Oppure un’altra serie tv di fantapolitica abbastanza cruenta, “Designated Survivor“: durante un discorso del presidente sullo […]

  

Georgia ai democratici: a Biden anche il Senato

Nel giorno più sconvolgente per gli Stati Uniti, con l’assalto al Congresso e la procedura di certificazione dell’elezione del presidente Biden interrotta per “cause di forza maggiore”, è passata in secondo piano una notizia davvero importante: i democratici Raphael Warnock e Jon Ossoff hanno vinto entrambi i seggi del Senato per cui si è votato in Georgia. Il risultato era decisivo perché, se i Repubblicani avessero mantenuto il controllo del Senato, Biden sarebbe stato un’anatra zoppa, come si dice in gergo, ossia un presidente che non avendo il pieno controllo del Congresso deve giocoforza venire a patti con l’opposizione. Con […]

  

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