DORMIRE NELLA STORIA

INAUGURATO PALAZZO VELABRO A ROMA

di Stefano Passaquindici

 

Soggiornare nella Storia a Roma non è difficile. Sono decine gli alberghi storici o i secolari palazzi nobiliari trasformati in hotel di lusso. Ma, dormire all’interno dei Fori Imperiali in una zona totalmente monumentale non capita tutti i giorni. Soprattutto in una struttura, come Palazzo Velabro, dal cuore settecentesco ma con tutte le comodità di un moderno albergo di gran charme e di interessante design.

Ed è davvero piacevole ed emozionante uscire dal portone e ritrovarsi a camminare tra fori, Colosseo, Circo Massimo sia di giorno sia di sera quando i monumenti sono tutti illuminati e i turisti già da tempo hanno abbandonato questi luoghi millenari. Oltretutto l’hotel è davvero a due passi dal Tevere, dall’Isola Tiberina e dal vitaiolo quartiere di Trastevere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Costruito nella prima metà del 1700 e trasformato negli anni ‘60 dall’Architetto razionalista Luigi Moretti, oggi Palazzo Velabro, che porta il brand Design Hotels™ di Marriot, è tornato a vivere con 27 suite e 6 camere di design .

 

Da un mese (è appena stato inaugurato) gli ospiti possono quindi fruire di un’esperienza esclusiva che combina l’intimità di un soggiorno in una residenza privata – tutte le suite sono dotate di ampi spazi e anche di una cucina completamente attrezzata –  e il comfort offerto dai servizi alberghieri tra cui ristorante, sala fitness e cinema.

L’immobile è stato di recente valorizzato da un intervento tailor-made all’insegna dell’arte contemporanea e del design, grazie al progetto di interni dello studio di architettura milanese GaribaldiArchitects.

Palazzo Velabro si erge per cinque piani in un contesto storico privilegiato nel cuore di Roma, affacciato per un lato sull’arco di Giano, vicino alla Chiesa di San Giorgio al Velabro e all’interno dei Fori Imperiali: costruito nella prima metà del 1700, l’edificio  presenta caratteristiche ancora oggi visibili: dall’integrità della struttura architettonica settecentesca – preservata totalmente sia nelle facciate sia nella suddivisione interna degli spazi – fino ai segni dell’intervento di Moretti.

Palazzo Velabro ha preso l’originaria vocazione di residence della struttura per espanderla: l’ospite, infatti, può godere dell’esperienza dei servizi alberghieri scoprendo anche i nuovi outlet di Palazzo Velabro: la zona d’ingresso è sovrastata da volte impreziosite dall’affresco “Histoire d’eau #1”, opera site specific di Edoardo Piermattei che presenta un’istantanea della città eterna, ritratta utilizzando i suoi elementi fondativi, l’acqua e il tempo. L’esperienza al “Social Floor” è arricchita da diversi servizi: tra questi alcuni sono dedicati alla cultura e allo svago, incluso un petit cinema, Cinema Velabro – la cui programmazione prevede anche proiezioni speciali -, un corridoio che funge da parete espositiva per ospitare mostre temporanee di giovani artisti – sotto la direzione delle art curator Chiara Guidi e Maria Vittoria Baravelli (che ha curato anche la sezione fotografie presenti nelle suite del Palazzo) – , una sala per piccoli eventi privati completamente equipaggiata, una biblioteca – la cui selezione di volumi speciali “100 libri x Palazzo al Velabro”  è sempre a cura di Maria Vittoria Baravelli – ed una palestra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel ristorante di Palazzo Velabro, Apicio 16, è possibile avvicinarsi alla filosofia culinaria della siciliana Penelope Musolino, chef proveniente dall’esperienza al tristellato “La Pergola” di Roma di Heinz Beck, che guida la sua brigata per proporre una cucina antica, fatta di piatti del passato e sapori forti, interpretati in chiave contemporanea.  Sono tante le portate forti proposte da Penelope a cominciare dai tagliolini (ovviamente fatti a mano in casa) al sugo di pachino e il formaggio conciato romano o dai tonnarelli alla carbonara. Ma è nel pesce che lo chef dà il meglio di sé e dalla sua origine sicula arrivano piatti come il carpaccio di polpo o   la canocchia servita a tartare. A completare l’offerta ristorazione, un servizio bar aperto su una terrazza e connesso con l’esterno del Palazzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto è stato fortemente voluto da Cristina Paini, founder e CEO di LHM Hotel Management Company, la società di gestione anche di questa struttura, oltre che di alcuni hotel di Hilton e Marriott a Milano, ma non solo. Cristina Paini è una affascinante donna nata a Parma e con una grande esperienza nel settore dell’Hotellerie e, per aprire questo albergo si è avvalsa della collaborazione di una serie di professioniste, appassionate come lei di arte e design. Dall’architetto Alessia Garibaldi, founder di GaribaldiArchitects , che ha curato la ristrutturazione, il design e gli elementi di arredo a Maria Vittoria Baravelli, curatrice d’arte, di fotografia e divulgatrice culturale che oltre alla già citata libreria si è occupata anche della scelta delle splendide fotografie che adornano non solo le camere, ma anche le parti comuni. Accanto a quelle classiche di autori storicizzati tra cui Aurelio Amendola e Piero Gemelli, e Gabriele Basilico nelle suite sono presentate oltre 70 fotografie del mondo romano del secondo Novecento italiano scattate da Marisa Rastellini.

 

Palazzo Velabro

Indirizzo: Via del Velabro 16 – 00186 Roma

sito web: www.palazzovelabro.it

 

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