Golfo dell’Asinara: un tuffo dove il mare è più blu
Golfo dell’Asinara: un tuffo dove il mare è più blu
Lontano dai circuiti mondani, la punta nord-occidentale della Sardegna raccoglie mete autentiche,
con spiagge bianche, acque cristalline e paesaggi lunari
Di Camilla Golzi Saporiti
È una Sardegna controtendenza quella che si muove lungo la punta nord-ovest, a ridosso della Gallura e di fronte all’Asinara. Nonostante disti pochi chilometri dalle luci e gli yacht della Costa Smeralda, si potrebbe definire come l’altra o l’anti Costa Smeralda. È ancora poco battuta, meno frequentata, più semplice e perfetta per famiglie con bambini. E raccoglie spiagge, baie, borghi e porticcioli che conservano un’immagine autentica, con schizzi di blu, sprazzi di verde, petali di fucsia. Questo spicchio di Sardegna è da scoprire e godersi per tutta l’estate e anche oltre, complici le temperature sopra e sott’acqua piacevoli fino a ottobre almeno.
ALLA SCOPERTA DI BADESI
Per chi cerca mare celeste con accesso dolce, sabbie fini e relax, Badesi è l’ideale. Si trova al centro del Golfo dell’Asinara, a metà strada tra il gioiello medievale di Castelsardo e il borgo di pescatori Isola Rossa. Si affaccia su acque limpide che si muovono al ritmo del Maestrale, per questo amate da chi pratica vela, surf e windsurf. La sabbia è fine, di un colore tra il bianco e il giallo, e le spiagge sono ampie – quella di Li Junchi, tra le più belle, è lunga ben otto chilometri – e contornate alle spalle da dune morbide e macchia mediterranea, con ginepri e mirti che diffondono nell’aria profumi di Sardegna. Anche quest’anno Bandiera Blu, Badesi concilia la vacanza, ancor più se si scelgono indirizzi come il quattro stelle Is Serenas Badesi Resort, che ai suoi ospiti riserva fronte mare spiaggia privata con ombrelloni, lettini e base nautica; all’interno: quattro piscine, SPA, ristoranti, campi da calcio, padel, beach volley e chi più ne ha ne metta. Info: www.bluserena.it.
DA SANTA TERESA DI GALLURA ALLA VALLE DELLA LUNA
Da non perdere un blitz a Santa Teresa Gallura, con la sua Torre Aragonese affacciata sulla spiaggia di Rena Bianca e le sue viette attorcigliate. Una foto, un tuffo, un giro tra botteghe e localini e via, verso Capo Testa. Una strada panoramica di quattro chilometri circa passa nel bel mezzo di valli verdi puntellate di massi di granito. Si stringe, si allarga, si stringe ancora e, tra una curva e l’altra, sale fino al promontorio con faro e chiesetta a picco sul mare. Qui la strada termine, alzando il sipario sullo spettacolo naturale della cosiddetta Valle della Luna. E’ un luogo surreale, dalla bellezza primordiale. Solitario e selvaggio, con maestosi massi di granito che Maestrale e mare hanno levigato e plasmato in forme originali, insolite, simili a sculture. Tra le pareti rocciose si vedono affiorare calette nascoste, con acque turchesi e cristalline, rese magiche dal contrasto con i colori lunari delle rocce e il verde della folta macchia mediterranea. Come Rena di Ponente (o Taltana), Rena di Levante, Cala Grande, Cala di l’Ea (Cala dell’Acqua), Cala di Mezzue (Cala di Mezzo) e le insenature di Santa Reparata. A terra, a riva, nell’aria, ovunque profumo di elicriso, ginepro, mirto ed erica.
ARCIPELAGO DELLA MADDALLENA
Escursioni in barca private o organizzate dagli indirizzi alberghieri della zona accompagnano in giornata dal Golfo dell’Asinara all’Arcipelago di La Maddalena, posto a cavallo tra Sardegna e Corsica. Non c’è aggettivo che non sia stato usato per descriverlo. Seducente, appassionante, travolgente. Benedetto dal sole e da madre natura, sfila sotto la luce vivida in tutta la sua bellezza. Il mare è limpido, tocca tutte le sfumature del celeste. La vegetazione è un inno alla macchia mediterranea. E, poi, spiagge, calette, anfratti; pesci, relitti e siti archeologici sott’acqua. A riva sabbia bianca e rosa, rocce granitiche scavate e modellate dal vento che qui ha carattere impetuoso: sa soffiare forte, farsi sentire e decidere il bello e il brutto tempo. La Maddalena, Caprera, regno della vela, Budelli, con la famosa spiaggia rosa, Spargi, con lo scoglio a forma di strega a Cala Corsara, Santa Maria, Mortorio, Razzoli. Qui, con in cambusa Vermentino e pane carasau, chi ama la barca e il mare vorrebbe solo fermare il tempo… all’infinito.