Se l’Arabia seduce la Cina: mostra su AlUla a Pechino
Se l’Arabia seduce la Cina
IN MOSTRA ALLA CITTA’ PROIBITA I TESORI ARCHEOLOGICI DI ALULA
Forte di rari manufatti e cimeli provenienti da AlUla, la Petra saudita, la mostra “AlUla, Wonder of Arabia” viene ospitata nel salotto buono di Pechino: la Città Proibita.
Di Alessandro Turci
Durerà sino al 22 marzo presso la Porta Meridiana del Palace Museum l’esposizione accompagnerà i visitatori in un viaggio senza precedenti attraverso i settemila anni di civiltà che si sono succedute ad AlUla.
Sotto i riflettori troviamo manufatti esposti per la prima volta in assoluto, essendo il sito archeologico di AlUla un cantiere aperto in costante evoluzione. Situata a oltre mille chilometri da Riyadh, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, AlUla è culla di uno straordinario patrimonio culturale. La vasta area, che si estende per ventidue chilometri quadrati, comprende una lussureggiante valle di oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale che risalgono a migliaia di anni fa, quando regnavano i regni Lihyan e Nabateo.
Oltre agli inediti manufatti esposti, la mostra presenta diverse sculture rare, ceramiche, pitture rupestri, iscrizioni e reliquie in bronzo. AlUla si compone principalmente di quattro siti: Dadan, Hegra, Qurh e la Old Town; la mostra presenta per ognuna di queste tappe una didattica affascinante e approfondita, risultando perfetta sia per il visitatore digiuno, sia per l’esperto.
Le rovine di Dadan hanno rivelato al mondo un gran numero di sculture e opere d’arte attraverso le quali è oggi possibile scoprire la prosperità delle dinastie Dadanite e Lihayanite.
Hegra, sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità, è un’antica città, rinomata per le strepitose facciate delle tombe scolpite nella pietra e per i monumenti funerari. Coi suoi cinquanta ettari era la principale città meridionale del Regno Nabateo ed è composta da oltre cento tombe, molte delle quali appaiono con elaborate facciate di arenaria scolpita.
La mostra serve anche a ricordare l’eredità del commercio che un tempo collegava la penisola arabica alla Cina. AlUla si trova lungo l’antica Via dell’Incenso e le successive vie di pellegrinaggio verso La Mecca. La sua importanza storica come snodo commerciale è resa evidente dalle notizie di innumerevoli carovane che attraversavano il paesaggio. Queste rotte permettevano di trasportare la seta e le ceramiche cinesi nella Penisola arabica e l’incenso arabo, tra le altre merci preziose, in Cina.
Lo sviluppo di AlUla è quindi una parte importante della Vision 2030 dell’Arabia Saudita. E la Cina è un partner strategico di primaria importanza. D’altronde la Cina e il Regno dell’Arabia Saudita sono situati alle estremità opposte del continente asiatico e sul piano storico sono stati gli sforzi congiunti e la partecipazione di persone provenienti dall’Asia orientale e occidentale a creare la Via della Seta.
“AlUla, Wonder of Arabia” è quindi un’occasione, per il pubblico cinese e per quello orientale e occidentale in visita a Pechino, di intercettare le principali istante di dibattito nel panorama dell’arte e dell’archeologia e per ribadire che il soft-power è sempre preferibile all’hard-power.