La notizia quasi non è una notizia: ancora un film da un bestseller di Nick Hornby. A fine marzo è prevista, infatti, l’uscita di Non buttiamoci giù. Il film, diretto dal francese Pascal Chaumeil, è interpretato da Toni Collette (già presente in About a boy) e Pierce Brosnan. La storia è semplice. Quattro persone si ritrovano sul tetto del grattacielo più alto di Londra la notte di San Silvestro. Ognuno di loro pensava di essere solo. Lo sperava, almeno. Perché l’idea era quella di buttarsi giù. Ovviamente essere in quattro a voler fare la stessa cosa, nello stesso posto e allo stesso momento, rende tutto molto complicato.
La notizia non-notizia mi ha fatto tornare in mente la lettura di questo divertente romanzo di Hornby uscito nel 2005 per Guanda. A tanti anni di distanza ricordo ancora distintamente il folgorante inizio del romanzo, così come la sua tragicomica ma intensa fine.
E mi ha fatto pensare che i romanzi sono come i voli in aereo. I momenti critici sono il decollo e l’atterraggio. Bisogna vincere la naturale diffidenza del lettore. Superato lo scoglio delle prime pagine il resto vola liscio. Poi, però, si deve mettere un punto. Come andrà a finire? Rispetterà, questo romanzo, le mie aspettative? Ed è così che l’ansia torna a montare, a mano a mano che ci si avvicina alle ultime pagine.
Il romanzo di Hornby, insomma, supera brillantemente lo scoglio delle prime pagine. E non stiamo parlando di incipit, che – a mio avviso – è meno strategico di quanto si creda. D’altronde “quel ramo sul lago di Como” di manzoniana memoria è memorabile solo perché l’abbiamo letto e riletto fino allo sfinimento. Stesso discorso per quell’aforisma che Tolstoj pone all’inizio di Anna Karenina. Quello, insomma, che ci svela come tutte le famiglie felici si rassomiglino tra loro mentre quelle infelici siano tali ognuna a proprio modo. Folgorante, certo, ma rischioso. Un lettore dell’umore sbagliato potrebbe chiudere subito il volume, preoccupato.
Ora propongo ai lettori di continuare questo post con suggerimenti circa romanzi che hanno offerto un inizio folgorante e pirotecnico come quello proposto da Hornby nel suo Non buttiamoci giù.