A scuola di scrittura da John Fante

Uno dei più efficaci motti della letteratura di tutti i tempi è il celeberrimo Carpe diem tratto da un’ode di Orazio. Che i più, peraltro, non ricordano dal tempo dei banchi di scuola ma dalla visione di un altrettanto celebre film di Peter Weir (L’attimo fuggente). Senza scomodare la settima arte, e tantomeno la poesia latina, c’è un romanzo dedicato proprio alla filosofia sottesa al motto oraziano. Si tratta di Chiedi alla polvere di  John Fante (letto nella traduzione di Maria Giulia Castagnone per le edizioni Marcos y Marcos). La sua lettura è raccomandata proprio a quanti faticano a rendersi conto […]

  

Faulkner ci salverà dai lettori pigri

Nel suo ultimo memoir (La storia da dentro, uscito per Einaudi pochi mesi prima della sua morte) Martin Amis si sfoga contro i lettori di oggi. E’ colpa loro, dice, se gli scrittori non osano. Il pubblico è diventato pigro e non accetta che romanzi di facile consumo. Questo sfogo mi è tornato in mente poche settimane dopo mentre ero intento a leggere il penultimo lavoro di Cormac McCarthy (Il passeggero, anche questo uscito per Einaudi e anche questo a pochi mesi dalla morte dell’autore). Un libro che, ho pensato, sarebbe piaciuto ad Amis. Un libro che è una sfida […]

  

Così le confessioni di un grafomane diventano un romanzo imperdibile

Avete presente quella sensazione di frustrazione che ci assale ogni qual volta ci mettiamo a ripensare a un torto subito e a come lì, sul momento, abbiamo reagito?  Più passa il tempo e più sviluppiamo dentro di noi risposte e reazioni sempre più efficaci. Di certo migliori di quella che lì, sul momento, siamo stati in grado – “a caldo” – di esprimere. Perché quello che ci frega è l’impulsività, l’idea di risolvere tutto con la passione del sangue e la forza dell’indignazione. E questa cosa mi fa pensare che l’umanità si divida in due “sottospecie”: la prima è quella […]

  

Il mormorio notturno di Cormac McCarthy

Quando ho finito di leggere l’ultimo romanzo di Cormac McCarthy Il passeggero (Einaudi, con la traduzione di Maurizia Balmelli) mi è venuta in mente una fotografia che recentemente avevo visto sui social. Una fotocomposizione dove compariva i quattro di Liverpool con una scritta sopra la loro testa che recitava così: Sorry for raising the bar to high. Quella frase mi è infatti sembrata adattissima per McCarthy. O meglio per questo suo nuovo romanzo (prima parte di un lavoro che si completerà a settembre con la pubblicazione di Stella Maris). L’autore americano ha infatti posto decisamente troppo alta l’asticella. E per un lettore senza […]

  

Un campo di segale per Roth e Salinger

Leggere sotto Natale Nemesi di Philip Roth è quasi un atto provocatorio. Ma ovviamente arrivo a questa considerazione soltanto dopo aver chiuso il libro (la mia edizione è quella dei Meridiani a cura di Paolo Simonetti, con la splendida traduzione di Norman Gobetti). Ero convinto di averlo già letto. Ma forse mi sbagliavo. L’idea di un racconto ambientato in una piccola cittadina del New Jersey nella famosa estate del ’44, quando l’epidemia di polio toglieva la guerra dai titoli di apertura dei giornali, non mi era nuova. Magari Roth ci è tornato più volte sopra, vai a sapere? Però eravamo […]

  

Le tre sedie di Thoreau

Tra le cose che più hanno colpito la mia immaginazione, durante il primo lockdown, c’è senz’altro l’immagine di una Natura che rinasce e si riprende i suoi spazi. Esemplari a questo proposito le immagini dei canali veneziani tornati limpidi, cristallini e popolati di pesci. Sicuramente la convivenza tra uomo e Natura è divenuta nel corso degli ultimi secoli sempre più complicata. Fino al punto di rendere necessaria l’elaborazione di una teoria chiamata dello “sviluppo sostenibile”. Dobbiamo sì crescere, recita in buona sostanza questa teoria, ma con moderazione, cercando di valutare l’impatto ambientale di tutte le nostre azioni. D’altronde a ogni […]

  

Henry James batte Stephen King a colpi di “letteratura”

“I classici – ripeteva Italo Calvino – sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti”. Vero. Nel caso di Giro di vite di Henry James, però, questa scoperta continua, questo stupore rinnovato, accadono a ogni rilettura. Perché, ne converrebbe lo stesso autore di Marcovaldo, la gran parte dei classici si rinnova a ogni lettura. E il più celebre racconto “gotico” uscito dalla penna del grande scrittore americano è sicuramente tra quei libri che hanno in sé una potenza rigeneratrice fuori dal comune. L’ho appena riletto […]

  

Roth e l’incubo delle ambulanze prese a calci

I classici ci aiutano a leggere il presente. Lo abbiamo già ripetuto tante volte. Eppure mi meraviglio sempre di questa grande qualità dei romanzi “immortali”. L’ultimo che mi è capitato sotto mano è Il complotto contro l’America di Philip Roth. Non parla certo di tamponi, mascherine e distanziamento sociale eppure è risultato essere a suo modo una lettura davvero utile per capire come inquadrare e affrontare il fenomeno dei negazionisti, di coloro cioè che negano l’esistenza di una pandemia pericolosa che sta letteralmente condizionando il nostro modo di vivere. Il romanzo di Roth ha già sedici anni, essendo uscito negli Stati Uniti […]

  

Così Roth non è caduto nella trappola di Flaubert

Che Madame Bovary sia un romanzo da tenere sempre a portata di giovani curiosi e intelligenti è un fatto assodato. Un capolavoro; un classico; un esempio di narrativa quasi inarrivabile. Se arrivi però a essere uno scrittore di successo, se arrivi a conquistare il plauso di platee immense di critici e lettori, però, il capolavoro di Flaubert potrebbe dimostrarsi una trappola pericolosa. Questa è la prima considerazione che maturo dopo aver chiuso l’ultima pagina di La mia vita di uomo di Philip Roth (che ho letto nell’ultima edizione dei Meridiani Mondadori con la traduzione di Norman Gobetti). Lo scrittore francese […]

  

L’educazione e l’autarchia secondo i mormoni dell’Idaho

Quando ho preso in mano il romanzo L’educazione di Tara Westover (Feltrinelli, traduzione di Silvia Rota Sperti) ho subito pensato a un titolo estremamente vago per un romanzo. E solitamente quando i titoli sono così anodini il testo non promette niente di affascinante, niente di veramente originale. A fine lettura però mi sono ricreduto. Nel caso del romanzo autobiografico della giovane Westover il titolo è quanto di più calzante possibile. In effetti questo romanzo di formazione parla proprio dell’educazione che la protagonista riceve. Di come questa stessa educazione le servirà non solo per districarsi nelle avventure del mondo ma anche […]

  

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