Faulkner ci salverà dai lettori pigri

Nel suo ultimo memoir (La storia da dentro, uscito per Einaudi pochi mesi prima della sua morte) Martin Amis si sfoga contro i lettori di oggi. E’ colpa loro, dice, se gli scrittori non osano. Il pubblico è diventato pigro e non accetta che romanzi di facile consumo. Questo sfogo mi è tornato in mente poche settimane dopo mentre ero intento a leggere il penultimo lavoro di Cormac McCarthy (Il passeggero, anche questo uscito per Einaudi e anche questo a pochi mesi dalla morte dell’autore). Un libro che, ho pensato, sarebbe piaciuto ad Amis. Un libro che è una sfida […]

  

Steinbeck e il paradosso di Caino

Il grande romanzo americano non è un’araba fenice. C’è, c’è stato e, con ogni probabilità, ci sarà sempre. Perché gli americani hanno la “frontiera”, hanno gli spazi sconfinati (per quanto ancora?), hanno la genuina ingenuità della razza giovane, hanno sempre a portata di mano la Bibbia e maneggiano (quelli delle ultime generazioni) molto meglio degli altri le contraddizioni del progresso e della tecnologia. E poi perché non rinunciano mai a inserire la dolorosa battaglia tra bene e male che si consuma dentro l’animo umano. Da Moby Dick a Underworld (De Lillo), da Tenera è la notte (Fitzgerald) alla Lettera scarlatta […]

  

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